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"TUTTI I GRANDI SONO STATI BAMBINI, MA POCHI DI ESSI SE NE RICORDANO"(IL PICCOLO PRINCIPE)

domenica 13 gennaio 2013

EDI MOSTRO A SEI PIEDI

ECCOMI UN Pò IN RITARDO SULLA TABELLA DI MARCIA MA PRONTA A RACCONTARVI MIEI PICCOLI AMICI COSA SUCCESSE AD EDI...

Il nostro mostro rimasto solo pensò e ripensò alla storia di Barbablu ma qualcosa ancora gli sfuggiva...il racconto del saggio lo aveva scosso, scosso nel profondo...
Si avviò giù per la collina, verso casa, era ormai ora di cena a Mostrolandia. Quella sera Edi non mangiò nulla, sentiva che qualcosa in lui era cambiato non avrebbe saputo dire che cosa ma si sentiva diverso, solo un pò s'intende. 
Del resto non sò se voi avete mai avuto a che fare con una di queste creature, ma sono estremamente testarde ed è difficile che cambino idea...eppure in Edi qualcosa era accaduto...
Passarono i giorni, le settimane e il discorso di Barbablu faceva ogni giorno capolino tra i tanti pensieri del nostro protagonista...qualsiasi cosa egli facesse, poltrisse, giocasse o si lamentasse nel momento più inaspettato quel pensiero faceva cucù e per un pò non lo mollava più...
Arrivò l'inverno a Mostrolandia: neve su case, altalene, scivoli, staccionate, colline e prati, insomma...neve dovunque...persino il grande lago si era ghiacciato...proprio così...una grande enorme luccicante ed uniforme lastra di gelo...pareva cristallo...al sole brillarellava ed ogni piccolo mostro ne pareva irrimediabilmente attratto; i cuccioli volevano pattinarvi sopra e allora ecco risvegliarsi nei genitori la paura che ogni anno li investiva in inverno; che male c'è a pattinare sul ghiaccio? mi chiederete voi!
Non ve ne è alcuno a meno che tu non abbia due enormi piedoni pesanti più di macigni! Ecco qual'era il problema...il ghiaccio di poco spessore non avrebbe retto ad una tale mole, si sarebbe frantumato ed i piccini sarebbero inesorabilmente  finiti a mollo nell'acqua gelata con una fine non di certo sperata.
Così quell'anno come ogni anno si rincorrevano le raccomandazioni: "Trampus vieni via di lì non vorrai mica affogare così!" "Norberto stammi a sentire non ti voglio veder morire! se non ti allontani di là faccio venire tuo padre qua!" "Pepita mi devi ascoltare tu vicino al lago in inverno non devi andare!"
Insomma ogni mostro adulto cercava di persuadere i suoi piccini a giocare altrove, dovunque purchè non si avvicinassero al laghetto.
Ma aimè era credo in un grigio Martedì che la piccola figlia di Roberto decise di giocare proprio lì! Scavalcò la staccionata facendo attenzione a non essere notata, si avvicinò alle rive del laghetto...OHHHH era proprio perfetto! per pattinare niente di meglio avrebbe potuto desiderare! scivolò sulla lastra fece qualche metro o poco più il ghiaccio fece CRACCC e lei scivolò giù! gridava poverina disperata ma nessuno la avrebbe aiutata!!!! Urlava urlava e il papà chiamava!
i mostri che udirono strillare uscirono di casa e si chiesero dove andare!
In breve vicino al laghetto una grande folla si era radunata ma nessuno paeva saper come la piccina potesse essere aiutata! Infatti annaspava e gelava piangendo nell'acqua e poco tempo restava perchè potesse essere salvata!
Nessun mostro avrebbe potuto aiutarla poichè quegli enormi piedoni da sempre segno di gloria abnorme erano stavolta un limite enorme! I mostri sapevano che se avessero provato a salvare la piccina tutti sarebbero morti prima che fosse mattina; il lago li avrebbe inghiottiti tutti come fossero farabutti.
Dalla sua casa a Edi non era sfuggito il lamento e a perdifiato anch'egli si era precipitato! Quando vide della piccina la condizione gli fu chiara la situazione! Si ricordò di Barbablu e di ciò che gli aveva confidato lassù e capì in un momento che i suoi piedi potevano non essere più un tormento!
Quei piccoli sei piedini erano ora l'unica possibilità per quella creaturina in difficoltà! Non ci pensò un istante e fu tutt'altro che esitante.
Sul ghiaccio si gettò e tra lo stupore generale fino alla piccola arrivò!
I suoi piedi zampettavano felici e parevano al ghiaccio amici.
La lastra nemmeno di un briciolo si incrinò e lui tranquillo scivolò! Quando da lei arrivò sulle spalle la caricò e in salvo da papà Roberto la portò!
Non vi dico quale fu la gioia della comunità nel vedere quella piccolina sana e salva in città!
Ella stringendo forte Edì gli gridò: "Tu sei un eroe che più fantastico non si può"
Il cuore di Edi si riempì di felicità, ma tanta davvero tanta e a volontà. Il suo posto nel mondo aveva trovato ora che qualcuno aveva aiutato!
Da quel giorno nel villaggio anch'egli venne considerato saggio. Ma ci fu qualcosa di più grande ancora che il nostro protagonista imparò all'ora: quello che per anni aveva considerato un difetto era in realtà stato un dono perfetto.
Anche una vita con un difetto apparente può risultare sorprendente.

E se anche un mostro che si credeva sventurato ha imparato che può essere amato pensa che meraviglie potrai fare anche tu se in te stesso crederai un pò di più!!!!

4 commenti:

  1. Ciao Arianna, sono Antonella di lepassionidiantonella.blogspot.com ed arrivo a Te grazie a Kreattiva: Nuova follower!
    Il tuo blog casca a fagiolo! Sono una giovane mamma di una bimba di 5 anni e di un ometto di 1 anno e di storie e fiabe da raccontargli non ce ne sono mai abbastanza!
    Se Ti va Ti aspetto nel mio angolino virtuale.
    A presto
    Antonella

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  2. :)!!!spero piaceranno ai tuoi bimbi!!!

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  3. Ari, a sempre tanto da insegnare anche se sei così giovane!

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  4. :)! hai anche scritto alle 17.17!!!! energie super positive!

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