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sabato 19 gennaio 2013

AGOSTINO IL PESCIOLINO

CI ERAVAMO LASCIATI ALL'INCIRCA QUI IERI CHE ERA VENERDì...COSA SUCCESSE AD AGOSTINO IL NOSTRO PESCIOLINO? LA VINSE LA SUA PAURA ANCHE SE PAREVA COSì DURA?

Dicevamo che per quel pesciolino la paura di nuotare era molto più di un problemino! Era un terrore invalidante e frustrante!
La scuola sarebbe iniziata e che avrebbe fatto Agostino? Sarebbe rimasto nel suo covino?
Avevano già comprato quaderni matite zaini e zainetti i suoi amichetti. A lui non sembrare importare del resto aveva troppa paura per provare.
La sua mammina poverina giorni e dì si adoperava perchè di vincere quella paura sperava; ma più lei insisteva ad aiutare Agostino e più con lei si adirava quel piccolino! Già, pensateci, accade spesso così, che trattiamo assai male chi per noi tanto vale e si adopera per aiutarci anche se a noi pare forzarci. Ma alle volte per riuscire occorre una spinta e questo occorre dire!
Per questo ci spronaa migliorare chi ci vuol bene anche se spesso a lui non conviene!
Alla mamma di Agostino non faceva piacere ricevere certe risposte ma non per questo si concedeva soste! Non si abbatteva se le rispondeva male il suo piccino, anzi provava con ancora più forza a salvare il suo pesciolino.
Agostino conto si rendeva di come alla mamma rispondeva e spesso rimasto solo assai piangeva: "son proprio cattivo diceva a se stesso non me lo merito un successo! La mia mammina poverina mi aiuta con amore ma io le procuro solo dolore" e si riprometteva che avrebbe risposto meglio all'occasione successiva ma quasi  mai poi ci riusciva!
Grazie al cielo le mamme hanno infinita pazienza e tanta resistenza.
Il papà di Agostino era più risoluto e brontolava che sarebbe già stata ora che quel pesciolino fosse cresciuto: "Muoviti pigrone vuoi sempre stare in casa a fare il pantofolone! Guarda i tuoi amici come nuotano felici è ora che ci provi anche tu, del resto- che diamine! -ci vivi quaggiù!"
Nè mamma nè papà erano però di fatto riusciti a smuoverlo di là...Agostino non ce la faceva e a vederlo era una pena...
Un bel giorno Gianpiero pesce scudiero, caro amico di Agostino, un pesciolino dall'aspetto verdino, ebbe un'idea che gli parve sorprendente e la comunicò agli altri immediatamente!
"A giocar davanti alla sua finestra ci metteremo e poi lo chiameremo! Giocheremo a 'chi il pesce piglierà?'  lui resister non saprà! è il suo gioco preferito divertimento garantito! non molto tempo passerà vedrete da casa uscirà e la sua sciocca paura scorderà! Quando vado da lui ci giochiamo spesso, ve lo assicuro il piano avrà successo!"
"é vero! è vero! anche con me ci ha giocato, ci siam divertiti fino a restar senza fiato" ripetevano a turno altri pesciolini che all'idea parevano felici!
Cominciarono così a giocare impegnandosi a gridare a più non posso perchè Agostino venisse smosso!
Infatti nemmeno un minuto passò ed egli alla finestra si affacciò!
Gli amici già si guardavano felici e pregustavano il successo imminente in maniera sorprendente.
Agostino non avrebbe rinunciato ci avrebbero giurato!
Per un'istante Agostino si scordò del suo terrore e la voglia di giocare riempì il suo cuore. Senza pensarci si infilò il cappellino e scese le scale saltellando il nostro pesciolino!
Ma come la pinna sulla maniglia per uscire posò la paura se lo divorò! Cominciò a tremare tutto e sperò fosse un sogno brutto. Nemmeno un muscolo riusciva a controllare e la paura  lo fece crollare. Si tolse il cappellino e tornò in stanza poverino...pianse, era così scontento...un altro fallimento...la sua paura aveva ancora preso il sopravvento!
Gli amici ad aspettarlo intenti compresero dopo poco che sarebbero rimasti scontenti...videro dapprima via dalla finestra Agostino andare ma poi nè dalla porta sbucare nè a guardarli tornare.
Capirono che anche quell'idea che a loro era parsa sorprendente era stata perdente...
Che fare con Agostino?
Gli amici decisero amareggiati che di provarci avrebbero smesso perchè non vi era traccia di alcun successo...
La mamma sperava che il destino avesse una soluzione per il suo Agostino...

Che accadde? Dove la ragione ricadde? Ebbero ragione gli amici  a rinunciare o la mamma a sperare?

VOI CHE AVRESTE FATTO CON UN PESCE CHE AVEVA PAURA DI NUOTARE, SPERATO O LASCIATO STARE?
COME QUESTA STORIA ANDò A FINIRE LO POTRETE SOLO DOMANI SCOPRIRE:)

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