Chi Sono

La mia foto
SE VUOI TORNARE BAMBINO QUI SEI NEL POSTO GIUSTO...ENTRA NELLA PAGINA FAVOLIAMO E SCOPRI PERCHè NASCE QUESTO BLOG! IO SONO ARIANNA E QUELLO CHE AMO FARE è SCRIVERE FAVOLE...PER BAMBINI E PER ADULTI...PERCHè AD OGNI ETà SI PUò SOGNARE! NELL'ARCHIVIO TROVERAI TUTTE LE MIE FAVOLE...ALCUNE SONO A PUNTATE ALTRE NO...TUTTE CONTENGONO UN Pò DI ME....E ANCHE UN Pò DI TE... FAVOLIAMO
"TUTTI I GRANDI SONO STATI BAMBINI, MA POCHI DI ESSI SE NE RICORDANO"(IL PICCOLO PRINCIPE)

mercoledì 20 febbraio 2013

L'UNICORNO MANDARINO

OGGI CHE SUCCESSE A MANDARINO SCOPRIREMO E ALTRE COSE IMPAREREMO!
PRONTI, PARTENZA, VIA! E CHE ATTENZIONE CI SIA!

Mandarino e Priscilla erano quindi al villaggio tornati e si sentivano un pò sconsolati.
Priscilla a casa se ne andò e Mandarino salutò: "Non essere abbattuto quel corno non sarebbe stato vero creduto...è sempre meglio che gli altri conoscano la verità che è la migliore delle realtà...vedrai che un vero corno ti spunterà se l'arte di aspettare in te nascerà...e se anche non crescesse nessuno meno bene ti vorrebbe!
A domani Mandarino fai un bel riposino!
Vedrai che tutto si aggiusterà e ti piacerà!"
Mandarino la salutò ma persuaso dalle sue parole non restò.
Tutta la notte pensò e verso mattina una soluzione trovò...
Aveva del pongo argentato in un cassettino e lo prese quel piccino.
Un corno modellò e sulla testa lo appiccicò.
Fiero poi di casa uscì e atutti quelli che incontrava mostrava quel corno lì.
Nessuno accorgersi pareva che quel corno vero non era...
Mandarino era assai compiaciuto di esser da tutti creduto.
Chiunque lo applaudiva e un'imminente grande festa ribadiva.
Un pò in colpa si sentiva ma tutta quell'attenzione la gradiva; come un grande lo trattavano e con rispetto lo salutavano.
Come spesso accade però  il tempo l'inganno svelò.
Era infatti Mandarino nella piazza centrale quel piccino; che la festa per lui cominciasse attendeva e la folla già sopraggiungeva.
Era un'assai calda giornata di estate inoltrata. Erano tutti arrivati e attorno a Mandarino radunati.
All'improvviso qualcosa in fronte il cavallino sentì che si scioglieva e crederci non poteva!
Il corno a causa del sole sciogliendo si stava e sulla sua testa si sparpagliava.
Il pongo argentato quasi liquido era diventato.
Tutti dell'inganno si erano accorti e parevano sconvolti...
Mandarino da arancione era diventato più rosso di un peperone...avrebbe voluto evaporare e mai più lì tornare.
Gineproblu che era il più saggio laggiù gli si avvicinò e perchè aveva fatto ciò gli domando.
Mandarino tra mille lacrime amare le sue ragioni provò a spiegare: "Di essere l'unico unicorno senza corno mi vergognavo e gli altri invidiavo. Così mai mi accetterete poichè diverso da voi mi vedete! io come tutti i miei amici voglio diventare ma alcun corno in fronte mi vuole spuntare!
Che farò? Se non crescerò? Via mi manderete e assai mi disprezzerete...nessuno mai potrò aiutare poichè i poteri magici mai potrò usare..."
E continuare voleva ma il pianto lo vinceva...non riusciva più a parlare e lo si udiva solo singhiozzare.
Gineproblu lo abbracciò e una gran verità gli rivelò: "Mio piccolo Mandarino tu di questo villaggio  esattamente come noi sei cittadino! hai pensato che noi fossimo tanto superficiali da reputare le diversità dei mali? A nessuno importerà se il tuo corno non spunterà...gli altri in altri modi potrai aiutare se del bene vorrai fare; c'è una cosa assai più importante in un unicorno del suo corno...è l'amore che può donare e il bene che il suo cuore è in grado di fare.
Prova ad accettare te stesso e vedrai sarà un successo...se aspettare saprai il corno alla fine vedrai; da questo indipendentemente devi però amare la tua essenza enormemente...rendi puro  il tuo cuore e di ciò che gli altri penseranno non aver timore...tutti ti accetteranno se la tua bella interiorità vedranno.
La diversità non deve costituire un limite per la tua volontà!
Torna nella tua casina e metti in ordine i pensieri nella testolina!"
Tutti avevano udito e applaudito. A Mandarino bene volevano e con tanti sorrisi glielo dimostravano.
Il nostro piccino tutti salutò e a casa tornò.
I giorni passarono tra tristezze e felicità e nella testa di Mandarino risuonava la di Gineproblu verità.
Nonostante il corno non avesse non mancava che il villaggio il suo affetto gli trasmettesse.
Giorno dopo giorno ad imparare il valore di coltivare la propria essenza imparò e completamente si accettò.
Con gli altri come prima si divertiva e parte del gruppo comunque si sentiva.
Al corno ormai quasi più non pensava ed ecco che una mattina guardandosi allo specchio sulla fronte un pallino spuntava.
Era il suo corno ritardatario che davvero arrivava fuori orario! Ma che importava che vi fosse bastava! Ormai più non l'aspettava e se stesso in ogni caso amava!
Sarebbe comunque stato contento con o senza quel portento.
Corse fuori e tutti il corno videro e tanto lo applaudirono!
L'affetto per lui restò immutato poichè vi era sempre stato.
Del villaggio crescendo divenne il più famoso curatore e non solo perchè di un corno portatore.
Aveva più di tutti imparato che in fondo a sè stessi il potere va cercato; aveva enorme fiducia nelle sue capacità e per questo era magico in realtà.
Più di tutti gli altri amore trasmetteva e chiunque se ne accorgeva.
Tanti piccini Mandarino curava e immensa felicità provava.
Ancora in quel villaggio trovar lo potrete se di andar fin là voglia avrete!

MANDARINO IMPARò NEL TEMPO IN CUI PAZIENTò CHE ACCETTARSI PER QUEL CHE SI è è IL POTERE PIù GRANDE CHE HAI IN TE! SVILUPPò LE SUE CAPACITà E ACCETTò LA SUA REALTà; SMISE DI GUARDARE CON TRISTEZZA LA SUA DIVERSITà E SI CONCENTRò SULLE SUE POTENZIALITà. IL CORNO SPUNTò QUANDO MENO SE L'ASPETTò E QUANDO GIà IMPARATO AVEVA CHE ANCHE LUI VALER TANTO POTEVA!

Nessun commento:

Posta un commento