Chi Sono

La mia foto
SE VUOI TORNARE BAMBINO QUI SEI NEL POSTO GIUSTO...ENTRA NELLA PAGINA FAVOLIAMO E SCOPRI PERCHè NASCE QUESTO BLOG! IO SONO ARIANNA E QUELLO CHE AMO FARE è SCRIVERE FAVOLE...PER BAMBINI E PER ADULTI...PERCHè AD OGNI ETà SI PUò SOGNARE! NELL'ARCHIVIO TROVERAI TUTTE LE MIE FAVOLE...ALCUNE SONO A PUNTATE ALTRE NO...TUTTE CONTENGONO UN Pò DI ME....E ANCHE UN Pò DI TE... FAVOLIAMO
"TUTTI I GRANDI SONO STATI BAMBINI, MA POCHI DI ESSI SE NE RICORDANO"(IL PICCOLO PRINCIPE)

giovedì 31 gennaio 2013

DINO IL PALLONCINO

QUELLA CHE STO PER RACCONTARE è UNA STORIA CHE ANCHE A VOI POTREBBE CAPITARE! STATE BENE ATTENTI COSì SE MAI VI ACCADESSE QUALCOSA DI UGUALE POTRETE NON SENTIRVI MALE!!!

Priscilla era una bambina arzilla e vivace e non aveva mai pace!
Giocava tutto il giorno senza mai riposare e più di chiunque altro i suoi giocattoli sapeva amare.
Era davvero dolce e assai carina così i suoi genitori decisero un giorno di farle una sorpresina!
Tornati dal lavoro portarono un regalo con loro!
Uno stupendo palloncino che Priscilla chiamò Dino; era un dinosauro verde e amaranto e a vederlo era un incanto!
Priscilla  appena lo vide se ne innamorò e a sè lo stritolò: "Io mai più ti lascerò! Sei il gioco più bello che io abbia mai ricevuto e son felice di averti conosciuto!"
Ringraziò mamma e papà e con Dino se ne andò di là...erano inseparabili e a guardarli davvero adorabili.
Priscilla parlava sempre con quel palloncino, lo adorava, era così carino!
Non se ne sarebbe mai separata nemmeno se l'avessero forzata! Era sempre più sicura che quell'amicizia sarebbe stata duratura.
A pranzo metteva un piattino anche per Dino così che potesse nutrirsi quel palloncino; a merenda c'era anche per lui Nutella e non vi era cosa più bella; a cena non mancava un cioccolatino per il verde Dino!
Pensate che all'ora di riposare senza il suo palloncino accanto non voleva stare!
I due dormivano appiccicati e nessuno li avrebbe staccati.
Mamma e papà erano felici di vedere quei due amici; sorridevano poichè quanto era piaciuto il loro regalo vedevano!
Un giorno però successe un evento che nessuno lì per lì fece contento....
Mentre la mamma la serranda aprì il palloncino fuori se ne uscì...
Volava alto nel cielo Dino, se ne stava andando quel palloncino!
La mamma corse sul terrazzo tentando di acciuffarlo disperata ma dal vento fu ingannata.
Dino volò via lasciando tra le nuvole una scia; si allontanava sempre più e non sarebbe più tornato quaggiù...
E adesso che fare? Come poterlo a Priscilla raccontare?
Chi avrebbe consolato quella piccina disperata che dalla perdita di Dino sarebbe stata tormentata?
La mamma era molto avvilita pensando a come Priscilla si sarebbe sentita...ma poi si rammentò di una storia che la sua mamma le raccontò...
Sapeva dove finivano i palloncini che volavano via dai loro bambini! Lo avrebbe a Priscilla detto sperando che ciò le avrebbe fatto un buon effetto.
La bambina dall'asilo tornò e il suo Dino non trovò....si mise a piangere e a gridare  e la mamma cominciò ad incolpare: "Dovevi stare attenta! Ora non sarò mai più contenta! Hai cacciato Dino dove sarà ora il mio piccino?"
La mamma con pazienza la abbracciò e a consolarla provò: "Priscilla se di piangere la smetterai qualcosa di importante sapere potrai! Io sò dove Dino  è andato...ora è in un paese incantato!"
La bambina  di piangere smise e incuriosita un pò sorrise: "E che succede lì? Perchè non è rimasto qui?"
"Vedi Priscilla mia questa è dei palloncini la magia! Per un pò qui devono restare ma poi al loro paese possono tornare! Vengono spediti sulla terra da piccolini ma poi crescono e devon tornare dai loro vicini! Ci fanno un pò compagnia ma poi se ne devono andar via! Vivono in un posto meraviglioso che non è di certo doloroso! è pieno di cascate e torrenti e prati sorprendenti e i palloncini giocano assieme contenti e dovresti vedere come son sorridenti; non essere scoraggiata se vedessi com'è felice Dino saresti confortata! Il paese dei palloncini è uno dei luoghi più carini! Nessun umano può andare a vivere lì come nessun palloncino può starsene sempre qui! A dino la sua famiglia mancava e di tornare a casa aspettava; a vicenda vi mancherete ma bellissimi ricordi assieme per sempre avrete! nessuno potrà cancellare l'affetto che vi siete saputi regalare; tienilo per sempre nel tuo cuore felicemente e il dolore per la lontananza si indebolirà sicuramente..."
Priscilla era ancora un pò sconsolata ma il sapere che Dino stava bene l'aveva sollevata!
Aveva imparato che se a qualcuno tieni veramente devi lasciare che viva la sua vita serenamente; Dino aveva il suo sogno realizzato senza che da lei si sentisse imprigionato...era verso il suo destino volato lasciando a Priscilla un ricordo fatato!
La bimba capì che non importava che Dino fosse lì presente poichè lei lo avrebbe tenuto sempre in mente! la lontananza non li avrebbe separati poichè si erano davvero amati!

SE  TI è MAI CAPITATO DI AVER PERDUTO UN PALLONCINO O TI CAPITERà NON DISPERARE IN QUEL MMOMENTO Là! PENSA SEMPLICEMENTE CHE OGNUNO HA IL SUO CAMMINO CHE NON SEMPRE AL NOSTRO è VICINO; MA SE UN BEL RICORDO SERBERAI RIPENSANDOCI SEMPRE FELICE NE SARAI! L'AFFETTO NON SI CANCELLERà ANCHE SE LA DISTANZA VI SEPARERà. I PALLONCINI SONO AMICI SORPRENDENTI CHE REGALANO EMOZIONI AVVINCENTI. CON LORO SI PUò CORRERE E RIDERE A VOLONTà MA CONSAPEVOLI CHE UN GIORNO DOVRANNO TORNARE Là...NEL LORO PAESE INCANTATO DOVE TUTTO PARE FATATO...
NON DEVI RATTRISTARE SE VEDRAI IL TUO AMICO VIA ANDARE POICHè NEL TUO CUORE PER SEMPRE POTRà RESTARE!

mercoledì 30 gennaio 2013

MARVINO IL CARDELLINO

AVETE MAI SENTITO CHE FANNO SPESSO GLI UCCELLINI QUANDO è ORA DI INSEGNARE A VOLARE AI LORO PICCINI?
SE LEGGERETE QUESTA STORIA LO SAPRETE E ANCHE UN'ALTRA IMPORTANTE VERITà SCOPRIRETE: A VOLTE SE CRESCERE SI VUOLE OCCORRE SUPERARE ANCHE QUALCOSA CHE APPARENTEMENTE DUOLE!

Marvino era da poco uscito dal suo ovino.
Se ne stava nel suo covino poichè era ancora un piccolo uccellino.
La mamma notte e dì gli portava qualcosa da mangiare lì: era amorevole e paziente e amava i suoi cuccioli enormemente.
Marvino aveva anche due fratellini che erano come lui piccoli cardellini.
Lui non pensava che le cose sarebbero dovute cambiare poichè sempre così pensava di stare.
Spesso però si domandava in che modo grandi si diventava.
E vedendo la mamma svolazzare si chiedeva se anche lui  lo avesse dovuto fare.
Ma delle risposte non se le dava poichè  a lui  di volare poco importava.
Un giorno sporse la testolina dal nido e vide di sotto un precipizio nitido...quanta paura lo investì e restò tutto il giorno a tremare così.
A quel punto non avrebbe mai voluto volare poichè significava l'abisso solcare.
Dal suo nido non ne sarebbe mai uscito poichè era l'unico luogo a lui gradito.
La sera chiese alla mamma perchè era costretta a volare e perchè lì con lui non poteva restare invece di in giro andare.
La mamma rispose stringendolo a sè: "Volare è ciò che toccherà anche a te! è la cosa più divertente e vedrai sarà sorprendente. Quando sarai nel cielo blu guardando il mondo da lassù ti sentirai pieno di libertà e stupendo sarà! Tutti gli altri annimali ci invidiano perchè abbiamo il dono di volare e vedrai presto potrai imparare!"
Marvino si mise a piangere e strillare e dalle piume della mamma non si voleva più staccare: "ti prego mammina non farmi volare qui lasciami stare! Io il dono di saper volare lo rifiuto poichè al sol pensiero mi sento perduto!"
La mamma gli accarezzò la testolina: "Io per te sarò sempre vicina, vedrai che ce la farai e il migliore dei volatori diventerai. Adesso chiudi gli occhietti neri e scaccia via i pensieri..."
Marvino si addormentò  ma in orribili sogni precipitò...si vide cadere giù dal suo covino in picchiata poverino...s'immaginò di precipitare nell'oscurità e non poteva più risalire da là...la mattina si svegliò agitato e tutto sconfortato.
Cominciò a vivere nel terrore che sarebbe arrivato il giorno del dolore: quello in cui dal nido si sarebbe dovuto affacciare e il mondo cominciare ad esplorare.
Nei giorni seguenti i suoi fratellini si tuffarono giù e li vide svolazzando tornare sù...erano felici e tanto contenti e liberi da spaventi: "Sappiamo volare! Dai Marvino vieni con noi a giocare! Anche tu devi imparare!"
Ma a Marvino non importava poichè il volare lo terrorizzava.
Continuava a tremare e tremare e la mamma decise che lo doveva aiutare. Sapeva infatti che il suo piccino non avrebbe mai da solo lasciato il suo covino.
Così anche se era un pò agitata prese la decisione più adeguata...si avvicinò a Marvino e inaspettatamente lo spinse giù dal covino.
Il piccino si sentì perduto ma all'improvviso il suo istinto gli venne in aiuto!
Sbattè forte le ali a capì di saper volare e di poter sù al nido tornare.
La mamma lo aspettò non senza timore però...non aveva preso quella decisione senza un pò di amarezza in cuore...le dispiaceva aver forzato il suo piccino ma era l'unico modo di aiutare Marvino.
Al nido tornato era davvero emozionato: "Mamma sò volare sò volare ed è bellissimo poterlo fare! Senza di te non ci avrei mai provato grazie per avermi forzato!"
La mamma lo strinse forte a sè: "Bravo Marvino sono davvero fiera di te!"

A VOLTE CHI CI VUOL BENE CI SPINGE A VINCERE I NOSTRI LIMITI ANCHE FORZANDOCI...POICHè SOLO SUPERANDO LE NOSTRE PAURE POSSIAMO DIVENTARE PERSONE MIGLIORI. A VOLTE UNA SPINTA è QUELLO CHE SERVE! CREDO OCCORRA CAPIRE CHE A VOLTE PER CRESCERE SI DEBBA RISCHIARE, CI SI DEBBA  AFFACCIARE AL NIDO E PROVARE A LASCIARSI  ANDARE POICHè QUALCOSA DI BELLO PUò ESSERE Lì AD ASPETTARE. DI CERTO LA MAMMA DI MARVINO NON  TROVò FACILE SPINGERE GIù DAL NIDO IL SUO PICCINO MA LO FECE CONSCIA CHE A VOLTE è NECESSARIO AGIRE E NON LASCIARSI DALLE PAURE RAPIRE.
CHI CI VUOL BENE POI è SEMPRE Lì NEL NIDO CHE CI ASPETTA E I NOSTRI SENTIMENTI RISPETTA E ANCHE SE A VOLTE CONTRO DI NOI SEMBRA REMARE
A VOLTE è SOLO UN MODO DIVERSO DI AMARE!!!
NON SEMPRE SI DIMOSTRA AFFETTO CON UNA CAREZZA A VOLTE LO SI PUò FARE ANCHE CON FERMEZZA! BASTA SAPERLO CAPIRE E POTERNE ASSIEME GIOIRE.
:) A DOMANIIII

martedì 29 gennaio 2013

FINALEEEEEE IL VILLAGGIO DEGLI ARCOBALENI

COME PROMESSO ECCOCI QUA E SCOPRIREMO COSA SUCCESSE Là!

Gli gnomi erano quindi arrivati ed erano davvero agitati!
E se non li avessero perdonati e di loro si fossero già scordati?
Gli arcobaleni  li avevano veduti e tra di loro avevano sorriso compiaciuti!
Selvaggio parlò a nome di quella gente e si commosse enormemente: "Ruggero ci siam pentiti e abbiam capito come vi siete sentiti...vi abbiamo offeso ingiustamente e per questo vi chiediam perdono umilmente...da quando vi abbiam cacciati ci siam resi conto di essere stati ingrati...
se voi perdonarci potreste davvero felici ci fareste!
Mai più si ripeterà un simile incidente poichè la nostra è un'amicizia sorprendente...vorremmo che voi tornaste al villaggio anche se ora ci pare un miraggio.
Speriamo di poter ricominciare e trovare un modo per farci perdonare"
Gli gnomi tremavano tutti come fossero farabutti, temevano la risposta di Ruggero che sapevano essere sempre sincero; avevan paura li rifiutasse e di tornare al villaggio nemmeno ci pensasse.
Ruggero disse esaltato: " Vi abbiamo già perdonato poichè a chiedere scusa avete imparato!
La cosa più importante è che abbiate capito che noi non vi avremmo mai tradito!
é vero, ci avete davvero ferito, ma un vero amico non se la lega al dito, è capace di ricominciare e di certo sà perdonare.
Eravate in preda ad un incantesimo nero che aveva oscurato il vostro cuore sincero !
Ma forza tempo non perdiamo e al villaggio tutti assieme torniamo...il cielo ha bisogno del nostro colore così grigio pare pieno di dolore!
Finalmente siete arrivati per tanto vi abbiamo aspettati!"
Così assieme felici tornarono a casa gli amici. Gli gnomi avevano imparato che mai più dell'onestà di un amico avrebbero dubitato; avevan capito quanto chiedere scusa sia spesso faticoso ma possa avere un finale gioioso!
E Adele? dov'era finita? Era dal villaggio sparita?
Non se ne era ancora andata ma a se stessa aveva giurato che lì per poco sarebbe stata!
Era su tutte le furie poichè era certa che dalle colleghe avrebbe ricevuto ingiurie!
Il suo piano era fallito miseramente e nessuno l'avrebbe più rispettata realmente...si sentiva più sola che mai ma anche a lei successe qualcosa di straordinario sai...
Gli gnomi e gli arcobaleni avevano deciso che rivedendola le avrebbero sorriso e non l'avrebbero colpevolizzata ma provato a farla sentire amata. Eran certi che se il suo cuore avesse conosciuto l'amore lei negli altri avrebbe smesso di provocare dolore.
Adele vide all'improvviso un cielo colorato e tutti gli gnomi che correvano verso di lei a perdifiato.
Ebbe paura che gliela facessero pagare per la cattiveria che a loro aveva voluto riservare!
Ma si sbagliava e a torto si tormentava. Gli gnomi la abbracciarono fortemente e le dissero allegramente: "Guarda nel cielo Adele e smetti di essere crudele! vedi quanti colori? riscaldano tutti i nostri cuori! Saremmo contenti se restassi qui a vivere felicemente così! Se amare ti lascerai una meraviglia scoprirai! L'essere allegri e di buon umore vince ogni dolore! Avrai amici sinceri che valgono più di manieri! Dimentica la crudeltà e vieni ad abitare qua!"
Continuarono a saltellare e a volerla abbracciare e lei da tutto quell'affetto si sentì investita e fu la sensazione più gradita. Le scese una lacrima di felicità poichè si era per la prima volta sentita  amata a volontà. Cominciò a credere ai bei sentimenti invece di viverli come spaventi!
In breve imparò dell'amicizia il valore e curò il suo cuore!
Adesso non è più una strega crudele ed è divenuta più dolce del miele!
Da qualche tempo elle vive lì e ve lo assicuro non potrebbe esser più felice di così; son tutti in armonia e par tristezza non vi sia; e se ogni tanto una disgrazia visita il villaggio seguono un precetto assai saggio:

Finchè nel villaggio vivremo come amici non potremo non essere felici; nelle difficoltà ci aiuteremo a volontà tenendo lontana la malvagità; non accuseremo mai per sospetto poichè questo è un enorme difetto...ricercheremo sempre la verità ma con la promessa di rispettarci per l'eternità!
:)

lunedì 28 gennaio 2013

IL VILLAGGIO DEGLI ARCOBALENI ATTO IV

ECCOCI QUA PER SCOPRIRE COSA SUCCESSE IN QUEL VILLAGGIO Là!


Gli arcobaleni non c'erano quindi più e pareva non dispiacere agli gnomi laggiù!
Non vi dico quant'era felice Adele ora che era convinta di aver realizzato il suo piano crudele; era sicura non esistesse nulla di più piacevole!
I giorni cominciavano a passare e chi si recava in visita al villaggio non esitava a domandare: " Perchè non c'è più un cielo colorato che era così bello da essere da tutti ammirato?
Dove son finiti gli arcobaleni che i nostri cuori di gioia rendevano pieni?
Abbiam fatto un viaggio stancante solo per vedere questo villaggio un tempo sfolgorante...qui non  c'è più allegria e pare che vita non vi sia..."
Gli gnomi non sapevano che rispondere poichè era vero pareva non esservi più nulla di sincero.
Tutti si guardavano con sospetto e ognuno nell'altro vedeva un difetto.
Nessuno aveva più la pazienza di comprendere le altrui difficoltà e per questo era sparita la solidarietà.
Quel villaggio un tempo famoso era divenuto di un grigio noioso...nessuno sapeva più come divertirsi adesso che avevano imparato ad aggredirsi.
Ogni motivo era un pretesto per litigare e davvero nessuno lì avrebbe desiderato abitare.
I cuori degli gnomi un tempo colorati erano dall'odio devastati.
Grandi e piccini eran cattivi parimenti e tutto pareva in balìa di incurabili tormenti.
Solo Adele sembrava soddisfatta di quella situazione davvero inadatta.
Ai visitatori gli gnomi non sapevano che raccontare del perchè gli arcobaleni non potevano più trovare.
Sentivano dei loro amici la mancanza e si interrogavano su come cambiare la circostanza.
Nessuno diceva apertamente di aver sbagliato a cacciare gli amici ma tutti sapevano che per questo non potevano più essere felici.
Un giorno Selvaggio divorato dal rimorso decise che delle cose avrebbe mutato il corso.
Parlò agli altri con un pò di timore ma poi scoprì di avere ben più di un sostenitore; a piangere si mise amaramente e queste parole disse francamente: " A me mancano gli arcobaleni da morire e mi sembra di impazzire...sono stato davvero cattivo e questo per il mio cuore è nocivo...non sò come risolvere la situazione ma vorrei davvero trovare una soluzione...siamo stati ingiusti con loro che erano amici preziosi come l'oro. Mi mancano le chiacchiere e le feste in allegria e la loro buona compagnia... il loro colore a riscaldare il mio cuore e mi manca vederli sorridere la mattina dalla mia casina!"
Non sapeva come gli altri avrebbero reagito ma rimase stupito; gli altri lo applaudirono in coro giurandogli di essere tutti d'accordo loro!
In fondo al loro cuore non era mai svanito l'amore; era solo addormentato e in attesa di essere svegliato!
Avevano saputo che gli arcobaleni erano accampati in un radura e avevano anche un pò di paura...quel posto era nuovo per loro e gli gnomi mancavano come l'oro...aspettavano pazientemente e con una fiducia sorprendente. Erano certi che i vecchi amici sarebbero tornati a cercarli felici e le cose si sarebbero sistemate e meglio di prima sarebbero state ricreate!
Così gli gnomi decisero una spedizione per risolvere al più presto la situazione!
"Ci scuseremo e poi vedremo...non smettiamo di sperare che ci possano perdonare...sono i migliori amici mai avuti e noi li abbiam perduti...siamo stati davvero crudeli enormemente verso chi non se lo meritava veramente..."
Così divorati dal timore ma con enorme speranza in cuore cominciarono la loro avventura verso la pianura!
Dopo un giorno di cammino intero imbucarono uno stretto sentiero! In fondo vedevano tanti colori erano di certo i loro amici migliori...si avvicinavano sempre più e cominciavano a vederli laggiù in fondo alla via ma pareva mancare anche a loro un pò di allegria...
Le colorazioni eran sempre belle ma un pò sbiadite per le tristezze subìte.
Mai come ora il popolo degli gnomi aveva paura poichè chiedere scusa è spesso un'impresa dura...
Ma se vi fossero riusciti al settimo cielo si sarebbero sentiti!

VOI DI CERTO MI PERDONERETE E DOMANI PER IL FINALE TORNERETE. PERCHè ORA DEVO ANDARE DA FAVOLANDIA MI SON SENTITA CHIAMARE!
DEVO CORRERE FIN Là E LASCIARVI QUà!

:)

domenica 27 gennaio 2013

IL VILLAGGIO DEGLI ARCOBALENI ATTO III

ASPETTAVAMO QUALCOSA ACCADESSE E DAVVERO  UNA TERRIBILE SCIAGURA SUCCESSE!

Vi raccontavo di come all'inizio alle parole di Adele nessuno prestasse attenzione ma dopo non molto assai mutò la situazione...
Quelle parole come crudeli sentieri penetrarono nei cuori...e come un cattivo veleno la cattiveria si diffuse in un baleno.
Gli gnomi cominciarono a guardare gli arcobaleni con sospetto e in ogni loro attegiamento vedevano un difetto!
Se un arcobaleno era pensieroso ecco subito uno gnomo diveniva dubbioso e pensava tra sè: "Ecco deve avercela con me...e se Adele avesse ragione e quelli finissero col chiuderci in prigione?"
Così tutti pensavano e congetturavano; se un arcobaleni era giù di umore subito tar gli gnomi si diffondeva il terrore!
Quel piccolo popolo pareva aspettare un brutto tiro che i vecchi amici avrebbero potuto giocare!
Il giorno in cui gli arcobaleni si sarebbero rivelati nella loro malvagità sembrava agli gnomi ormai una realtà...interpretavano ogni segnale come pieno di male.
Una grande tristezza pareva aver avvolto ogni cosa senza posa; gli arcobaleni dal loro canto non capivano che accadesse intanto.
Si domandavano perchè gli gnomi si comportassero così visto che si era sempre vissuti felicemente lì...
Le voci crudeli si rincorrevano e sempre di più crescevano: come un fiume di malvagità invasero quel paese là.
Un giorno un arcobaleno di nome Ruggero facendosi dei suoi compagni messaggero disse allo gnomo Selvaggio che era il più saggio del villaggio: "Ei Selvaggio che succede qui? Perchè avete preso a trattarci così? é colpa di Adele se il vostro popolo è adesso crudele? Ci trattate con malvagità e fate fatica a salutarci con superficialità...non abbiam  più organizzato feste assieme e pare vi sia della discordia il seme...vi abbiam forse mancato di rispetto? Dove sta il difetto? " e continuava così pieno di perplessità e intanto la rabbia infuriava in quello là!
"Ecco-pensava Selvaggio- è perduto il villaggio!Adesso son sicuro ci chiederà un pegno lo giuro...vorrà litigare per poi una ricompensa per i colori regalati fin ora farsi dare. Son disgustato da questi comportamenti son davvero senza sentimenti".
E così gli gnomi avevano frainteso tutto in preda ad un sentimento brutto...il sospetto era in loro penetrato e tutto aveva cambiato...
Nelle parole di Ruggero non lesse una generosa volontà di recuperare ma un meschino pretesto per litigare!
Così Selvaggio aggredì l'amico: "Stai ben attento a quel che ti dico! Noi non abbiamo di voi bisogno nemmeno per sogno! Andatevene velocemente se non volete scatenare una guerra sorprendente! Lascia coi tuoi il villaggio se sei saggio! Non azzardatevi a chiederci una ricompensa per i colori donati poichè voi ce li avete regalati...noi non li abbiamo mai richiesti e siamo sempre stati onesti...che cosa volete avere non ci avete fatto alcun piacere?!...che vi siano o no i colori sono invincibili i nostri cuori! Il nostro villaggio sarà lo stesso famoso e ancor più gioioso senza di voi poichè l'essenziale siamo noi! La vostra presenza non è gradita facciamola finita! Andatevene così e non tornate più qui! Radunate i vostri oggetti e lasciate i nostri tetti!"
Ruggero alle proprie orecchie non credeva, una lacrima gli scendeva e tra sè pensava: "Come poteva dire così quello gnomo lì? Erano sempre stati amici perchè ora non potevano essere felici? Non sapeva che fosse accaduto ma tutto sembrava perduto...gli gnomi non li volevano più che ci stavano a fare laggiù? Eppure davvero non sarebbe mai loro venuto in mente di chiedere una ricompensa sconveniente!" I colori li avevano donati gratuitamente e con felicità e così avrebbero fatto per l'eternità; in nome di un'amicizia sicura che per loro era indubbiamente duratura!
Ruggero pensò non ci fosse nulla da fare se non le proprie cose radunare...eran sicuri ci fosse lo zampino di Adele in una storia così crudele...ma gli arcobaleni non si lamentarono e a partire si prepararono...in due giorni erano pronti a lasciare il villaggio ma con nel cuore un pensiero saggio: speravano gli gnomi si ricredessero e a cercare li tornassero, sognavano ancora di vivere in armonia come era sempre stato e via! Speravano la  loro idea avrebbero cambiato e le cose a com'erano prima riportato!
Partirono singhiozzando e mestamente andando....in breve il villaggio fu senza arcobaleni colorati e gli gnomi parevano esaltati!

MA SAREBBERO DAVVERO VISSUTI FELICI ORA CHE AVEVANO CACCIATO I LORO AMICI?
DOMANI MIEI CARI TANTI MISTERI VERRANNO SVELATI!
:)

sabato 26 gennaio 2013

IL VILLAGGIO DEGLI ARCOBALENI ATTO II

CONTINUIAMO LA STORIA LASCIATA A METà VISTO CHE SIETE QUA!!!!

ARMATEVI DI PAZIENZA ED ALLEGRIA...PRONTI, PARTENZA E VIA!

Avevamo lasciato Adele che verso il villaggio andava crudele!
Come arrivò si meravigliò che nessuno la riconoscesse...come potevano non sapere chi fosse?!
Ma gli abitanti erano troppo felici per conoscere i suoi passati malefici; avevano sempre vissuto in tranquillità e non sapevano che fosse la crudeltà!
Ma avrebbero presto ainoi imparato cosa l'odio poteva provocare e quanto in rovina potesse portare!
Accolsero la strega con gioia e amore come era abitudine del loro cuore!
Lei non lo poteva sopportare perchè davvero l'affetto la faceva delirare!
Più loro la facevano ben accetta sentire più in  lei cresceva la voglia di maledire...
Avrebbe gettato discordia e malumore con tutto il suo furore!
Giurò a se stessa che non se  ne sarebbe andata finchè la malvagità in ognuno non fosse trovata!
Vide che l'amicizia tra gnomi e arcobaleni era forte e decise che quella avrebbe dovuto condurre alla morte...
"Se gli gnomi e gli arcobaleni litigare farò il mio obiettivo raggiungerò e la strega numero uno di Favolandia sarò"...così pensava tra sè e non lo avrebbe rivelato nè a me nè a te!
Sorrideva agli gnomi compiaciuta come se la vittoria l'avesse già ottenuta! Faceva finta di niente ma il piano aveva fisso in mente!
Cominciò a fingersi degli gnomi amica quell'Adele...vedrete quanto fu crudele!
Diceva ad ogni abitante del villaggio: "Ei tu mi pari saggio! Puoi levarmi una curiosità? Che bisogno avete degli arcobaleni qua?"
"Be...- diceva l'interrogato un pò frastornato- loro sono nostri amici e coi loro colori ci rendono felici!"
"E sciocca creatura credi si prendano per nulla questa premura?"
"Certo! Nessun arcobaleno ci ha  mai nulla in cambio domandato il colore gratuitamente ci viene donato! A noi piace che il nostro cielo sia così in tanto vengono per vederlo fin qui! è da secoli così! I nostri due popoli son da sempre amici ed è per questo che vivono felici!"
Ogni gnomo pareva contento e rispondeva senza stento! Tutti sembravano sicuri di quei rapporti puri! Non c'erano ombre di crudeltà tra quella gente là!
Adele restò sorpresa da tanta sicurezza ma restava sicura di poter torgliere loro ogni certezza...
Così ad ogni gnomo che così le rispondeva lei diceva: "Credete sarà sempre così sciocchi che vivete qui? Quegli arcobaleni vi chiederanno un pegno e lo faranno pieni di sdegno! Nessuno dà se  poi sà che non riceverà! Vedrete un tempo arriverà in cui qualcosa in cambio richiesto vi sarà! Liberatevi in fretta di loro o vi costerà parecchio  oro! Vi chiederanno denari in quantità per la gente che attraggono qua! Io non sbaglio sapete sono una maga lo vedrete! A che vi serve la loro presenza stareste benissimo anche in loro assenza! Scacciateli lontano verso di là prima che si impossessino di questo villaggio qua! Siete forti e potenti e da soli sarete sorprendenti...pensate bene alle mie parole avete già il sole a che vi serve tutto quel colore? Lo pagherete caro e sarà un boccone amaro; dovete presto agire se volete riuscire!"
In principio queste parole non ebbero effetto perchè quell'amicizia tra gnomi e arcobaleni preva non aver difetto...
Ma insisti insisti notte e dì sapete cosa successe in quel  posto lì?....

SON CERTA CHE CURIOSI SIETE E DOMANI TORNERETE!
VI ASPETTO E SE TORNERETE CON FELICITà VEDRETE CHE LA STORIA BENE FINIRà!

venerdì 25 gennaio 2013

IL VILLAGGIO DEGLI ARCOBALENI

FAVOLA A PUNTATE QUEST'OGGI!
SCOPRIRE CHE CIò CHE GLI ALTRI FANNO PER NOI NON ANDREBBE MAI DATO PER SCONTATO!

La storia che sto per raccontare avvenne in un posto che tutt'ora se vi va potete visitare!
Infatti se a Favolandia vi capitasse in sogno di andare sulla destra questo villaggio lo potrete trovare.
è conosciuto come paese degli arcobaleni e di lontano vedere lo potrete e di certo lo troverete!
è talmente colorato quel posto che di certo non resta nascosto!
Ma i dì non furono sempre felici lì!
Anni fa accadde quel che sto per narrare e per sempre ve lo dovrete ricordare!
Gli arcobaleni illuminavano quell villaggio e a vedersi era un gran paesaggio!
Gli abitanti ne furono per secoli felici vedendo quei colori nel cielo come cari amici... fornivano allegria ogni dì a chi viveva in quel posto lì; forse voi non sapete che gli arcobaleni che voi vedete vengono proprio da lì e quando ce n'è bisogno corrono fin qui!
Quel paese da gnomi è abitato ed è un posto davvero incantato...
Non parevano desiderare di più quelli laggiù.
Gli arcobaleni fornivano colori gratuitamente e nulla in cambio chiedevano sorprendentemente...a loro bastava vedere gli gnomi  allegri poichè erano amici sinceri...
davano senza pretendere di ricevere e questo significava per loro bene volere!
Un giorno purtroppo di lì una strega capitò e qualcosa di davvero spiacevole causò...
Si chiamava  Adele ed era una donna assai crudele. Non sapeva cosa il  bene fosse nè come si dimostrasse!
Aveva solo imparato ad odiare e sempre di meno le persone assieme a lei avevano voluto stare.
Da quando era piccina non aveva mai avuto un'amica vicina... la sua mamma non l' aveva mai conosciuta e con due crudeli zie era cresciuta!
Le avevano insegnato ogni magia eccetto la più bella che vi sia: non sapeva dare amore e finchè non lo avesse imparato avrebbe provato solo dolore!
La strega Adele era disgustata dalle dimostrazioni d'affetto che vedeva come il peggior difetto!
Tutte quelle affettuosità le parevano mostruosità; le piaceva i bambini spaventare e la zizzannia dovunque portare!
Si aggirava per i villaggi di Favolandia di scuro vestita ed era una minaccia ardita!
Come la si vedeva arrivare si cominciava a tremare; ogni villaggio che la ospitava diveniva della sua crudeltà ostaggio.
Tutti gli abitanti faceva tra loro litigare e persino azzuffare!
Se ne andava solo quando la guerra da lei fomentata scoppiava...
Quando Adele arrivava state pur certi la crudeltà infuriava...aveva imparato che a far gli altri star male ci si poteva solo guadagnare...non vedeva altri modi di vivere se non fare gli altri soffrire!
E aimè come dicevo giunse un giorno di Maggio nel nostro bel villaggio...gli arcobaleni aveva visto in lontananza anche a lunga distanza...le sue zie le avevano detto che in quel paese non c'erano crudeli pretese...tutti in armonia parevano stare stupidamente e riuscire a farli litigare sarebbe stato sorprendente!
Solo una strega abilissima avrebbe potuto tentare quell'impresa arditissima...
Adele solleticata nel suo orgoglio decise che avrebbe superato anche quello scoglio.
Si avviò verso quel paese con una solo scopo in mente: far litigare gli gnomi e gli arcobaleni violentemente!
Già si sentiva lodare per l'impresa che stava per cominciare; immaginava come sarebbe stata da tutti riconosciuta come la strega più temuta! Sarebbe finita nei libri di storia con tra il popolo delle streghe eterna gloria!
Così col suo obiettivo fermo in mente si avvicinava al villaggio  rapidamente!
La accompagnava una nuvola scura che solo a vederla già metteva paura!
Gli gnomi avevano visto in lontananza il cielo imbrunirsi e cominciavano a stupirsi...


COSA PROVOCò L'ARRIVO DI ADELE STREGA CRUDELE? PREPARATEVI AMICI LA VOSTRA PAZIENZA PERCHè è UNA STORIA A PUNTATE E PER SCOPRIRE COME FINì QUI DOVRETE TORNARE!
:)

giovedì 24 gennaio 2013

IL VILLAGGIO DEI POLTRONI ATTO II

Ieri vi avevo lasciati curiosi di imparare cosa a quei poltroni dovette capitare!
Ma basta indugiare è ora di cominciare!

Dunque il quel villaggio dove la parola d'ordine era sbadiglio un bel dì giunse qualcuno a portare scompiglio...
Era Ciuffino un bambino di circa 8anni che aveva intrapreso un lungo viaggio da due anni! 
Andava cercando le meraviglie del mondo e per questo aveva deciso di girarlo col suo elefante a tutto tondo. Il suo elefante si chiamava Pierino ed era enorme morbido e grigino!
Ciuffino aveva addosso mille colori e girava villaggi riempiendo di allegria i cuori! Aveva vissuto tante avventure e sconfitto tante paure avendo sempre vicino Pierino...
Nulla lo affliggeva e sempre la felicità rincorreva, riusciva a trovarla in ogni piccola cosa che diveniva ai suoi occhi meravigliosa!
Ma quand arrivò al dei poltrani villaggio si sentì per un attimo venir meno il coraggio!
Quelle persone parevano svuotate di vita e la gioia sembrava di lì svanita...anzi forse di là non era mai passata o di tenersela stretta nessuna persona si era curata!
Vedeva solo persone dormire e nessuno si curava di starlo a sentire...fece visita al sindaco e alla maestra ma nessuno dei due si affacciò alla finestra. Bussò alla porta dell'avvocato e del dottore ma questi non venivano destati dal rumore...
Da lui e Pierino invece la stanchezza pareva svanita...come facevano quelle persone ad essere così prive di vita?
Era tutto grigio ancor più della pelle di Pierino e questo era un bel problemino.
La mattina seguente trovò il falegname sveglio sorprendentemente: "Le posso fare una domanda signor falegname? Che succede in questo reame? Perchè dormono tutti? Temete l'arrivo di farabutti? Vi han forse fatto sortilegi neri e il sonno vi tiene prigionieri?"
"Nulla di ciò giovincello, solo a noi dormire pare assai bello. A che serve svegli stare in questo mondo non c'è nulla da fare...adesso se di qui ti puoi spostare io a dormir vorrei andare!"
Ciuffino e Pierino rimasero sbalorditi e da quella risposta un pò avviliti...
Poi il bimbo ci pensò sù e confidò al grigio amico qual'era per lui il problema di quella gente laggiù: "Queste persone temono di cambiare a per questo a dormire preferiscono stare...non conoscono la felicità ma non voglion correre il rischio di perdere questa noiosa tranquillità...sai che ci vuole Pierino?"
Fece di no con la proboscide l'elefantino
"Ci vuole del colore- continuò Ciuffino- perchè la loro vita riacquisti sapore! Andremo a casa dell'arcobaleno gli spiegheremo la situazione e lui ci darà la soluzione!"
Così fecero e  dopo due giorni di viaggio furono di ritorno al villaggio. Portavano con loro un vaso gigante che a vederlo pareva assai pesante ma in realtà era leggero più di un pensiero.
Conteneva dell'arobaleno tutti i colori che al villaggio avrebbero risvegliato i cuori! 
Ciuffino si mise a strillare: "Attenzione a chiunque mi voglia ascoltare! Uscite da casa e raggiungete la fontana del villaggio perchè vi aspetta un sonno saggio! Potrete dormire nel modo migliore e per lunghe ore!" Non c'era nessuno che li attendesse ma la parola SONNO era l'unica che li attraesse . In breve tutti raggiunsero il luogo stabilito per vedere il sonno pattuito...ma ad attenderli c'ereno solo Ciuffino e Pierino!
"Che storia è questa qui? E chi sono quei due lì? Ei bambino perchè ci hai svegliati e fin qui trascinati?"
Ciuffino non rispondeva e ogni minuto la rabbia degli abitanti cresceva!   
"Se avrrete il coraggio di restare a guardare questo enorme vaso ha una magia da regalare! Se volete tornare alla vostra grigia vita andate e qui non tornate. Io credo valga la pena qualche minuto aspettare e questo vaso vi saprà ricompensare".
Non sapevano che fare quei poltroni perchè in fondo in fondo erano dei curiosoni...quel Ciuffino aveva stuzzicato la loro fantasia che, badate bene, è in ognuno di noi anche se a volte non pare vi sia!
Decisero alla fine di restare certi che dopo poco ai loro riposini sarebbero potuti tornare!
Ciuffino il vaso aprì e la magia del colore ne scaturì...tutto il villaggio come per incanto si destò e il grigio abbandonò! Si sentivano pieni di vita ed era una sensazione assai gradita! I bambini cominciarono a giocare e gli adulti tra loro a parlare...pareva un altro villaggio ora davvero meritevole di essere definito saggio!
Avevano avuto un briciolo di coraggio e raggiunto quella felicità che prima sembrava un miraggio.
E Ciuffino? O...lui riprese il suo viaggio sentendosi compiaciuto del prodigio compiuto!
Da quel dì nel villagio dei poltroni non ci son più pigroni! Ognuno corre incontro alla vita bella o brutta che sia...
 Se adesso interrogate uno di quelli lì vi risponderà così: "La sofferenza e il dolore? Certo spaventano il nostro  cuore e son sempre in agguato ma il nostro villaggio è preparato! Viviamo in attesa di attimi di felicità come quello donatoci da Ciuffino quel giorno là...la sua visita ci ha fatto conoscere cosa sia la vita...e anche nel dolore adesso troviamo colore...poichè abbiam imparato che una vita riempita di sensazioni val molto di più che una vita da poltroni; non torneremmo mai a quella noiosa tranquillità col rischio di non accarezzare più la felicità!"
Il nome "villaggio dei poltroni" non l'hanno mutato ma lasciato inalterato...così se un giorno passarai di lì potrai ricordare questa storia qui! E vedere come sono contenti ora e sentirti raccontare di come grigiamente vivevano allora!
Ogni volta che per paura di soffrire dalle emozioni della vita vorrai fuggire ricordati del tempo che han perso quei testoni per essere così poltroni!!!

A domani:)   
         
  

mercoledì 23 gennaio 2013

IL VILLAGGIO DEI POLTRONI

STORIA A PUNTATE PER PROVARE A CAPIRE CHE ARRIVA IL MOMENTO PER SMETTERE DI DORMIRE!

Ai piedi di una collina verdina giaceva un villaggio di gente carina.
Gli abitanti avevano una caratteristica strana alquanto: dormivano tanto!
"Che c'è di male?-penserete voi- non è forse una cosa normale?"
Ma quelli lì dormivano notte e dì! Credevano di essere felici vivendo così perchè non si erano mai spostati di lì.
Non conoscevano la differenza fra notte e dì a loro andava bene così...
Sronf Sronf ogni giorno e tutto intorno...non si udiva alcun rumore per ore...eran svegli ogni tanto ma si annoiavano alquanto...non sapevano che fare solo dal letto alla poltrona si osavano spostare.
Il sindaco del villaggio era stato scelto come più saggio: era Ivo Terzo Ire e il suo hobby era indovinate...DORMIRE! E PER FORZA ERA IL PIù SAGGIO DI QUEL VILLAGGIO DORMIVA NOTTE  E Dì CHE C'ERA MEGLIO DI COSì!
I bambini del villaggio erano felici perennemente nei loro lettini!
Credevano di non perdersi niente questo gli diceva la loro  mente...a volte a qualcuno veniva la malsana idea di provare a giocare ma poi subito se la faceva passare!
La scuola del villaggio aveva cuscini al posto dei banchini e non si insegnava a scrivere un pensierino ma a fare un buon riposino!
La maestra SERENELLA dalla sua cattedra bella insegnava il modo migliore per fare un sonno lungo ore...insegnava...le poche volte in cui si svegliava...
Del resto lì dormivano tutti...fossero belli o fossero brutti...
Il falegname faceva senza pegno nelle ore in cui era sveglio letti di legname.
Tra un lavoro e l'altro di riposare non si poteva scordare...decisamente pochi giacigli era riuscito a reallizzare...ma a che serviva?...
Tutti avevano già un posto per riposare...
In quel villaggio c'era persino uno studio con l'avvocato nel caso qualche processo dovesse essere curato...ma nessuno aveva voglia di litigare...l'unica preoccupazione era poter riposare!
Non mancava nemmeno il dottore anche se nessuno in quel sonno provava dolore...così anche lui riposava e poche volte si destava!
"Che perfetto villaggio- voi penserete!- senza dolori nè discussioni, deve averlo fondato un uomo davvero saggio!"
Era vero, non c'erano dolori nè discussioni ma mancavano anche gioie ed emozioni...la vita di quel villaggio era di un grigio noioso e quell'apparente tranquillità aveva un che di tormentoso...
Nessun abitante sapeva che voleva dire emozionarsi o con la vita scontrarsi...vivevano come in preda ad un incantesimo puro che del resto del mondo li teneva all'oscuro...qualcuno aveva sentito parlare di sofferenza ed era felice di non conoscerne il peso nella propria esistenza...
Di felicità avevano sentito parlare da conoscenti a volontà ma parevano non sentirne la necessità...nemmeno sapevano che fosse figuriamoci se le cose si sarebbero mai smosse...
Non avrebbero mai lasciato quei poltroni il loro modo di vivere sicuro per andare incontro a qualcosa che per loro era oscuro...
Di cambiare le cose non ci pensavano minimamente...sarebbe stata per loro un'idea sconsiderata immensamente!
Sarebbero probabilmente vissuti così noiosamente per un tempo grande immensamente forse persino per l'eternità se non fosse un giorno Ciuffino arrivato là!

CHI ERA CIUFFINO E PERCHè ERA Lì LO SCOPRIRETE DOMANI SE TORNERETE QUI! ERA GIUSTO IL MODO DI VIVERE DI QUEI  POLTRONI CHE NON AVEVANO MAI PROVATO EMOZIONI?
:)

martedì 22 gennaio 2013

JULES IL PITTORE

CONTINUIAMO DA DOVE CI ERAVAMO LASCIATI IERI PERCHè è UNA STORIA CHE PUò FAR NASCERE TANTI PENSIERI!!!

Vi dicevo di come Jules fosse rimasto piuttosto sconfortato dall'insuccesso che gli era capitato!
Visto che credeva di aver ragione non era disposto a mettere in discussione la sua opinione.
Un bel giorno il destino gli presentò un'altra situazione che gli sarebbe servita da lezione!
Gli si avvicinò una donna di povero aspetto e che pareva di poche pretese e spese:
"giovanotto mi dipinga un cuore! se amore ci metterà ben ripagato sarà!"
Jules diede un'occhiata alla donna e pensò: "piuttosto rapido sarò...questa è una mendicante senza gusto le farò un quadro veloce e per lei giusto! dopotutto nulla capirà di arte, del mio impegno nel quadro non metterò nemmeno una parte! Meglio riservi le mie potenzilità per qualcuno che possa pagarmi a volontà!
Io ciò che vogliono le persone lo capisco immediatamente e accontentandole avrò un successo sorprendente!"
Così nemmeno un pò si impegnò e i contorni di un cuore sulla tela disegnò, poi qualche distratta pennellata rossa all'interno vi gettò: "Ecco signora per lei un bel cuore, questo quadro farà furore!"
Si preparava a ricevere un grazie compiaciuto e che un piccolo compenso gli fosse riconosciuto!
Già si immaginava come quella donna così umile vedesse nel quadro un grande impegno e ne desse un segno!
Ma la donna impallidì: "Che cos'è questo qui? Questo sarebbe il tuo cuore? questo è un orrore! Mai visto niente di più banale, credevo potessi donarmi qualcosa di geniale! Io son la marchesa Oliva di Carino e un quadro così l'avrei chiesto al mio nipotino di due anni e ci avrebbe messo più amore poverino! Ero in città in cerca di talenti emergenti ma vedo solo lavori scadenti...volevo vedere amore gioia dolore colore volevo emozionarmi ma tu sei riuscito solo a desolarmi...è un'opera piatta e senza sentimento e di certo nessuno ne sarebbe contento..."
La marchesa se ne andò nè più si voltò.
Jules era desolato...cos'era capitato?
Possibile si fosse sbagliato?
Aveva scambiato una marchesa per una megera? Come aveva potuto gli era un mistero sconosciuto! Interrogandosi su questo perdeva di vista il vero problema come in preda ad un anatema: continuava a dipingere ciò che pensava volesse la gente e non quello che lui sentiva esattamente.
Per questa via non lasciava alcuna scia...nessuno un quadro più comprava nè guardava e più si sforzava di compiacere la gente meno questa a lui volgeva la mente.
Sembrava divenuto invisibile e la situazione insolvibile...era sempre più sconsolato e da nessuno si sentiva rispettato.
Decise sulla tela di gettare quella tristezza dalla quale si sentiva soffocare e per la prima volta tornò a dipingere per curare se stesso e indovinate....fu un successo!!!
Quella mattina dipingeva rivolto verso un muro perchè non lo vedessero dalla strada piangere e si sentisse al sicuro...e mise nel colore tutto il suo dolore.
La gente a poco a poco cominciò a fermarsi attorno all'artista per godere di quella vista! La folla cresceva sempre più e guardava silenziosa mescolarsi il rosso al blu. Il quadro era una giostra di colori: dalla bellezza per un attimo si arrestarono i cuori degli spettatori!
Tutti guardavano meravigliati quel ragazzo che di loro non si era accorto...quasi fosse un pazzo!
Tutto nel suo lavoro impegnato nemmeno per un attimo si era voltato. Si chiedevano tutti da dove venisse esattamente un talento così sorprendente.
Non appena Jules l'ultima lacrima si asciugò il pennello posò! Il quadro era finito e il suo dolore sparito! Era uscito dalla prigione ed era rinata la sua passione. Pensava di essere solo in quel momento (comunque non gli importava poichè era contento!) ma un applauso scrosciante lo fece voltare all'istante!
La gente pareva impazzita e inneggiava perchè di quell'artista fosse lunga la vita.
Da quel dì Jules dipinge notte e dì e ogni volta è un applauso così. è il pittore con più talento in circolazione e tutti lo vogliono celebrare in ogni situazione!!!!!!!!!!!!
Ma dal colore esce solo ciò che detta il suo cuore.
Non si preoccupa più di ciò che pensa la gente poichè quello nessuno può averlo in mente...ha imparato due ricette che per la felicità son perfette:

SE DI TE STESSO HAI CURA NULLA PUò FARTI PAURA!
L'AMORE VERSO TE STESSO è IL PIù GRANDE SUCCESSO!

La propria felicità non va certo costruita a discapito di altri, questo mai...rende le persone amare e crudeli...bensì non bisogna mai sacrificare le proprie aspirazioni sperando di accontentare gli altri! poichè nella testa di chi ci circonda non possiamo entrarci nè pretendere di sapere cosa possa far contento qualcun'altro; spesso ciò che crediamo gli altri pensino o vogliano è assai lontano dalla verità! possiamo però essere felici per noi stessi e di conseguenza lo saranno anche le persone che ci amano! e questa è davvero una grande verità che ho imparato!
A domani con un'altra storia:)

lunedì 21 gennaio 2013

JULES CHE DIPINGEVA SOLO CIò CHE PENSAVA NELLA SUA MENTE POTESSE PIACERE ALLA GENTE

ACCADE UN Pò TROPPO SPESSO DI PLASMARE LA PROPRIA VITA PENSANDO A COME GLI ALTRI GIUDICHINO NOI E LE NOSTRE SCELTE; la storia di oggi ha l'obiettivo non solo di trasmettere quanto ciò non sia giusto verso noi stessi ma anche quanto spesso ciò che noi crediamo gli altri pensino di noi sia sbagliato...semplicemente occorrerebbe imparare a vivere nel rispetto di chi si ha attorno ma andando per la propria strada e seguendo le proprie inclinazioni senza preoccuparsi delle opinioni altrui...
Basta introduzioni perchè oggi vi voglio raccontare la storia di un pittore che divenne famosissimo a Favolandia: Jules!
Eppure non fu così facile per lui trovare la sua strada...
 
C'era e c'è tutt'ora a Favolandia un pittore famoso in tutta la landa: Jules è il suo nome! Ma non la storia della sua fama attuale vi voglio raccontare perchè quella dovunque la potete trovare bensì quella dell'inizio della sua carriera che nulla di buono lasciava sperare, devo essere sincera!

Era poco più di un bambino quando iniziò a girare col suo valigino!
Aveva un sogno enorme nel cuore: diventare un grande pittore! per raggiungere il suo obiettivo velocemente, un giorno gli era saltata alla mente un'idea che gli era sembrata sorprendente!
Avrebbe dipinto solamente ciò che piaceva alla gente poichè ciò gli avrebbe procurato gloria agevolmente!
Ma cosa piaceva alla gente? ora era questo il tarlo che gli divorava la mente! Cercava di scoprire negli sguardi di chi aveva intorno al momento cosa avesse voluto veder sulla tela dipinto.
Era spesso in preda al terrore che non gli bastassero le ore per raggiungere la fama agognata in quella vita che era ora per lui tormentata.
Quella che era la sua più grande passione stava diventando una prigione; ad ogni pennellata di tempera che si accingeva a dare dall'ansia di non riuscire a soddisfare la gente si sentiva soffocare!
Quando gli commissionavano un dipinto finiva sempre per parere finto...
Vi faccio un esempio che spero sia efficace per comprendere quanto l'idea che Jules avesse in testa fosse fallace; un giorno un famoso banchiere vicino al cavalletto di Jules si mise a sedere: "Vorrei che tu mi dipingessi un paesaggio con a sinistra un faggio e un qualcuno che appaia saggio"
Jules non sapeva che fare, da dove avrebbe dovuto iniziare...fosse stato per lui avrebbe ritratto il paesaggio il faggio e un bimbo a rappresentare il saggio e tutto sui toni del blu profondo del mare perchè così gli diceva il suo cuore!
Ma del suo cuore non si poteva fidare, pensava, aveva un banchiere da accontentare!
Tutto realisticamente avrebbe dovuto rappresentare perchè in casa di un uomo coi piedi per terra quel quadro sarebbe andato a stare! E non avrebbe mai comprato un banchiere un paesaggio con un bambino saggio! Jules era sicuro che se avesse seguito la ragione avrebbe fatto un figurone.
Dipinse un paesaggio e un faggio con colori sobri e intonati e il viso del saggio era proprio quello del banchiere di passaggio! Ecco l'ho persino nel quadro inserito e di certo ciò gli sarà gradito!
"Signore ho finito! Ne rimarrà estasiato garantito!"
Era così sicuro del suo successo che già si leggeva nei suoi occhi il progresso!
Si vedeva già come il miglior pittore in circolazione dopo quella fortunata situazione!
Aveva rappresentato ciò che era convinto il cliente volesse e che si aspettava se non che il banchiere enormi complimenti gli facesse?!!!

Ma quello fu il primo enorme fallimento di chi faceva le cose perchè qualcun'altro fosse contento!

Il banchiere lo guardò sconsolato e gli disse amareggiato: "Non ti chiesi un autoritratto, lo sò da me come son fatto...hai dipinto un saggio con le mie sembianze ma ho già piene di miei ritratti le stanze...voolevo qualcosa di speciale non di così banale...non sò che farmene di un quadro così...lo lascio qui...speravo che un giovane pittore nei suoi quadri riuscisse a mettere il suo cuore...ma qui vedo solo noioso torpore e questo mi mette di malumore..."
Se ne andò quell'uomo così, lasciando il quadro e il nostro Jules lì...
Non capiva dove avesse sbagliato, quell'uomo doveva essere di testa malato! Lui aveva creato una tela che era convinto il banchiere avrebbe apprezzato!
Si confortò pensando di esser stato sfortunato e che il giorno dopo di certo sarebbe stato premiato!
Lui sacrificava indole e volontà a favore di chiunque gli commissionasse un dipinto in città! Qualcuno lo avrebbe sicuramente ringraziato e il suo sforzo sarebbe stato apprezzato!
Del resto dove si sarebbe trovato un pittore che era sicuro di poter dipingere esattamente ciò che il cliente aveva immaginato?
Jules non trasferiva sulla tela ciò che il cuore gli diceva di mettere giù ma qualcosa che pensava valesse molto di più; era infatti sicuro che la gloria e il rispetto li avrebbe ottenuti dipingendo esattamente ciò che pensava la gente avesse in mente!
"Se contenti li farò il più famoso di tutti i pittori diventerò!"

Voi probabilmente immaginerete già quanto si sbagliasse quello là! Ma lui...lui lo scoprirà?
Riuscirà a capire che una passione non può divenir prigione e che non si può essere felici realmente se si fa solo ciò che si pensa piaccia alla gente, sacrificando i sogni e le aspirazioni di noi stessi per improbabili successi?
Domani lo scoprirete se qui tornerete:)


domenica 20 gennaio 2013

AGOSTINO IL PESCIOLINO

IL NOSTRO PESCIOLINO AVEVAM LASCIATO CON UN PROBLEMA SMISURATO! SCOPRIAMO COME FINì VISTO CHE SIETE QUI!

Dicevamo che nessuno sapeva che fare per poter Agostino aiutare!
"Agostino dai se uscirai tante belle cose per la scuola comprarti potrai! ti faremo un bel regalo io e papà ma forza devi uscire di qua!"
Ma ragazzi non c'era verso quel pesciolino si era messo di traverso: " Se ad insistere continuerete nemmeno dal lettino uscire mi vedrete! io fuori non posso andare perchè proprio non sò nuotare! Volete vedermi annegare dopo lungo annaspare? Lasciatemi stare io sto bene così andatevene da qui!"
Santo mare che combinare quando un pesce non vuole nuotare?
Davvero pareva non esserci soluzione e diveniva di giorno in giorno più triste la situazione!
Nè agli amici dava retta quando gli dicevano che Settembre sarebbe arrivato in fretta, la scuola sarebbe iniziata e lui doveva pur darsela una svegliata!
"No no no ancora io non voglio nuotare ora!" sempre così rispondeva Agostino poichè era schiavo della paura poverino.
Ma un bel dì uno zampino sapete chi ce lo mise? il destino! Come spesso avviene quando nulla succede il fato si mise d'impegno e aguzzò l'ingegno!
E anche se all'inizio nessuno lo capì fu proprio il destino che creò quella situazione lì! Perchè Agostino qualcosa potesse imparare e la smettesse di rinunciare.
Era di Agosto un lunedì e da camera sua Agostino sentì gridare così: "Aiuto qualcuno mi venga ad aiutare qui dentro sto per soffocare!"
Veniva da fuori quella voce disperata e sapete di chi era? della sua mamma adorata!
Agostino si ricordò che il papà era al lavoro e lui a casa era solo...che fare? la mamma doveva salvare!
Ma la paura se lo divorava e in cuor suo di disperava!
"Agostino ti prego tirami sù son finita quaggiù! Son nella buca del pozzo in giardino ti prego esci Agostino! tu ce la puoi fare te ne prego mi devi salvare! Muovi le pinne Agostino dopotutto sei un pesciolino!
Agostino la mamma si immaginò in quella buca stretta e oscura che papà aveva scavato con cura!
Infatti il giorno dopo gli scavi avrebbero dovuto iniziare per poter un pozzo completare; papà intanto aveva cominciato a scavare e quella stretta buca a creare! La mamma chissà come forse distratta ci era finita giù e non riusciva più a venire sù!
In fondo alla buca non si riusciva a respirare e da sola la mamma nulla sarebbe riuscita a fare! Qualcuno una pinna le doveva dare, solo così si sarebbe potuta salvare!
Agostino realizzò che la mamma doveva salvare! Era l'unica cosa da fare!
Smise di pensare e sospirare; deglutì e facendosi forza uscì!
L'amore per la mamma era forte a tal punto che il suo terrore andò di strutto!
Fuori la porta le pinne sbatteva e dalla mamma si dirigeva!!!!
Sapeva nuotare e di certo in fondo lo aveva sempre saputo fare! solo ora ci aveva provato ed il successo era stato smisurato! Alla buca veloce arrivò e la mamma fuori tirò! e non saprei dirvi chi dei due fosse più contento in quel momento!
La mamma capì che Agostino fin da lei aveva nuotato e la sua paura aveva curato!
Agostino capì che la sua paura che pareva oscura era un limmite semplicemente che si era posta la sua mente!
Ora sapeva nuotare e tante nuove avventure avrebbe potuto affrontare!
"Tu sei il mio eroe Agostino! Mi hai salvata mio pesciolino" così la mamma gli diceva e forte forte lo stringeva!
Agostino era orgoglioso del suo cambiamento prodigioso!
Aveva imparato a non boicottare se stesso e aveva ottenuto un grande successo!
Ogni abitante di Mareblu era contento che il pesciolino non avesse più quel tormento!
Agostino era felice sorprendentemente ora che di non aver limiti aveva compreso finalmente!
Una cosa importantissima aveva imparato che non avrebbe mai scordato: spesse volte il limite per il tuo successo è proprio nascosto dentro a te stesso! Se a vincerlo riuscirai qualunque vittoria ottenere potrai!
Da quel dì visse felice Agostino con famiglia e amici il pesciolino! Ed era il primo a voler tentare nuove imprese incoraggiando gli altri perchè non vi fossero rese!

sabato 19 gennaio 2013

AGOSTINO IL PESCIOLINO

CI ERAVAMO LASCIATI ALL'INCIRCA QUI IERI CHE ERA VENERDì...COSA SUCCESSE AD AGOSTINO IL NOSTRO PESCIOLINO? LA VINSE LA SUA PAURA ANCHE SE PAREVA COSì DURA?

Dicevamo che per quel pesciolino la paura di nuotare era molto più di un problemino! Era un terrore invalidante e frustrante!
La scuola sarebbe iniziata e che avrebbe fatto Agostino? Sarebbe rimasto nel suo covino?
Avevano già comprato quaderni matite zaini e zainetti i suoi amichetti. A lui non sembrare importare del resto aveva troppa paura per provare.
La sua mammina poverina giorni e dì si adoperava perchè di vincere quella paura sperava; ma più lei insisteva ad aiutare Agostino e più con lei si adirava quel piccolino! Già, pensateci, accade spesso così, che trattiamo assai male chi per noi tanto vale e si adopera per aiutarci anche se a noi pare forzarci. Ma alle volte per riuscire occorre una spinta e questo occorre dire!
Per questo ci spronaa migliorare chi ci vuol bene anche se spesso a lui non conviene!
Alla mamma di Agostino non faceva piacere ricevere certe risposte ma non per questo si concedeva soste! Non si abbatteva se le rispondeva male il suo piccino, anzi provava con ancora più forza a salvare il suo pesciolino.
Agostino conto si rendeva di come alla mamma rispondeva e spesso rimasto solo assai piangeva: "son proprio cattivo diceva a se stesso non me lo merito un successo! La mia mammina poverina mi aiuta con amore ma io le procuro solo dolore" e si riprometteva che avrebbe risposto meglio all'occasione successiva ma quasi  mai poi ci riusciva!
Grazie al cielo le mamme hanno infinita pazienza e tanta resistenza.
Il papà di Agostino era più risoluto e brontolava che sarebbe già stata ora che quel pesciolino fosse cresciuto: "Muoviti pigrone vuoi sempre stare in casa a fare il pantofolone! Guarda i tuoi amici come nuotano felici è ora che ci provi anche tu, del resto- che diamine! -ci vivi quaggiù!"
Nè mamma nè papà erano però di fatto riusciti a smuoverlo di là...Agostino non ce la faceva e a vederlo era una pena...
Un bel giorno Gianpiero pesce scudiero, caro amico di Agostino, un pesciolino dall'aspetto verdino, ebbe un'idea che gli parve sorprendente e la comunicò agli altri immediatamente!
"A giocar davanti alla sua finestra ci metteremo e poi lo chiameremo! Giocheremo a 'chi il pesce piglierà?'  lui resister non saprà! è il suo gioco preferito divertimento garantito! non molto tempo passerà vedrete da casa uscirà e la sua sciocca paura scorderà! Quando vado da lui ci giochiamo spesso, ve lo assicuro il piano avrà successo!"
"é vero! è vero! anche con me ci ha giocato, ci siam divertiti fino a restar senza fiato" ripetevano a turno altri pesciolini che all'idea parevano felici!
Cominciarono così a giocare impegnandosi a gridare a più non posso perchè Agostino venisse smosso!
Infatti nemmeno un minuto passò ed egli alla finestra si affacciò!
Gli amici già si guardavano felici e pregustavano il successo imminente in maniera sorprendente.
Agostino non avrebbe rinunciato ci avrebbero giurato!
Per un'istante Agostino si scordò del suo terrore e la voglia di giocare riempì il suo cuore. Senza pensarci si infilò il cappellino e scese le scale saltellando il nostro pesciolino!
Ma come la pinna sulla maniglia per uscire posò la paura se lo divorò! Cominciò a tremare tutto e sperò fosse un sogno brutto. Nemmeno un muscolo riusciva a controllare e la paura  lo fece crollare. Si tolse il cappellino e tornò in stanza poverino...pianse, era così scontento...un altro fallimento...la sua paura aveva ancora preso il sopravvento!
Gli amici ad aspettarlo intenti compresero dopo poco che sarebbero rimasti scontenti...videro dapprima via dalla finestra Agostino andare ma poi nè dalla porta sbucare nè a guardarli tornare.
Capirono che anche quell'idea che a loro era parsa sorprendente era stata perdente...
Che fare con Agostino?
Gli amici decisero amareggiati che di provarci avrebbero smesso perchè non vi era traccia di alcun successo...
La mamma sperava che il destino avesse una soluzione per il suo Agostino...

Che accadde? Dove la ragione ricadde? Ebbero ragione gli amici  a rinunciare o la mamma a sperare?

VOI CHE AVRESTE FATTO CON UN PESCE CHE AVEVA PAURA DI NUOTARE, SPERATO O LASCIATO STARE?
COME QUESTA STORIA ANDò A FINIRE LO POTRETE SOLO DOMANI SCOPRIRE:)