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SE VUOI TORNARE BAMBINO QUI SEI NEL POSTO GIUSTO...ENTRA NELLA PAGINA FAVOLIAMO E SCOPRI PERCHè NASCE QUESTO BLOG! IO SONO ARIANNA E QUELLO CHE AMO FARE è SCRIVERE FAVOLE...PER BAMBINI E PER ADULTI...PERCHè AD OGNI ETà SI PUò SOGNARE! NELL'ARCHIVIO TROVERAI TUTTE LE MIE FAVOLE...ALCUNE SONO A PUNTATE ALTRE NO...TUTTE CONTENGONO UN Pò DI ME....E ANCHE UN Pò DI TE... FAVOLIAMO
"TUTTI I GRANDI SONO STATI BAMBINI, MA POCHI DI ESSI SE NE RICORDANO"(IL PICCOLO PRINCIPE)

mercoledì 6 febbraio 2013

IL CARNEVALE DI ARABELLA

OGGI è MERCOLEDì E LA NOSTRA STORIA FINISCE COSì...

Vi avevo lasciato dopo che Arabella una lezione sui grandi aveva imparato.
Ma un'altra cosa doveva affrontare e state bene ad ascoltare!
Era arrivato di carnevale il dì e i bambini erano entusiasti così.
Arabella dalla finestra vedeva il carro arrivare da destra; ancora vuoto era e sopra nessun bambino c'era! Ma si sarebbe presto riempito e sarebbe stato uno spettacolo a tutti gradito.
In paese altro non si aspettava e solo della sfilata si parlava.
Arabella era un pò sconsolata poichè lei sul carro non ci sarebbe stata...non era riuscita un vestito a trovare e non avrebbe potuto partecipare.
Che non le importasse fingeva e a se stessa diceva: "Da giù li guarderò e lo stesso mi divertirò!"
Ma in realtà le lacrime a stento tratteneva poichè davvero ci teneva.
Anche se era una bambina che si accontentava quella volta davvero pensava che non se lo meritava...di essere l'unica a non partecipare si vergognava e di ciò che le avrebbero detto gli amici si preoccupava...
...non sapeva perchè si sentisse così ma le venne da piangere in quel momento lì.
Sempre dalla finestra vide gli altri il carro inseguire e tutti assieme gioire. Si stavano andando a preparare che bello sarebbe stato poterli guardare!
Le treccine si sistemò e il suo vestitino di tutti i giorni si infilò poi le lacrime si asciugò...
Il paese era in festa non voleva essere mesta!!! Avrebbe un motivo per essere contenta trovato ci avrebbe giurato!
Quando furono le quattro si preparò e casa lasciò. Verso la piazza grande si avviò e di sorridere tanto si sforzò; ma quando lì arrivò e il carro dinanzi le si presentò a piangere scoppiò; era l'unica bambina del paese a non esserci salita: "Adele perchè non sei vestita?"  le gridavano da lassù e lei dalla vergogna si sentiva sprofondare sempre più...
Vincenzino il fattorino che era sul carro l'unico a non essere un bambino ebbe per lei un pensierino. Vedendo quella bambina disperare pensò di volerla aiutare; da indiano era abbigliato e un grosso copricapo di piume aveva indossato. Fece il carro fermare  e una scaletta verso Arabella indirizzare. La fece lì sopra salire sperando di vederla gioire; una penna dal copricapo si staccò e tra i capelli di Arabella la posizionò: "Ecco sei un'indiana anche tu e sei con noi quassù!"
Era stato un gesto d'affetto ma non ebbe su Arabella lo sperato effetto.
La bimba si sentì ancor più diversa, osservata e non accettata. Nella sua testa pensava che tutti con compassione l'avrebbero guardata: in realtà la trovavano tutti davvero carina ma a lei sembrava dicessero: " non ha un nemmeno un vestito la poverina!"
Vincenzino non sapeva che fare più vedendo le lacrime continuare a scorrere giù: "Arabella perchè piangi così? Non ci vuoi stare qui? Credevo felice saresti stata altrimenti mai quella penna ti avrei data!"
Intanto tutti stavano a guardare e veder quella piccina far così male faceva stare!
"Speriamo Vincenzino la riesca a calmare e possa con gli altri festeggiare! I suoi genitori sono a lavorare è un peccato che da sola debba stare! é festa oggidì deve divertirsi lì!" Si diceva così la gente e cercava di farsi venire un'idea in mente che potesse Arabella consolare e contenta farla stare!
Arabella guardò Vincenzino disperata: "Non mi son mai sentita così giudicata...vedi mi guardano tutti come non si guardano nemmeno i farabutti...stanno pensando che non ho nemmeno un vestito da indossare a Carnevale e per questo mi guardano male...non è giusto che mi giudichino così solo perchè non sono mascherata oggidì..."
Vincenzino la abbracciò e così le sussurrò: "Arabella piccina non ti guardano e pensano che poverina ma anzi son tutti ammirati e dalla tua bellezza affascinati...non importa a nessuno come sei vestita ma a tutti come ti sei sentita...quelle persone ti han visto sconsolata e per questo così ti hanno guardata...si interrogavano sul perchè come sempre felice non fossi e così ti comportassi...son tristi diventati quando i tuoi occhi han visto bagnati...hai il dono più bello che si possa avere tu che sai provare emozioni vere...ti sono tutti affezionati e i loro cuori ogni dì dal tuo sorriso son riscaldati...guarda negli occhi di quelle persone sinceramente e non coi pregiudizi della tua mente...tu sola tu hai te stessa giudicato, loro al contrario non l'hanno nemmeno sognato!"
Arabella ascoltava con attenzione e a poco a poco cambiò la situazione...le lacrime si asciugò e un piccolissimo sorriso accennò.
Le persone come videro che Vincenzino l'aveva un pò risollevata non mancarono di farla sentire anche loro amata. Un applauso enorme le fecero e non vi era nulla di più sincero; erano pronti con lei a festeggiare poichè nessuno le differenze aveva pensato a notare.
Arabella aveva appena imparato che quelle persone non avevano nemmeno notato la mancanza di un adguato vestito o di un truccato viso bensì di un bel sorriso.
Si era fatta un'idea sbagliata di come gli altri l'avevano giudicata...quel pregiudizio era solo nella sua mente e non esisteva realmente.
Aveva la preoccupazione di quelle persone scambiato per un giudizio davvero spietato.
Da quel giorno Arabella provò a non giudicare sè stessa e la sua condizione, ma ad amarsi e ad esser fiera di sè in ogni situazione...
Del resto a Piripù le vollero bene ogni giorno di più...
Nelle successive feste di Carnevale Arabella non si sentì mai più così male...non ebbe mai il vestito che sognava ma in realtà che importava? Aveva di tutti il bene che assai più di un bell'abito conviene...non fu mai nè un cowboy nè una stella ma in cuor suo sapeva di essere una persona bella...su quel carro sempre salì, fiera di essere lì...l'importante era del Carnevale lo spirito far sentire perchè tutti ne potessero gioire!

SE MAI CAPITATO VI FOSSE O SE VI ACCADESSE DI AVER UN VESTITO DI CARNEVALE CHE NON VI PIACESSE DI ARABELLA VI DOVRETE RICORDARE E COME LEI DOVRETE FARE: A NESSUNO IMPORTERà DA COSA VI VESTIRETE MA COME VI SENTIRETE. UN SORRISO NON LO SI PUò COMPRARE MA è LA COSA PIù BELLA DA REGALARE. è SEMPRE UNA FESTA DOPOTUTTO CHE IL VOSTRO COSTUME SIA BELLO O SIA BRUTTO! A NESSUNO IMPORTERà SE FELICE VI VEDRà!

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