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"TUTTI I GRANDI SONO STATI BAMBINI, MA POCHI DI ESSI SE NE RICORDANO"(IL PICCOLO PRINCIPE)

sabato 16 febbraio 2013

SANSOVINO IL PALADINO

IL NOSTRO PALADINO AVEVAM LASCIATO QUANDO LA SUA IMPRESA AVEVA INIZIATO!!!

Sansovino era quindi partito dopo essere in groppa al suo destriero Raniero salito.
La notte intanto scendeva e un posto in cui ripararsi trovare occorreva.
I nostri due eroi una grotta individuarono e lì dentro si rifugiarono.
Un piccolo fuoco accesero ed uno accanto all'altro si distesero; tanti rumori fuori udivano e cosa fossero si domandavano...
grida di pipistrelli e strani versi di uccelli...
in più un vento impetuoso accompagnato da un temporale fragoroso.
Fortunatamente quel riparo avevan trovato perchè star fuori bello non sarebbe stato...
di tempeste certo  ne avevano affrontate ma era meglio che le forze questa volta venissero risparmiate.
La mattina il cielo era sereno e c'era persino un bell'arcobaleno.
Ripartirono Sansovino e Raniero con aspetto fiero; dal mago dovevano il più velocemente possibile arrivare per scoprire dove il fagiolino argentato trovare.
Ecco la valle dei lupi attraversarono, alla collina dei ciliegi arrivarono e poi giù verso bosco nevoso dove ogni albero ha un aspetto minaccioso e ancora attraverso la palude della morte piena di piante storte e poi la valle delle anime piangenti di certo non uno dei posti più ridenti...
E ancora colline e boschi che non poco timore incutevano ma di certo i nostri eroi non desistevano.
Sansovino il destriero  incitava e i rami che tra lui e il cammino si frapponevano con la spada tagliava.
Senza sosta cavalcava e nemmeno più per riposare si fermava; le uniche soste che si concedeva di fare erano perchè Raniero si potesse dissetare e qualcosa mangiare.
Al quarto giorno di cavalcata la meta era guadagnata.
Ecco in cima ad una roccia smisurata la casetta di mago Spiedino individuata; dopo aver Raniero legato, la scaletta a salire Sansovino aveva iniziato.
Alla porta bussò e attrono si guardò; un posto più incantevole non lo aveva mai veduto se glielo avessero descritto nemmeno ci avrebbe creduto...c'erano fiori piante e animali e parevano lì non esservi mali.
Il cielo era di un azzurro favoloso e ogni cosa aveva un aspetto portentoso.
Dopo qualche istante il mago venne ad aprire e Sansovino ne cominciò a gioire; forse le informazioni che cercava avrebbe potuto trovare e vittorioso tornare.
Il mago Spiedino la lunga barba bianca si attorcigliava e ciocche di capelli argento e blu sfoggiava.
In testa un cappello a punta anch'esso blu toccava quasi il soffitto lassù! E  una tunica cobalto fino ai piedi lo copriva benchè fosse alto.
Ad un bastone si appoggiava e di fianco a lui un viola gatto miagolava; Sansovino nella casetta venne fatto accomodare e attorno si potè guardare.
C'erano centinaia di scaffali e mosche senza ali...e alambicchi, ampolline e boccette che per gli esperimenti eran perfette.
Code di rospo e pipistrelli e piume  di uccelli e ogni sorta di invenzione che si potrebbe trovare in casa di uno stregone.
Milioni di libri impolverati qua e là gettati...una totale confusione regnava in quella magione...eppure un'aria tranquilla si respirava poichè una persona di animo buono la abitava...a Sansovino non dispiaceva e nulla temeva...a suo agio si sentiva lì e si mise a sedere così...
Il mago di fronte a lui si collocò e dritto negli occhi lo guardò: "Sansovino di Carlo Croccantino Paladino ti aspettavo e per questo fuori dalla finestra guardavo...sapevo saresti arrivato e del fagiolino mi avresti domandato...del resto sono uno stregone è mio compito conoscere la tua condizione".
Sansovino era davvero stupito e anche un pò divertito...aveva al modo migliore di fare la sua richiesta pensato ma il mago lo aveva già anticipato e lo sforzo gli aveva risparmiato...
Così Spiedino continuava e Sansovino attento lo ascoltava: "Carlo Croccantino è da sempre mio amico sincero e voglio aiutarlo davvero; se il fagiolino trovarlo vorrai dal drago con tre oggetti arrivare dovrai...solo così batterlo potrai...ti occorre una pecora inesistente che troverai in una piana da qui non distante, la pozione regala velocità e questa la possiedo io qua e infine il dono dell'ingegno che dentro di te potrai trovare poichè quello nessuno lo sà fabbricare...
Solo così potrai tornar vittorioso dal tuo re fiducioso...non posso dirti come gli oggetti utilizzare poichè ciò non sono in grado di indovinare; posso solo dirti che se con tutto te stesso ti impegnerai ce la farai. Dovrai la piana delle pecore inesistenti attraversare e ad un bosco di rovi arrivare...se lo riuscirai a superare davanti ad una montagna ti troverai; se a destra girerai poi due vole a sinistra svolterai la strada per salire individuerai.
Quando la cima avrai raggiunto fai solo tre passi e punto perchè il drago ti troverai davanti ed è meglio essere abbastanza distanti. La situazione analizzerai e come procedere deciderai.
Ti auguro tanta fortuna ne hai bisogno Sansovino poichè tu al cospetto del drago sei assai piccino".
Sansovino tanto lo ringraziò e davanti gli si inchinò.
Il mago qualche provvista gli fornì e gli disse che avrebbe aspettato sue notizie da lì...sperava sarebbe vittorioso tornato e di lì ripassato.
Sansovino così su Raniero risalì e per la parte più avvincente della sua avventura partì; un ultima volta si voltò e il mago salutò....

SANSOVINO NELL'IMPRESA RIUSCì? O FALLì?
FORZA E CORAGGIO POICHè SCOPRIRLO NON è UN MIRAGGIO!
DOMANI VI ASPETTO QUI E VE LO RACCONTERò COSì!
:)

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