tag:blogger.com,1999:blog-41640995250421954392024-03-05T17:31:27.509+01:00FAVOLE PER CRESCEREAri :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.comBlogger197125tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-13565445811983680992014-07-09T19:06:00.001+02:002014-07-09T19:06:53.556+02:00LA FATINA MIMOSA III<b>NELLA VITA DI FRAGOLINA MIMOSA STAVA PER VOLARE</b><br />
<b>COSA DOVEVA PROVARE?</b><br />
<b><br /></b>
Mimosa tanto entusiasta era poichè di raggiungere la felicità credeva.<br />
La velocità di Fragolina invidia da molto le faceva<br />
ed ora provarla poteva.<br />
Ma come la vita di quella fatina prendeva<br />
scoprì qualcosa che non credeva...<br />
La sveglia di Fragolina all'alba suonava<br />
quella poverina assai poco si riposava<br />
infatti tutto il sì si allenava<br />
per questo nessuno in velocità la eguagliava.<br />
A tanti faticosi esercizi si sottoponeva<br />
e di certo una bella fatica faceva.<br />
<br />
Mimosa tutta quella fatica non la tollerava<br />
e a terra crollava...<br />
la velocità certo invidia le faceva<br />
ma che vi fosse dietro tanta fatica non credeva.<br />
A quel punto far cambio più non voleva...<br />
disposta a quel sacrificio non era.<br />
Così anche quella vita rifiutò<br />
e il vero vi dirò<br />
altrettante quel giorno ne provò<br />
ma in nessuna la felicità trovò.<br />
<br />
A fine giornata esausta era<br />
e nessuna vita con la quale scambiare la sua trovata aveva.<br />
Ma qualcosa in lei cambiata era<br />
e a piangere si metteva<br />
Lacrime di gioia versava<br />
perchè la sua vita ad amare imparava.<br />
Improvvisamente conto si rendeva<br />
che meglio di tutte le altre era<br />
semplicemente perchè le apparteneva<br />
ed in grado di viverla era.<br />
Le qualità che le richiedeva<br />
tutte le possedeva.<br />
All'improvviso si accorgeva<br />
che far scambio con nessuno voleva.<br />
Le vite che splendenti le parevano<br />
proprio come la sua le loro zone buie avevano;<br />
ma le altre fatine disposte al sacrificio erano<br />
e bene alle loro vite volevano.<br />
<br />
A ben vedere, osservava Mimosa,<br />
proprio non mi conviene essere invidiosa...<br />
io posseggo tutte le qualità<br />
per vivere questa vita qua.<br />
Non la voglio cambiare<br />
poichè ogni fatina sfide deve affrontare...<br />
nessuna vita è priva di difficoltà<br />
basta solo correrle incontro con felicità<br />
per trasformare ogni cosa in una bella realtà<br />
<br />
Mentre Mimosa ciò diceva<br />
la regina Camilla raggiunta l'aveva<br />
"Allora Mimosa-le diceva-<br />
che vita più della tua ti piaceva?<br />
il posto di quale fatina vuoi occupare?<br />
Quale qualità vuoi con la tua scambiare?"<br />
Mimosa la testa scuoteva<br />
e "grazie, preferisco la mia" diceva<br />
"possiedo doni a volontà<br />
e ho tante qualità<br />
utili per affrontare le mie difficoltà<br />
La vita di nessuna voglio con la mia scambiare!<br />
L'ho imparata ad amare<br />
e non me ne voglio più scordare!"<br /><br />
Poi la regina forte abbracciava<br />
e di averla messa alla prova ringraziava...<br />
Sì perchè Mimosa capito lo aveva:<br />
l'incantesimo della regina un grosso insegnamento era!<br />
Così da quel dì più invidia non provò<br />
e il villaggio in pace tornò<br />
E la lezione sempre a mente tenete<br />
voi tutti tante qualità avete<br />
basta solo saperle trovare<br />
e non lasciarsi ingannare!<br />
<br />
<b>:)</b>Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-44906447953653389542014-07-08T17:46:00.001+02:002014-07-08T17:46:35.952+02:00LA FATINA MIMOSA II<b>DA DOVE CI ERAVAMO LASCIATI RIPRENDIAMO E TEMPO NON PERDIAMO!</b><br />
<b><br /></b>
Vi dicevo che qualcosa nella piccola Mimosa non funzionava<br />
e questo non poco scompiglio nel villaggio creava.<br />
Infatti quella fatina di tutti i doni che aveva<br />
proprio conto non se ne rendeva.<br />
Tutte le altre fatine migliori di lei le sembravano<br />
e enorme invidia le procuravano.<br />
Con ognuna delle loro la sua vita avrebbe scambiato<br />
la sua pensava mai avrebbe apprezzato.<br />
Ogni cosa che aveva piccola le pareva<br />
e continui confronti con le altre faceva.<br />
Man mano che cresceva<br />
sempre più invidiosa si faceva;<br />
a lamentarsi di ciò che le mancava per essere come le altre non più si limitava<br />
ma un modo per farla loro pagare pensava.<br />
Le ali della fatina che più belle delle sue riteneva<br />
con una corda forte stringeva e la poverina più muoverle non poteva.<br />
<br />
La fatina della sincerità<br />
la fece divenire agli occhi delle altre dispensatrice di falsità.<br />
Mimosa ad inventarsi di tutto disposta era<br />
poichè l'invidia la invadeva.<br />
Se le altre avesse sminuito pensava<br />
di certo sarebbe la migliore diventata.<br />
Se nelle altre il difetto avesse cercato<br />
o perchè no anche solo immaginato<br />
inventato<br />
di certo meglio si sarebbe sentita<br />
e a tutto il villaggio gradita.<br />
Finalmente tutto più delle altre avrebbe avuto<br />
e la serenità, pensava, ottenuto.<br />
A quella che più dolce di lei sembrava<br />
come tanto antipatica alle altre mostrava.<br />
Così pian piano come un serpente velenoso l'invidia s'insinuava<br />
e la discordia nel villaggio portava.<br />
Una cosa inaudita pareva,<br />
nessuno abituato vi era<br />
le fate l'una dell'altra per colpa di Mimosa cominciarono a sospettare<br />
e di nessuno pareva ci si potesse più fidare.<br />
<br />
Che brutto villaggio era diventato<br />
nessuno se lo sarebbe mai aspettato<br />
La pace e l'armonia ogni giorni diminuivano<br />
invidia e pregiudizio vi si sostituivano.<br />
La regina intuì che tempo non bisognava sprecare poichè era ora di darsi da fare<br />
un'incantesimo occorreva trovare<br />
che potesse a Mimosa la giusta via indicare.<br />
<br />
Così tutte le fatine tranne la piccola Mimosa addormentava<br />
e poi quella a sè chiamava...<br />
e con astuzia le parlava<br />
"...un regalo Mimosa ti voglio fare...<br />
perchè te lo sei saputo guadagnare...<br />
un giorno nella vita di ogni fata del regno puoi passare<br />
e se una che ti piaccia più della tua riuscirai a trovare<br />
bhe...cambio con quella potrai fare"<br />
Mimosa piena di gioia era!<br />
Aveva ottenuto ciò che voleva!<br />
Di certo una condizione meglio della sua avrebbe trovato<br />
doti più eccezionali individuato<br />
e sempre più potere sperimentato<br />
Così subito accettava<br />
e con la regina s'impegnava...<br />
Cominciò nella vita delle altre fatine a camminare<br />
ma scoprì qualcosa che di certo non si sarebbe mai potuta aspettare...<br />
nella prima vita s'inoltrava...<br />
quella della fata le cui ali invidiava...<br />
quelle stesse ali le indossava<br />
e non credeva a quel che notava<br />
quelle ali così piene di brillantini e luccichini così tanto pesavano<br />
che il corpicino le schiacciavano...<br />
alla fata cui appartenevano<br />
di certo tanta fatica ogni dì far facevano<br />
di certo bellezza le donavano<br />
ma leggere e comode come quelle di Mimosa proprio non si dimostravano<br />
<br />
Delusa la nostra fatina era<br />
ma che fosse un'eccezione credeva...<br />
avanti andar voleva<br />
e di trovare una vita migliore della sua convinta era!<br />
Così nella vita della fata della generosità un balzo faceva<br />
e anche stavolta di stucco rimaneva<br />
quella fata a tutti generosità donava<br />
ma enormi rinunce le costava<br />
eppure così felice pareva<br />
che Mimosa crederci non poteva.<br />
Quella fata per donare agli altri a molte cose rinunciava<br />
ma il sorriso mai le mancava.<br />
Mimosa un momento in quella vita si fermò<br />
e pensò<br />
"io così tante rinunce non le potrei sopportare<br />
nemmeno questa vita voglio con la mia scambiare".<br />
<br />
Venne il turno dello scambio con Fragolina<br />
che era la più invidiata dalla nostra fatina<br />
La velocità possedeva<br />
e nessuno starle dietro poteva<br />
Di certo quella velocità a Mimosa avrebbe giovato...<br />
lo scambio pareva assicurato...<br />
Così in quella vita volò<br />
e sapete che le capitò?<br />
<br />
<b>SE DOMANI TORNERETE NELL'ULTIMA PUNTATA LO SCOPRIRETE!</b><br />
<b>:)</b><br />
<br />Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-37540671137912541302014-07-07T17:24:00.000+02:002014-07-07T17:24:44.030+02:00LA FATINA MIMOSA<span style="font-size: large;"><b>IN UN POSTO SPECIALE VI VOGLIO PORTARE E QUESTA FAVOLA COMINCIARVI A RACCONTARE...</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
Ai piedi di una montagna tra un bosco oscuro c'era una volta un villaggio che dal mondo umano lontano viveva sicuro.<br />
Le fatine lì abitavano e tutto il giorno tra funghi foglie e rametti svolazzavano.<br />
Gli umani lì arrivati mai non erano...del resto di quel paradiso dimenticato che farsene potevano?<br />
<br />
Lì oro nè giallo nè nero vi era e di certo arricchirvisi non si poteva...quindi lontano da lì se ne stavano;<br />
le fatine dal canto loro ringraziavano perchè lì indisturbate da millenni abitavano.<br />
Se io o uno di voi ci fossimo lì avvicinati di certo gli occhi su quel villaggio non li avremmo puntati...<br />
tanto piccine quelle creature e le loro casine erano che di certo notarle gli umani non potevano.<br />
Sulla destra dando il petto alla montagna un grande stagno c'era e al di là di quello il villaggio era... tre passi oltre l'acqua sarebbero bastati e da loro ci saremmo potuti trovare; se ci fossimo chinati e tra i funghetti trascinati e soprattutto se ci fossimo completamente sul battito del nostro cuore concentrati avremmo visto pian piano spuntare casine che più carine non si possono immaginare...tetti di muschio verdeggianti e e battenti delle porte brillanti...finestrelle piene di tendine ricamate e staccionate perfettamente curate.<br />
Poi se gli occhi avessimo per un istante chiuso come a non credere ciò che avevamo appena veduto...e li avessimo riaperti con ancor più attenzione al nostro cuore ci avrebbe investiti lo stupore.<br />
<br />
Quelle casine erano abitate da creature fatate.<br />
Perfette erano e sorrisi perfettamente sinceri avevano.<br />
In armonia con tutto ciò che c'era intorno vivevano e rispetto per ogni filo d'erba avevano.<br />
Una regina le governava ma in realtà di nulla si preoccupava...era una regina incapace, pigra mi domanderete...<br />
<br />
Se questo pensate delusi resterete....di nulla si preoccupava perchè in quel popolo ognuno sè stesso pacificamente governava...non vi erano discordie da amministrare nè furti da denunciare...nè sgarberie nè crudeltà....nemmeno sarebbe servita una regina là...come le altre lavorava e nessun privilegio in più le toccava....<br />
pace e amore in giro portava e il suo cuore ascoltava....Camilla si chiamava.<br />
Le altre fate da meno non erano e altrettante doti avevano...ognuna di una qualità speciale pareva investita e questa era cosa assai gradita;<br />
c'era Serafina la fata della generosità, Claretta quella della semplicità...Ludovica quella dell'umiltà; c'era Giustina la fata con un grande cuore e Cremina quella dell'amore...e via dicendo quella dell'allegria e del buon umore....la fata del sorriso e quella del dolcino...quella del dentino e quella che protegge ogni bambino...e non posso continuare ad elencare perchè potrei fino a domani fate da presentarvi trovare.<br />
<br />
Ve le lascio immaginare così ognuno le sue fate delle belle qualità può trovare...solo una cosa vi dovete ricordare...lì ogni cosa bella avreste potuto trovare.<br />
<br />
Sentimenti negativi o malvagi non vi erano e nessuno tenere a freno dovevano; ognuno si esprimeva in libertà e non esisteva miglior posto di quel villaggio là....<br />
Ma purtroppo, anzi per fortuna, la vita anche con le fate a volte si diverte a giocare e le spinge a faticare per poi qualcosa di nuovo loro donare.<br />
<br />
Vi ho detto che le fate mai problemi di discordia avevano dovuto affrontare...ve lo ricordate?<br />
Adesso state bene ad ascoltare ciò che dovette loro capitare.<br />
Ogni tanto dai fiori nuove fatine nascevano e assieme alle altre in pace vivevano.<br />
Un bel giorno di marzo da un giallo fiore a pallini nacque una fata destinata a creare non pochi problemini...<br />
Di ogni dono e qualità pareva investita e fu alle altre assai gradita...fin da piccina bellissima a tutti pareva e la regina nome Mimosa le metteva.<br />
Ecco un compito della regina ve l'ho svelato...dare i nomi alle nuove fate era stato lei assegnato.<br />
Mimosa cresceva ma mano a mano che il tempo passava quella fatina strana si dimostrava...<br />
<br />
Perchè mi chiederete?<br />
Adesso PIANO! PIANO! NON CORRETE!<br />
Non vi voglio troppo bene abituare e subito tutto svelare....<br />
Domani sera dovrete qui tornare se la storia di Mimosa volete ascoltare...<br />
<br />
<b>INTANTO ALMENO PER QUALCHE MINUTO PROVATE A IL VOSTRO CUORE ASCOLTARE E VEDRETE COME VI SARà PIù FACILE QUEL VILLAGGIO IMMAGINARE...LA MONTAGNA COMINCIATE A GUARDARE....LO STAGNO CON GLI OCCHI CHIUSI E FEDE IN VOI ATTRAVERSARE E GIù GIù TRA I FUNGHI SCIVOLARE</b><br />
<b>...</b><br />
<b>:)</b>Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-83842788015133869342014-07-07T14:08:00.000+02:002014-07-07T14:13:27.685+02:00Si ricomincia!!!<span style="color: blue; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Nella pagina favoliamo potete trovare il perché di questo blog! Nell'archivio troverete la favole passate e quelle che inserirò da oggi in avanti! Vi chiedo di pazientare per qualche tempo perché questo blog possa avere un aspetto più chiaro e definito! Ci sto lavorando ! Sono felice di essere tornata e di aver ritrovato il coraggio e la passione per realizzare questo sogno...grazie alle persone che vi hanno contribuito! Buona giornata a tutti❤️ A chi mi ha conosciuta in questi giorni chiedo il dono di poter ricevere un pensiero sulle mie favole...una sorta di "cosa ne pensi? " ! Credo sia importante! Grazie</b></span>Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-61204137235383667542013-07-18T19:10:00.000+02:002013-07-18T19:10:14.306+02:00IL CONTE GERARDO<b><span style="font-size: large;">ECCO LA PUNTATA FINALE ARRIVARE!</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">VI DOVETE PREPARARE!</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">GERARDO CHE FARà?</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">LUDOVICO AIUTERà?</span></b><br />
<br />
<span style="font-size: small;">Così dal conte i nostri arrivavano ed il suo aiuto imploravano!</span><br />
<span style="font-size: small;">Intervenire doveva...Ludovico in enorme pericolo era...</span><br />
<span style="font-size: small;">Quei due di una cosa certi erano...che al conte non importasse nulla credevano.</span><br />
<span style="font-size: small;">Per quello sempre la vanità al primo posto era e ad aiutar qualcuno tempo non perdeva </span>.<br />
Di certo li avrebbe via cacciati e a catturar un terzo animali reinviati!<br />
<br />
Quelli comunque tutto gli raccontarono e non poco perplessi restarono.<br />
Il conte infatti in piedi si alzò e di scatto gridò.... a salvare Ludovico correr si doveva.<br />
Aveva realizzato che per colpa sua nei guai si era cacciato...in un attimo alla fedeltà di quel sudito aveva ripensato e ne era rimasto ammirato.<br />
<br />
Abbandonarlo di certo non poteva dopo che quello per causa sua in quel pasticcio era!<br />
Così il cavallo si faceva sellare e decideva personalmente di andarlo a cercare.<br />
Gli altri due a seguirlo provavano ma indietro restavano.<br />
Lo volevano aiutare e magari in tempo per il concorso da Re Teodoro tornare.<br />
Ma magicamente il conte a sè stesso per una volta non pensava e solo salvar Ludovico desiderava.<br />
Che non fosse troppo tardi sperava e forte cavalcava.<br />
Tra i rami avanzava e il verso dei gufi lo attirava...mischiato a quel suono delle grida udiva e che si trattasse di Ludovico intuiva!<br />
Salvarlo occorreva!<br />
Perdere altro tempo non poteva.<br />
<br />
Nessuno dei gufi se lo aspettava ed ognuno di quelli placido russava.<br />
Gerardo come una furia in cima agli alberi saliva e che Ludovico fosse lì sentiva.<br />
Lo trovò e con la spada lo liberò.<br />
I gufi per il rumore si destarono e addosso ai nostri si gettarono.<br />
Ludovico ferito era e correr non poteva.<br />
Così Gerardo in spalla se lo caricava e a bordo del cavallo scappava.<br />
I gufi volersi arrendere non parevano ed i nostri in una caverna per qualche ora si nascondevano.<br />
Ludovico di ringraziare non smetteva e al collo il conte forte stringeva.<br />
<br />
Dopo qualche ora i gufi andati se ne erano ed i nostri in cammino si rimettevano.<br />
Arrivati alla contea gli altri gli attendevano e felici di rivederli erano.<br />
Ma per il conte una brutta notizia avevano...tre animali non possedevano e che il concorso fosse già terminato udito avevano. <br />
Che quello nella disperazione cadesse certi erano...del resto bene lo conoscevano...o almeno così credevano.<br />
Ciò che sapevano gli comunicavano e perplessi restavano.<br />
A quello nulla pareva importare e diceva di voler solo Ludovico festeggiare.<br />
Vivo era e nessuna cosa più importante credeva.<br />
Inoltre con tutti e tre gli eroi si scusava e davvero dispiaciuto sembrava.<br />
Di averli messi in pericolo compreso aveva...quanto loro tenessero a lui vedeva e felice di ciò era.<br />
Il pensiero di perdere qualcuno dei suoi cambiato lo aveva...ora diverso era.<br />
Era bastato il pensiero di non poter più Ludovico rivedere che aveva fatto sì che la vanità alla generosità potesse il posto cedere.<br />
<br />
La sua stessa vita il conte in rischio messo aveva perchè Ludovico riabbracciar voleva.<br />
E fatta ce l'aveva!<br />
Ma una sorpresa lo attendeva.<br />
Un messo del re in contea giungeva e che si recasse da quello immediatamente gli diceva.<br />
Il conte ad un rimprovero per non essersi recato al torneo pensò ma si sbagliò!<br />
<br />
Infatti il re vederlo voleva perchè di ciò che aveva fatto udito aveva.<br />
Di dovergli assegnare il primo premio diceva...poichè nessun animale esotico quanto il coraggio e la generosità di un sovrano valeva.<br />
Gerardo un suo suddito dinanzi alla sua vanità messo aveva...nulla di meglio esserci poteva!<br />
Così quella gara lui vinceva...anche se i tre animali portati non aveva...quel che aveva fatto assai di più valeva.<br />
La stima del re e di tutti conquistò e da quel dì mai qualcuno nei guai per suoi scopi cacciò!<br />
<br />
I suoi assai di più lo stimavano ed ora che non fosse vanitoso come un pavone pensavano ma il suo coraggio a quello di un leone avvicinavano.<br />
I due animali furono liberati e alla foresta riaccompagnati.<br />
Anche con loro Gerardo si scusò e tanto dispiaciuto si mostrò.<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">ASSAI CAMBIATO ERA DA QUANDO I SUOI ERRORI COMPRESI AVEVA.</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">A VOLTE UN INCONVENIENT PUò SERVIRE ED INSEGNARE ALLE PERSONE A REAGIRE!</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">:) </span></b> Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-71717640911166929132013-07-17T18:00:00.000+02:002013-07-17T18:00:07.797+02:00IL CONTE GERARDO<span style="font-size: large;"><b>ORA SOLO LUDOVICO MANCAVA, IL SUO ANIMALE CATTURAVA?</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b>PARTIAMO E TEMPO NON PERDIAMO!</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
Così il turno di Ludovico arrivato era ma entrare nella selva degli animali esotici non voleva.<br />
Di paura tremava e forte forte respirava.<br />
Gli altri due coraggio gli facevano e che lo avrebbero aspettato lì gli dicevano.<br />
Di certo farcela poteva e tornar da loro con una creatura particolare doveva.<br />
<br />
Poi dal conte sarebbero tornati e avrebbero i loro trofei mostrati.<br />
Le possibilità di vittoria alte erano...animali così belli non frequentemente si vedevano.<br />
Già l'entusiasmo del conte si immaginavano e per questo un pò si rasserenavano.<br />
Ludovico gli altri salutava e nella selva entrava.<br />
Ora la luce calando stava e più buia sembrava.<br />
Il nostro eroe un solo occhio aveva poiché l'altro in battaglia perduto lo aveva.<br />
Per questo lentamente era costretto ad avanzare e ad ogni cosa con le mani toccare.<br />
<br />
Intanto la notte scendeva e davvero ormai più nulla vedeva.<br />
Se un animale notturno fosse riuscito a catturare si sarebbe di certo sentito non poco lodare!<br />
Così pensava e conforto a sé stesso dava.<br />
All'improvviso dei versi udiva e che si trattasse di gufi reali presagiva.<br />
E infatti così era poiché alzando lo sguardo gli arancioni occhi di quelli vedeva.<br />
Enormi erano e non poca paura incutevano.<br />
Ludovico in testa si metteva che acciuffarne uno voleva.<br />
Una corda aveva e prenderlo con quella credeva.<br />
Un ottimo lanciatore di lazzo era ma ormai bene come un tempo più non vedeva.<br />
<br />
Così mentre la mira prendeva una di quelle creature di quel che lui voleva fare si accorgeva.<br />
A strillare iniziava e in picchiata contro di lui volava.<br />
Gli altri gufi dietro di lui andavano e tutti contro Ludovico si tuffavano.<br />
Quello come poteva si riparava ma alla furia di quelli non scampava.<br />
Lo catturarono e via con loro in cima ad un grande albero di baobab lo portarono.<br />
Ludovico strillava ma nessuno ascolto gli prestava.<br />
I gufi prigioniero fatto lo avevano ed ora con loro lo tenevano.<br />
Le ore passavano e quelli andar via non lo lasciavano...li supplicava ma nessuno di loro idea cambiava.<br />
<br />
Intanto mattina si faceva ed il sole sorgeva.<br />
Gli altri due eroi non vedendo ancora Ludovico tornare si iniziarono davvero a preoccupare...<br />
qualcosa essergli successo doveva!<br />
Che fare si poteva?<br />
Troppe ore passate erano e nessuno uscir dalla selva veduto avevano.<br />
A chiamarlo provarono ma nulla ne ricavarono.<br />
Di certo udirli non poteva...la selva troppo fitta era.<br />
<br />
Intanto i gufi uno spiedo preparavano e di arrostirvi sopra Ludovico meditavano...<br />
"Così a venirci a catturare imparerete! Fuori di qui voi umani starvene dovete!"<br />
queste parole pronunciavano e al nostro eroe le gambe tremavano.<br />
Gli altri due fuori dalla selva di correre subito da Gerardo decidevano poiché raccontargli l'accaduto volevano!<br />
Bertrando di suonare non smetteva ma a camminare dietro Giustino si metteva.<br />
Quando alla contea arrivarono tutti di stucco restarono!<br />
Mai simili animali visti avevano...davvero stupendi parevano.<br />
Bertrando il serpente arcobaleno in una gabbia suonando conduceva ed il flauto finalmente riponeva...ora anche lui parlar poteva!<br />
Dal Conte tutti trafelati quei due si recavano mentre tutti i sudditi gli animali catturati ammirati guardavano.<br />
Il conte in poltrona sronfava e di nulla si preoccupava.<br />
Quelli in tutta fretta lo svegliavano e di ascoltarli lo pregavano!<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>COSA GERARDO FACEVA?</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b>DI AIUTAR LUDOVICO DECIDEVA O IL CONCORSO DAVANTI A TUTTO METTEVA?</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b>DOMANI PUNTATA FINALE, NON MANCARE!</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b>:)</b></span><br />
<br />
<br />Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-89627685405095103192013-07-16T18:00:00.000+02:002013-07-16T18:00:07.081+02:00IL CONTE GERARDO<strong><span style="font-size: large;">ECCOCI DI NUOVO QUI MI SCUSO PER GLI SCORSI Dì!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">DAL CONTE GERARDO TORNIAMO E COME PROSEGUì QUELL'AVVENTURA SCOPRIAMO!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;"></span></strong><br />
Ora di Bertrando il turno arrivato era ed entrar nella foresta degli animali esotici doveva!<br />
Di paura tanta ne aveva ma purtroppo catturare un secondo animale si doveva!<br />
<br />
Bertrando nessuna arma con sé aveva e solo sul suo flauto affidamento faceva...infatti un musico era.<br />
Col suo strumento tutti incantava e nella contea ognuno lo adorava...ad ogni festa od occasione solenne lo si chiamava e tutti allietava.<br />
Nemmeno lui più molto giovane era e ciò il tutto più rischioso rendeva.<br />
Nella foresta decise di entrare e sé stesso continuava ad incoraggiare ma la paura non pareva voler passare.<br />
<br />
La radura fitta di fogliame verde era e ad avanzare fatica si faceva.<br />
Le gambe di Bertrando dovunque si impigliavano e i rami le caviglie tagliavano.<br />
Largo con le braccia il nostro eroe si faceva ma comunque nulla veder poteva.<br />
Finalmente ad uno spiazzo arrivava e proprio lì si fermava.<br />
A sedere si metteva e il suo flauto prendeva.<br />
A suonare cominciava e di ammaliare qualche animale sperava.<br />
Se non avesse funzionato davvero nei guai si sarebbe trovato.<br />
Un grosso respirone faceva poiché incamerar molta aria doveva.<br />
Infatti una volta a suonare iniziato non si sarebbe più fermato...altrimenti sarebbe stato fregato e l'animale sarebbe scappato.<br />
La sua musica infatti dotata di una sorta di magia faceva e chi l'ascoltava incantato rimaneva ed il controllo dei propri sensi perdeva.<br />
Ma se la musica si fermava quello del sortilegio si liberava e pienamente cosciente tornava.ù<br />
<br />
Così iniziava e la musica fuori dal flauto volava.<br />
Quella melodia davvero squisita era...proprio una magia pareva.<br />
E i risultati non tardarono ad arrivare perché un sacco di animaletti cominciarono a sbucare.<br />
Nessuno di quelli però spettacolare era...aspettare ancora si doveva poiché un animale speciale occorreva!<br />
<br />
Così Bertrando continuava e più forte suonava...all'improvviso un fruscio udiva e dai cespugli una creatura sorprendente usciva!<br />
Bertrando dallo stupore stava per il flauto lasciar cascare ma poi si riuscì a controllare.<br />
Di un serpente arcobaleno si trattava e lungo almeno almeno 5 metri sembrava.<br />
Tutti i colori sulle squame aveva mai nulla di simile visto si era!<br />
Da una leggenda Bertrando ne aveva sentito parlare ma di certo fede non ci aveva voluto prestare!<br />
Ma quella creatura evidentemente davvero esisteva e proprio verso di lui si dirigeva.<br />
Due enormi occhi verdi aveva e lentamente procedeva.<br />
Onde sul terreno col suo corpo disegnava e con una lingua rosso fuoco sibilava.<br />
Incantato pareva...quella musica anche a lui piaceva.<br />
Le gambe di Bertrando tremavano e non si fermavano.<br />
Le dita il flauto erano sul punto di lasciare tanta emozione parevano provare.<br />
La tentazione di fuggire forte era ma la fedeltà al conte vinceva.<br />
<br />
Così Bertrando lentamente si alzava e a suonare continuava.<br />
Gli occhi della creatura di spirali si riempirono e in un incanto finirono.<br />
Bertrando che era il momento di uscir dalla foresta comprendeva e che il serpente lo seguisse voleva.<br />
E così andò...il musico si incamminò e la serpe dietro gli si piazzò.<br />
Lo seguiva e di quella melodia gioiva.<br />
Bertrando suonava e al limitare della radura arrivava...dietro di sé guardava ed il serpente ancora lì si trovava!<br />
Lo aveva seguito, nel piano per ora non aveva fallito.<br />
<br />
L'uscita guadagnava ed i suoi compagni dinanzi si ritrovava.<br />
Quelli di stucco rimanevano alla vista di quella creatura che reale non credevano.<br />
Domande avrebbero voluto fare ma Bertrando non poteva smetter di suonare.<br />
Così di distrarlo evitarono e nemmeno una parola pronunciarono.<br />
Il serpente sempre più ammaliato era e far le fusa pareva.<br />
Quella creatura che come crudele era conosciuta ora una tenera pecorella sembrava esser divenuta.<br />
<br />
Così anche Bertrando riuscito ci era ma ora attendere anche il terzo animale si doveva.<br />
Quella missione interminabile pareva ed ognuno dei tre stanco era.<br />
Perché mai simili imprese dovessero affrontare si domandavano ed enorme malinconia provavano.<br />
Comunque opporsi non potevano...vie di fuga non ne avevano.<br />
<br />
<strong><span style="font-size: large;">E DOMAANI CHE SUCCEDERà?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">IL TERZO ANIMALE SI CATTURERà?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">:)</span></strong>Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-83331592899138057982013-07-13T12:54:00.000+02:002013-07-13T12:54:04.601+02:00CI RIVEDIAMO TRA POCHI GIORNIA causa di un po' di impegni resterò qualche giorno senza computer! Mi scuso con tutti voi! Il Conte Gerardo tornerà Martedì ! Di lui non vi dimenticate, si potrebbe arrabbiare! :)Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-53832844205119041782013-07-12T18:00:00.000+02:002013-07-12T18:00:04.533+02:00IL CONTE GERARDO<strong><span style="font-size: large;">COSì IL NOSTRO CONTE IN TESTA AVEVA CHE VINCER LA GARA DEGLI ANIMALI ESOTICI VOLEVA!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">NON CI AVREBBE PER NULLA AL MONDO RINUNCIATO...E DI CERTO A METTERE A RISCHIO LA VITA DEI SUOI SUDDITI NON CI AVEVA DUE VOLTE PENSATO!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;"></span></strong><br />
I tre poveri sudditi a partir si preparavano e di faretre si armavano.<br />
Giustino, Bertrando e Ludovico si chiamavano e da sempre quella contea abitavano.<br />
Tre uomini assai valorosi erano stati anche se ora erano dall'età un po' affaticati.<br />
Ma il conte di loro si fidava e per questo quell'impresa loro assegnava.<br />
Lui intanto sulla sua poltrona si spaparanzava e un thè ai mirtilli sorseggiava.<br />
Assai caldo faceva e ciò l'impresa ancor più ardua rendeva.<br />
Nella foresta infatti la temperatura assai alta era e ciò i movimenti degli uomini rallentar faceva.<br />
<br />
I tre decisero che uno alla volta nella foresta sarebbero entrati e gli altri due fuori si sarebbero fermati.<br />
Così se del tempo fosse passato e quello dentro non fosse tornato l'allarme sarebbe stato dato!<br />
<br />
Il primo ad introdursi fu Giustino, un ometto piccino piccino.<br />
Assai scaltro da sempre era e di professione Mastro fabbro era.<br />
Nel tempo libero con la faretra si allenava e tra i più abili della contea nonostante l'età si dimostrava.<br />
Quale animale catturare non sapeva qualcosa di davvero speciale occorreva.<br />
Così nella radura entrò e per l'ansia un sospirone emanò.<br />
Poi a guardarsi intorno iniziò e dopo non molto un ruggito alle sue orecchie arrivò...<br />
Di una belva feroce si doveva trattare...con quella avrebbe di certo il conte potuto soddisfare.<br />
Così da fare si dava e la gabbia che aveva appositamente costruito in ferro posizionava.<br />
<br />
Con delle foglie la mascherava e alla fine un ottimo lavoro ne risultava.<br />
Quel congegno più non si vedeva e ingannar l'animale poteva.<br />
<br />
Le gambe di Giustino due batecchini sembravano e forte forte tremavano.<br />
Se la belva troppo lo avesse catturato nessuno di certo lo avrebbe salvato.<br />
Il povero Giustino fu lì lì per scappare ma poi un po' di coraggio lo riuscì a trovare!<br />
<br />
La bestiaccia si avvicinava e Giustino che era un'agile lonza notava.<br />
Il mantello maculato aveva e di velluto pareva.<br />
Agile tra le foglie si muoveva e ad ogni passo quel ruggito emetteva; mai una creatura così fiera Giustino aveva veduto...sembrava uscita dai libri di meraviglie cui non aveva mai creduto.<br />
Di fiori esotici era il cammino della lonza circondato e il passo pareva felpato.<br />
A Giustino davvero dispiaceva che una tal bellezza catturar doveva.<br />
La regina di quel posto sembrava dato il fascino che emanava.<br />
Lo sguardo crudele aveva e di pietà dotata non pareva.<br />
<br />
Il momento di agire era...aspettare ulteriormente Giustino non poteva!<br />
Così dal suo nascondiglio uscì e si parò davanti a quella lonza lì.<br />
Quella non appena lo notò a corrergli addosso iniziò.<br />
Ruggiva e di rincorrere Giustino non se la finiva.<br />
Il nostro verso la gabbia correva ed un balzo sopra vi faceva.<br />
La lonza nemmeno del congegno si accorgeva e proprio dentro vi si introduceva.<br />
Giustino svelto svelto la porticina della gabbia chiudeva e la lonza di esser stata catturata conto si rendeva.<br />
<br />
Ma non si agitava bensì di tristezza il suo sguardo si velava.<br />
Si raggomitolava e un micio sembrava.<br />
Arresa al suo destino si era...una tale pena lì rinchiusa faceva.<br />
Giustino a piangere iniziò e con quella creatura si scusò.<br />
Quella pareva quasi capire e alle parole annuire.<br />
Giustino la gabbia dietro si trascinava e fuori dalla foresta arrivava.<br />
<br />
Gli altri impressionati restarono quando la bellezza dell'animale notarono.<br />
Con Giustino si complimentarono ed un simile successo si augurarono.<br />
Ma anche a loro la lonza pena faceva...purtroppo far diversamente non si poteva...che gran stupidaggine quella gara era.<br />
Per la boria di un vanitoso tante vite infelici erano e colpa di certo non ne avevano.<br />
<br />
Giustino quel micione tentava di rassicurare e di tutto per liberarlo una volta finita la gara promise di fare.<br />
Ma intanto la missione avanti doveva andare...non vi era tempo per piagnucolare...purtroppo il conte occorreva assecondare.<br />
<br />
<strong><span style="font-size: large;">GLI ALTRI DUE CE LA FARANNO?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">ALTRI ANIMALI CATTURERANNO?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">:)</span></strong>Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-76762281173811330202013-07-11T18:00:00.000+02:002013-07-11T18:00:06.062+02:00IL CONTE GERARDO<strong><span style="font-size: large;">UN'AVVENTURA MEDIOEVALE STA PER INIZIARE E NON è PROPRIO IL CASO DI LASCIARSELA SCAPPARE!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">è UN'AVVENTURA A PUNTATE, PREPARATI DOVETE STARE!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;"></span></strong><br />
C'era un tempo una piccola contea che a capo un conte aveva; Gerardo quello si chiamava e di essere sempre il primo desiderava.<br />
Faceva lo spaccone e spesso si vantava più di un pavone.<br />
Un signorotto grassoccio era e due sottili baffetti aveva.<br />
Sempre di tutto punto e impellicciato dal suo castelluccio usciva e di far piroette mai finiva.<br />
Che tutti lo ammirassero voleva...persino il più bello si credeva.<br />
<br />
Un sarto personale assunto aveva poiché ogni dì un abito diverso voleva.<br />
Sempre soldi sperperava ed enormi feste organizzava.<br />
Che quelli delle contee vicine lo invidiassero voleva...solo per questo viveva.<br />
<br />
Nulla senza che gli altri lo sapessero faceva...poiché in funzione delle opinioni altrui viveva.<br />
Si faceva da lontano cibi strani portare per poter i suoi ospiti impressionare.<br />
Nessuno il Conte Gerardo poteva superare.<br />
La sua signora e i piccoli conticini alle sue volontà dovevano sottostare e da lui farsi persino abbigliare.<br />
Così il sarto doveva per quattro persone ogni dì abiti nuovi cucire e quel poveretto non aveva più tempo nemmeno per dormire!<br />
<br />
Se quel conte un po' più umile fosse stato ognuno in contea lo avrebbe stimato.<br />
Invece lo temevano...ma rispetto non ne avevano.<br />
In sua assenza male ne parlavano e il suo caratteraccio criticavano.<br />
Se una lonza o un porcellino a dovere non erano cucinati i cuochi pubblicamente venivano strigliati.<br />
Anatre fresche ogni dì voleva e nessun senso della misura aveva.<br />
Se a cena una comitiva di dieci persone c'era lui per cinquanta preparar faceva.<br />
E ciò che avanzava mica per il giorno dopo lo conservava!<br />
Ad un conte ciò non si adattava!<br />
La contea un po' stufa era ma far nulla poteva...<br />
Quel conte tutto comandava e stare ai suoi ordini bisognava.<br />
Nessuno mai lo contraddiceva poiché ognuno le sue reazioni temeva...tremende punizioni infliggeva e proprio pietà non aveva.<br />
<br />
Un giorno un messaggero in contea arrivò e di esser stato mandato dal re in persona dichiarò.<br />
Il Conte Gerardo ossequioso si mostrava e in maniera più educata e confusa del solito parlava.<br />
In sostanza il re a partecipare ad una gara tra conti lo invitava e sulla sua presenza contava.<br />
Ogni conte tre animali esotici doveva catturare e al cospetto di re Teodoro Spaghettino portare.ù<br />
Quello il conte più bravo avrebbe giudicato e generosamente premiato!<br />
E come poteva Gerardo una simile occasione rifiutare?<br />
Poteva la sua vanità sfogare e di essere il migliore a tutti dimostrare!<br />
Subito accettò e gongolando il messaggero congedò.<br />
Già incoronato il migliore si vedeva mentre a fianco del re sedeva.<br />
Tutti di lui avrebbero parlato e in tutto il reame avrebbero il suo nome lodato.<br />
Più nella pelle non stava e a come fare pensava.<br />
<br />
Ovviamente visto che un vigliacco era di catturar personalmente gli animali non credeva.<br />
Così tre poveri sudditi convocava e a loro l'incarico assegnava.<br />
Senza alcuna pietà lo faceva...enorme pericolo ognuno di quelli correva.<br />
Lui comodamente a palazzo li avrebbe aspettati e non appena fossero con gli animali tornati sarebbero dal re andati.<br />
<br />
La foresta degli animali esotici non distante da lì era ma quel luogo paura a chiunque faceva.<br />
Di tutto vi si poteva trovare...creature che davvero potevano far male.<br />
Solo uomini valorosi ne erano vittoriosi usciti altri erano chissà dove lì dentro smarriti.<br />
Tanti non erano più tornati....chissà da che belve divorati.<br />
Il conte un incosciente era...davvero in che pericolo li stava mettendo non comprendeva.<br />
<br />
Quelli invece lo immaginavano e tanto per questo tremavano.<br />
Andarci non volevano ma disubbidire mica potevano.<br />
Così si preparavano e a partire si apprestavano.<br />
Gerardo baldanzoso rideva e di cosa stesse facendo conto non si rendeva...se ne fregava solo a sé stesso pensava.<br />
<br />
<strong><span style="font-size: large;">COME QUEST'AVVENTURA PROSEGUì VE LO RACCONTERò NEI PROSSIMI GIORNI SEMPRE QUI!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">:)</span></strong>Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-69214190625566190632013-07-10T18:00:00.000+02:002013-07-10T18:00:04.378+02:00LA GAMBA DI CAPITAN BOTTIGLIA<strong><span style="font-size: large;">ORA CHE BOTTIGLIA IL FILTRO MAGICO AVEVA AFFRONTARE I COCCODRILLI POTEVA ANCHE SE ASSAI RISCHIOSO ERA...</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;"></span></strong><br />
Bottiglia i suoi guidava e verso la baia dei coccodrilli il vascello indirizzava.<br />
I suoi pirati tremavano e che fosse un'impresa folle pensavano.<br />
Ultimi tentativi facevano ma vani erano.<br />
Bottiglia convinto era...la sua gamba la rivoleva.<br />
Intanto il giorno era arrivato e il sole era spuntato...<br />
Una leggera brezza tirava e la nave sfrecciava.<br />
<br />
Alla baia dei coccodrilli i nostri arrivavano e l'ancora gettavano!<br />
Sugli scogli lì vicino prendeva il sole un coccodrillo piccino...metà in acqua e metà fuori se ne stava e sbadigliava.<br />
La ciurma e il capitano decisero di stare a guardare per poi decidere come l'impresa affrontare.<br />
Altri coccodrilli sugli scogli giungevano e lì bagni di sole facevano...bibite sorseggiavano e tra loro chiacchieravano.<br />
Anche se si divertivano comunque pericolosi apparivano.<br />
Lunghi denti affilati avevano e gli occhi cattiveria emettevano.<br />
<br />
Ma all'improvviso i nostri videro qualcosa che non si aspettavano e senza fiato restavano.<br />
Quei coccodrilli le schiene rugose si grattavano e sapete cosa usavano?<br />
Decine di gambe umane avevano e per il ginocchio le tenevano...il piede a quelle attaccato era come grattaschiena utilizzato!<br />
Di certo ad altri umani le avevano strappate e con sé conservate!<br />
Tra quelle anche quella di Bottiglia esserci doveva, quel capitano certo ne era!<br />
Così si mise attentamente a scrutare e per un bel po' non la riuscì ad individuare...tutte uguali parevano...grosse differenze non ce n'erano...<br />
Ma poi meglio osservava e la individuava...ancora lo scarpino rosso il piede calzava e proprio la sua gamba gli sembrava!<br />
<br />
Nelle grinfie del coccodrillo più grosso di tutti era! Perdinci era lo stesso che strappata anni prima gliel'aveva!<br />
Il capitano più non si teneva tutto un tremore era!<br />
Ora che la vedeva riaverla al più presto voleva!<br />
<br />
Così tanto su non ci pensò e che fosse ora di agire pensò...ai suoi di non correre rischi raccomandò e se si fosse trovato in pericolo che nessuno lo aiutasse ordinò...<br />
Loro per lui non dovevano rischiare...già troppo avevano dovuto affrontare...quelli perplessi rimanevano ma obbedire dovevano.<br />
Il capitano la pozione beveva ed in acqua si immergeva...più nessuno lo vedeva poiché invisibile divenuto era.<br />
Dai coccodrilli arrivava ed ognuno della ciurma di individuarlo cercava ma non lo si individuava.<br />
Tutti in pena per lui stavano e che l'effetto della pozione non svanisse pregavano.<br />
Bottiglia nel suo sogno credeva...riavere quella gamba voleva!<br />
Al coccodrillo si avvicinava e la gamba afferrava!<br />
Quella bestiaccia perplessa restava e il suo grattaschiena che si allontanava osservava.<br />
Che si muovesse da solo pareva! Forse un fantasma c'era!<br />
I coccodrilli si spaventarono e tutti in acqua si rituffarono!<br />
<br />
Bottiglia a nuotare continuava e per gioire non si fermava!<br />
In fretta doveva fare perché visibile sarebbe potuto tornare.<br />
Dalla nave la gamba vedevano avvicinare e cominciarono ad esultare; i coccodrilli più non si vedevano poiché nascosti per la paura si erano.<br />
<br />
Bottiglia la nave raggiungeva e non appena piede sopra vi metteva di nuovo visibile a tutti era!<br />
Giusto in tempo fatta ce l'aveva! La sua gamba riabbracciare poteva!<br />
Tutti esultarono e con lui si congratularono.<br />
Poi Unghieditopo verso di lui avanzava ed accanto gli si collocava.<br />
L'ago ed il filo estraeva e a ricucire la gamba di Bottiglia si metteva.<br />
Dopo ore il lavoro fu ultimato e venne al capitano mostrato.<br />
Quello ai suoi occhi non credeva: la sua gamba riaveva e come prima era!<br />
La iniziò a provare e vide che come prima poteva funzionare.<br />
Unghieditopo e tutta la ciurma abbracciò e di piangere per ore non cessò.<br />
<br />
Poi una bottiglia di ottimo rum stappò e nelle gole di tutti lo versò!<br />
Tutta la notte trincarono, cantarono e festeggiarono e fino a mattina sul ponte del vascello ballarono!<br />
Il capitano il giorno dopo si svegliò e che fosse stato solo un bel sogno pensò...poi però la gamba si toccò e al suo posto la trovò...e allora sapete che fece?<br />
Un altro bicchiere si versò e a festeggiare ricominciò!<br />
<br />
<strong><span style="font-size: large;">BOTTIGLIA NON SI ERA RASSEGNATO E COSì IL SUO SOGNO AVEVA REALIZZATO.</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">ANCHE SE IMPOSSIBILE A TUTTI PAREVA FATTA CE L'AVEVA!!!!!!!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">UN OTTIMO CAPITANO RESTò MA MAI DEL SUO BICCHIERE SI PRIVò!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">:)</span></strong><br />
Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-29583649802054630002013-07-09T18:00:00.000+02:002013-07-09T18:00:06.702+02:00LA GAMBA DI CAPITAN BOTTIGLIA<strong><span style="font-size: large;">IL NOSTRO CAPITANO ABBIAM LASCIATO INTENTO A DOVER COMUNICARE ALLA CIURMA CIò CHE AVEVA PENSATO.</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">COME QUELLI REAGIRANNO?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">ACCETTERANNO?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;"></span></strong><br />
Capitan Bottiglia indeciso su cosa dire alla ciurma era ma farlo doveva.<br />
Così quelli radunava e con la sua cara bottiglia in mano nel mezzo di quei pirati si piazzava.<br />
Quelli che cosa avesse in mente si domandavano ma una soluzione non trovavano.<br />
Capitan Bottiglia sempre imprevedibile era e mai che volesse fare nessuno sapeva.<br />
Quello di rivoler la sua gamba diceva e che occorreva andarla a cercar presso i coccodrilli aggiungeva.<br />
<br />
Non vi dico le facce che la ciurma faceva...tutto in subbuglio era.<br />
Ognun con il vicino parlottava e diceva che qualche rotella nella testa di Bottiglia non funzionava.<br />
Forse matto divenuto era...come una simile fesseria farsi venire in mente poteva?<br />
Ma quello davvero convinto era e dalla sua idea non si smuoveva.<br />
E davvero tanto insisteva che alla fine tutti convinceva.<br />
<br />
Dopotutto quei pirati di servirlo avevan giurato e non avrebbero mai e poi mai un patto violato.<br />
Erano uomini d'onore...stracolmi di valore...anche se brutti e puzzoni parevano di coraggio da vendere ne avevano.<br />
Così la spedizione venne preparata e nel dettaglio organizzata.<br />
Ma un problema c'era...come prendere la gamba ai coccodrilli si poteva?<br />
Se ancora con loro come trofeo l'avessero avuta di certo spontaneamente mai l'avrebbero ceduta...<br />
E allora che si poteva fare...?<br />
La strega dei mari occorreva consultare.<br />
Quella i marinai solitamente proteggeva e molto amica di Bottiglia era.<br />
Così a chiamarla si prepararono e che calasse la notte aspettarono...il corno poi suonarono.<br />
Quello infatti il segnale era per chi chiamar la strega voleva.<br />
Il mare a ruggire iniziò e dopo poco quella dall'acqua sbucò.<br />
A bordo di una balena era e molto più grande del vascello pareva.<br />
Il capitano su una scaletta dovette salire perché potesse ad arrivare alla testa della balena riuscire.<br />
<br />
Così la strega negli occhi poteva guardare e meglio a quella la situazione spiegare.<br />
Lei perplessa lo guardava....che stramba idea quel capitano le confessava.<br />
Ma suo amico da tanto era ed aiutarlo ad ogni costo voleva.<br />
<br />
Così una pozione gli consegnava e di credere nelle sue forze gli raccomandava.<br />
Quell'intruglio ingerir doveva e poi nelle acque immergersi poteva.<br />
Per qualche tempo invisibile sarebbe stato e nessun coccodrillo lo avrebbe notato.<br />
Così tra quelli poteva sguazzare e la sua gamba recuperare.<br />
Ma svelto doveva fare poiché l'effetto non poteva a lungo durare.<br />
Quella strega comunque di dissuaderlo un'ultima volta tentò poiché anche a lei un'impresa davvero rischiosa sembrò.<br />
Ma nulla c'era da fare poiché il capitano idea non pareva voler cambiare.<br />
<br />
Così Bottiglia la strega dei mari ringraziò e quella in acqua con la sua enorme balena si rituffò.<br />
Scomparsa alla vista di tutti era...la ciurma scossa pareva.<br />
Nessuno di quelli mai quella strega aveva veduto e che fosse una leggenda aveva sempre creduto.<br />
Invece davvero esisteva ed assai potente pareva.<br />
Il capitano alla realtà li riportò e con due urli di prestargli attenzione ordinò.<br />
Di partire ora era, aspettar ulteriormente non si poteva poiché lui la sua gamba rivoleva!<br />
Così Bottiglia del buon rum si faceva portare e al timone cominciava a cantare!<br />
Verso la baia dei coccodrilli si dirigeva e sicuro pareva...<br />
La ciurma invece tutto un tremolìo era.<br />
Nonostante fossero uomini valorosi dei coccodrilli non potevano che essere timorosi.<br />
Quelli a nessun pirata piacevano poiché creature assai crudeli erano.<br />
Ma quello sforzo i nostri lo dovevano fare, Capitan Bottiglia volevano nonostante tutto aiutare.<br />
<br />
<strong><span style="font-size: large;">VERSO LA BAIA DEI COCCODRILLI NAVIGAVANO...LA GAMBA TROVAVANO?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">E SOPRATTUTTO LA RECUPERAVANO?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">:)</span></strong>Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-22966559003697065482013-07-08T19:24:00.002+02:002013-07-08T19:24:46.882+02:00LA GAMBA DI CAPITAN BOTTIGLIA<strong><span style="font-size: large;">PER MARI ANDIAMO E LA SETTIMANA INIZIAMO!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">SUL VASCELLO DI CAPITAN BOTTIGLIA DOBBIAMO ANDARE, DELLE BELLE NE POTRETE ASCOLTARE!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;"></span></strong><br />
Innanzitutto il nostro protagonista vi voglio presentare, anche voi come tutti Capitan Bottiglia lo potete chiamare.<br />
Il suo nome vero nessun conosceva poiché da sempre quel soprannome aveva.<br />
Bottiglia si chiamava poiché da mattina a sera vino tracannava.<br />
Intere damigiane ne scolava e mai si arrestava.<br />
<br />
Infatti sempre un po' ubriaco era e per forza con tutto quel che beveva.<br />
Tutto il giorno cantava e lungo il suo vascello barcollava.<br />
Assai buffo era ma alla sua ciurma dopotutto piaceva.<br />
Quelli gli erano assai affezionati...in tante imprese li aveva guidati.<br />
Una volta una brutta avventura a quel capitano era capitata e ancora non se l'era scordata.<br />
<br />
Una sera di luna piena un po' più del solito aveva bevuto e dal ponte più alto del vascello in mare era caduto.<br />
Sapeva nuotare ma tutto quel vino lo doveva non poco rallentare.<br />
Invece di sulla barca risalire di canticchiare nell'acqua non se la voleva finire.<br />
Gli altri della ciurma lo richiamavano e di avvicinarsi alla nave si raccomandavano.<br />
Quelle acque pericoli nascondevano poichè popolate da coccodrilli erano.<br />
Ma il capitano non ascoltava e come se sguazzasse in un tranquillo laghetto si comportava...fischiettava e alle raccomandazioni di quelle proprio non badava.<br />
Così cantava e non si fermava:<br />
"Per mari per mari mi piace andaaaaaaaaaaaar e buon vino tracannaaaaar....<br />
che bella la vita del capitan che bella la vita del capitan<br />
bere e cantare fino a domaaaaaaaaaan!"<br />
Fastidioso diventando stava e tutta la ciurma a smetterla lo invitava.<br />
I coccodrilli avrebbe attirato e non poco rischiato!<br />
<br />
Ma a lui davvero nulla importava nemmeno li ascoltava....a quelle leggende non credeva e di fare il suo bagnetto non smetteva.<br />
Ma quelle purtroppo per lui leggende non erano poiché davvero i coccodrilli lì vivevano.<br />
A riposare erano andati ma tutto quel fracasso li aveva svegliati.<br />
Innervositi si erano e di provvedere decidevano.<br />
Così il più grosso di loro l'iniziativa prendeva e verso il capitano si dirigeva.<br />
Dall'acqua il suo muso emergeva e l'intera ciurma lo vedeva.<br />
Il capitano chiamava e di risalire a bordo gli ordinava.<br />
Ma quello ad uno scherzo pensava e nemmeno si voltava...tutta la ciurma tremava e a gridare continuava.<br />
<br />
Ma vani i loro tentativi erano poiché a salvare il capitano non ce la facevano.<br />
Quella bestiaccia in acqua si immergeva e GNAM la gamba sinistra del capitano prendeva...tutta dal ginocchio in giù gliela staccava e via se la portava.<br />
<br />
Il capitano ora sì che gridava e per il dolore si lamentava...forte forte piangeva e a stento per il dolore a stare a galla ce la faceva.<br />
La ciurma disperata era e come aiutarlo non sapeva!<br />
Una corda gli gettava e lo recuperava.<br />
A bordo lo confortarono e quel che restava della sua gamba gli fasciarono.<br />
Quello tutta la notte e i due giorni seguenti per il dolore gridò e tutta la ciurma in pena per lui restò.<br />
Un pezzo di legno al posto della gamba gli posizionarono e del buon vino gli somministrarono.<br />
Il tempo passò e la salute di Bottiglia migliorò...a quella protesi un po' si abituò ma mai alla perdita della sua gamba si rassegnò.<br />
Ora dove mi ero interrotta torniamo e che aveva in mente quel capitano vediamo.<br />
Del tempo era passato ma sempre alla sua gamba aveva pensato.<br />
Ora più che mai gli mancava e stufo di quel pezzo di legno sembrava.<br />
La sua gamba rivoleva!<br />
Recuperarla si doveva!!<br />
<br />
<strong><span style="font-size: large;">MA ORA ALLA CIURMA LO DOVEVA COMUNICARE!!!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">LO AVREBBERO VOLUTO AIUTARE?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">A DOMANI, NON MANCARE!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">:)</span></strong>Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-79763851883991164072013-07-07T18:00:00.000+02:002013-07-07T18:00:02.636+02:00NEL REGNO DI RE GIOVANNI SEMOLINO<strong><span style="font-size: large;">ECCOCI ALLA PUNTATA FINALE ARRIVATI E DOVETE ESSER BEN PREPARATI!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">GIOVANNINO DEL RE FIGLIOLINO UN ENORME PERICOLO CORREVA E PIENAMENTE CONTO NON SE NE RENDEVA</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;"></span></strong><br />
Giovannino le mosse del gigante scrutava ed in alcuni gesti dolce gli sembrava; in casa sua quell'omone entrava e Giovannino un po' aspettava.<br />
Alla grotta si affacciava ed in silenzio vi entrava.<br />
Poiché assai piccino era il gigante non lo vedeva.<br />
Riuscì così, diversamente dai cavalieri, a veder ciò che in quella caverna doveva accadere.<br />
Il cuore in gola aveva ma avanzar doveva; una lucina in lontananza nell'oscurità intravedeva e di udir qualcuno che leggeva credeva.<br />
<br />
Pian pianino avanzava e ciò che vedeva di stucco lo lasciava.<br />
Il gigante seduto su una poltrona era ed una favola leggeva...di principesse, orchi e fate parlava ma per chi con tanta passione quelle avventure mirabolanti narrava?<br />
A vedere non riusciva ma le parole della storia bene udiva.<br />
Una bella voce quel gigante aveva...davvero dolce pareva.<br />
Di ascoltarlo voglia faceva venire, non se ne poteva non gioire.<br />
Ma Giovannino curioso era e veder gli ascoltatori voleva; così ancora avanzava ma a causa dell'oscurità in qualcosa inciampava.<br />
Un gran rumore faceva ed il gigante di leggere smetteva.<br />
Di scatto dalla poltrona si alzava e anche il gruppo degli ascoltatori si voltava.<br />
La luce accendeva e Giovannino ora vedeva!<br />
Incredibile pareva ma tutti i bimbi rapiti davanti aveva!<br />
Sofferenti non sembravano anzi meravigliosi sorrisi sfoggiavano.<br />
<br />
Tra loro ridacchiavano e attorno al gigante stavano.<br />
Del male fatto non gli aveva, anzi a loro simpaticissimo era.<br />
Giovannino non comprendeva ed una faccia perplessa faceva.<br />
Il gigante gli si avvicinava e sul palmo della sua mano lo caricava.<br />
Giovannino tremava e di scappar tentava.<br />
Ma gli altri bimbi lo tranquillizzavano e che quella creatura era assai buona gridarono.<br />
Male non gli voleva fare...desiderava che anche lui le sue storie potesse ascoltare.<br />
Così Giovannino si tranquillizzava e il perché prendesse i bambini al gigante domandava.<br />
Quello che si sentiva solo diceva e qualcuno a cui leggere favole voleva.<br />
Per questo bambini prendeva di loro fidarsi poteva.<br />
Di sentimenti buoni pieni erano e pregiudizi non avevano...assai diversi dagli adulti lui parevano.<br />
<br />
Così Giovannino comprendeva e di rimaner lì ad ascoltare una storia decideva.<br />
Quel posto magico ora pareva e pieno di gioia era.<br />
Quel gigante era ben diverso da come potesse sembrare...di certo non voleva del male fare.<br />
<br />
L' indomani mattina i cavalieri e Re Giovanni arrivarono e Giovannino sull'uscio della tana trovarono.<br />
Il sovrano molto si arrabbiò e suo figlio sgridò.<br />
Quello la situazione però spiegò e gli animi rasserenò.<br />
A tutti il gigante presentò e quella schiera di cavalieri perplessa restò<br />
Un bimbo più di loro fatto aveva...incredibile pareva.<br />
Coraggio aveva dimostrato e dalla paura non era stato fermato.<br />
Cavaliere anche se piccino fu nominato e da tutti per la sua intraprendenza lodato.<br />
Il gigante fu rassicurato ed un patto con lui fu siglato.<br />
Più rapir bambini non doveva poiché ognun di quelli recarsi liberamente da lui poteva.<br />
Quello accettò e pieno di gioia sembrò.<br />
<br />
Così da quel dì non vi è bimbo di quel reame che non ascolti le favole di quello lì.<br />
Lui mai più solo si sentì e cercarono di evitare i pregiudizi quelli lì.<br />
Re Giovanni suo figlio per la sua avventatezza perdonò ed orgoglioso nonostante tutto si dimostrò!<br />
<br />
<strong><span style="font-size: large;">COSì UNA BELLA LEZIONE AVEVANO IN QUEL REAME I GRANDI IMPARATO...A VOLTE QUALCUNO VIENE MAL GIUDICATO SE UN SUO GESTO NON VIEN BEN INTERPRETATO.</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">IL GIGANTE GIà COME MALVAGIO DESCRITTO ERA STATO QUANDO SOLO DELLA COMPAGNIA AVEVA CERCATO.</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">TU COME LORO NON FARE E CERCA DI CONOSCERE PRIMA DI GIUDICARE!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">:)</span></strong><br />
Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-13168237732651884102013-07-06T18:00:00.000+02:002013-07-06T18:00:02.272+02:00NEL REGNO DI RE GIOVANNI SEMOLINO<strong><span style="font-size: large;">DALLA SCONFITTA DEI CAVALIERI RIPARTIAMO E CHE SUCCESSE SCOPRIAMO!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">SI POTEVA ANCORA QUALCOSA FARE O ERA TARDI PER POTER QUEL GIGANTE ALLONTANARE?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;"></span></strong><br />
Così i cavalieri al reame tornavano ed avvilitissimi sembravano.<br />
Dalla loro espressione già si vedeva che qualcosa essere andato storto doveva.<br />
Re Giovanni incontro a quelli andava ed immediatamente a che potesse esser successo pensava.<br />
Quelli per filo e per segno tutto gli narravano ed assai lo sconfortavano.<br />
Che fare ora nemmeno lui lo sapeva ed un bel problema era.<br />
<br />
Come fosse possibile che il gigante non avessero fregato ognuno di loro se l'era domandato ma una risposta non aveva trovato.<br />
Probabilmente molto più astuto era di come a loro pareva.<br />
Il suo bottino difender voleva per questo lontano dalla tana li teneva.<br />
Non ci sarebbero più potuti tornare...quel piano non poteva funzionare.<br />
Anche perché di certo ora il gigante le spalle si guardava e molto più di prima dubitava.<br />
Quindi gli occhi ben aperti avrebbe tenuto...era evidente...non era uno sprovveduto.<br />
Ma occorreva sapere se i bimbi ancor interi erano o se nella pancia del gigante finiti erano.<br />
<br />
Questo nessuno lo sapeva poiché il gruppo dei cavalieri veduti non li aveva.<br />
Quindi l'ansia aumentava ed ogni genitore fortemente si disperava.<br />
Che cosa di quei piccini ne era stato?<br />
Ne avrebbero qualcuno ritrovato?<br />
La speranza c'era ma assai debole pareva...anche perché se non li aveva presi per mangiare che cosa se ne poteva di quei piccolini fare?<br />
Le domande tante erano e le risposte quelli del reame non conoscevano.<br />
I cavalieri in gran segreto col sovrano una riunione facevano e sul da farsi discutevano.<br />
<br />
Ma vi era qualcuno che alla riunione, nascosto dietro a una libreria, assisteva e un'idea si faceva.<br />
Re Giovanni un figlioletto aveva che assai coraggioso era.<br />
Giulietto si chiamava e mai fermo se ne stava.<br />
Otto anni aveva ma nessun pericolo temeva; spesso il suo papà faceva arrabbiare poiché in ogni genere di avventura si amava lanciare pensando che il pericolo non lo potesse nemmeno sfiorare.<br />
<br />
Quei cavalieri di ripartir l'indomani decidevano e così la riunione chiudevano.<br />
Alla tana sarebbero tornati e stavolta armati!<br />
Il tutto occorreva tentare...ci si doveva di quel mostro liberare; non si poteva andare avanti così o avrebbe distrutto l'intero reame quello lì.<br />
A dormire quel gruppo di eroi andava poiché il giorno dopo un'ardua impresa li aspettava.<br />
Ma Giovannino un'altra idea aveva!<br />
Lui solo andar dal gigante voleva.<br />
Se lo avesse da solo sbaragliato e gli altri bimbi liberato un eroe sarebbe diventato.<br />
<br />
Più nella pelle non stava e uno zainetto si preparava.<br />
La notte intanto era calata e su tutto il regno la luna brillava.<br />
Il gigante il regno come al solito visitava e via Isidora si portava.<br />
Un'altra bimba rapita aveva, la disperazione cresceva.<br />
Non appena Giovannino lo vide con Isidora via andare cercò di calmo restare; quel bimbo a seguirlo si metteva e mai di vista lo perdeva.<br />
Così alla tana di quello arrivò ed un momento si fermò.<br />
<br />
Per Giovannino un momento importantissimo era poiché divenir un eroe poteva; ora però che quell'omone da vicino vedeva un po' di paura ne aveva.<br />
<br />
<strong><span style="font-size: large;">COSA GIOVANNINO IN MENTE AVEVA?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">DI AGIRE DECIDEVA?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">E I CAVLIERI CHE FACEVANO QUANDO DELLA SCOMPARSA DEL FIGLIO DEL RE CONTO SI RENDEVANO?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">:)</span></strong>Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-66239081522633588732013-07-05T18:00:00.000+02:002013-07-05T18:00:08.708+02:00NEL REGNO DI RE GIOVANNI SEMOLINO<span style="font-size: large;"><b>DA DOVE CI ERAVAM FERMATI RIPARTIAMO E TEMPO NON PERDIAMO!</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b>UN GIGANTE STIAMO PER AFFRONTARE NON FATEVI DALLA PAURA IL CORAGGIO SOFFOCARE!</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Così i cavalieri di Giovanni Semolino la loro impresa avevan deciso di iniziare e ora non restava che il gigante nascosti aspettare.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Di certo sarebbe arrivato, nemmeno quella notte sarebbe mancato.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Alcuni tra i cavalieri un pò di paura avevano ma comunque coraggio si facevano.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Camillo Primulino li guidava e di quello ognuno si fidava.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Tempo di agire era ed ognuno in silenzio attendeva...intanto il buio scendeva e la luna in ciel capolino faceva.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Il terreno iniziò a tremare BUM BUM pareva fare...quelli passi erano e di certo al gigante appartenevano.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Infatti proprio di quello si trattava, nella strada principale camminava; alcuni d'impulso lo avrebbero voluto assaltare ma Camillo Primulino aveva comandato di aspettare.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Rifletter si doveva...aver fretta una cosa buona non era.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Quel gigante una casa scoperchiava e Gelsomino con sè via portava.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Tenendolo stretto in un puno si allontanava e quel bimbo forte gridava.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">I cavalieri calmi dovevano restare nonostante la situazione facesse davvero tremare.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">In silenzio quel gigante seguirono e non lo assalirono.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Il suo nascondiglio scoprire occorreva poi eventualmente affrontarlo si poteva.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Per ore camminarono ed assai si stancarono.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Nelle campagne si inoltrarono finchè ad una grotta arrivarono.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Il gigante un grosso macigno spostò e vi entrò!</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">La sua tana avevano trovato!</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Il primo ostacolo era stato superato.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Ora che quello si appisolasse aspettar dovevano e poi di introduri nella tana in mente avevano.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Non perchè non avessero il coraggio di quel bestione affrontare ma solo che non ce l'avrebbero potuta fare.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Troppo grande per loro pareva e batterlo impossibile era<span style="font-size: large;">.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Così i cavalieri aspettavno ed ogni minimo rumore analizzavano.</span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Chissà dove i bimbi eran finiti...li aveva speravano solo rapiti.</span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">E se invece già se li fosse mangiati?</span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">A questo pensiero i loro volti divennero rabbuiati.</span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Ma comunque tentar si doveva, loro impegno era!</span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Così non sentendo da una mezz'oretta nulla che si muoveva Camillo che era il momento di agire decideva.</span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Quelli alla tana si accostarono e sbirciarono, così buio era e nulla si vedeva.</span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Ad entrare iniziarono ma aimè una brutta sorpresa davanti si trovarono.</span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Il gigante non riposava ma intento a leggere sembrava.</span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Di loro si accorgeva ed un rantolo emetteva.</span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Di scatto si alzava e una manata loro dava.</span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Tutti quanti con un sol colpo fuori dalla tana furono scaraventati ed erano notevolmente spaventati.</span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Il gigante la porta richiudeva e Camillo Primulino di andarsene in fretta decideva.</span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Non era sicuro lì restare nessuno sapeva come quel gigante si poteva comportare.</span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Furioso pareva e magari far loro del male poteva.</span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Così verso il reame quei cavalieri tornavano e davvero tristi l'uno dietro all'altro camminavano.</span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Mai fallito avevano...ora che fare potevano?</span></span></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-size: large;">CHE ACCADEVA?</span></b></span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-size: large;">SALVAR QUEI BIMBI SI POTEVA O GIà TROPPO TARDI ERA?</span></b></span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-size: large;">E COME IL GIGANTE AFFRONTARE? ERA DECISAMENTE PIù SVEGLIO DI QUANTO LORO AVEVANO POTUTO PENSARE...</span></b></span></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-size: large;">:) </span></b> </span></span></span></span>Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-4995462706893625872013-07-04T18:00:00.000+02:002013-07-04T18:00:07.003+02:00NEL REGNO DI RE GIOVANNI SEMOLINO<span style="font-size: large;"><b>UN'AVVENTURA DI CAVALIERI E DAME STA PER INIZIARE!</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b>VI DOVETE PREPARARE...ALLA CORTE DI RE GIOVANNI ANDREMO E QUEL REAME CONOSCEREMO!</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: small;">Nel reame di re Giovanni Semolino vi voglio da oggi portare e che accadeva lì raccontare.</span><br />
<span style="font-size: small;">Per secoli un reame tranquillo era stato e mai nulla di spiacevole era capitato; la vita serena trascorreva ed ognuno il suo lavoro con impegno conduceva .</span><br />
<span style="font-size: small;">I sudditi il loro sovrano rispettavano e di meglio non desideravano.</span><br />
<span style="font-size: small;">Re Giovanni uscito da una fiaba pareva poichè perfetto era.</span><br />
<span style="font-size: small;">Di aspetto robusto e deciso ma con un garbato viso...bontà con gli amici mai mancava ma se ve ne era bisogno un coraggio da leone fuori tirava.</span><br />
<br />
<span style="font-size: small;">Così in innumerevoli occasioni valente si era dimostrato cosicchè ognuno in quel reame si sentiva dalla sua presenza rassicurato.</span><br />
<span style="font-size: small;">Ognun si ripeteva che finchè regnava Giovanni Semolino pericolo non c'era<b>.</b></span><br />
<span style="font-size: small;">Inoltre a difendere quel territorio ed i suoi abitanti solo non era...un potente gruppo di cavalieri aveva.</span><br />
<span style="font-size: small;">Giovani valorosi con animi strepitosi</span><span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;"> pieni di voglia di lottare e i loro compiti a termine portare.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Ma questa situazione un bel dì era cambiata e in un incubo si era mutata.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Un'enorme sciagura ora il reame minacciava ed una soluzione per arginarla non si trovava:</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">erano ben tre giorni che i cavalieri erano col re riuniti ma a trovarne una non vi erano ancora riusciti.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Infatti da una decina di giorni un enorme gigante di notte in quel reame piombava e si portava via quel che trovava.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Nei primi giorni furon solo armenti e varie pecorelle; la gente era dispiaciuta per quelle.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Ma la tragedia era destinata a più grande diventare quando di mezzo i bimbi ci dovettero andare.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Quattro piccoli fanciulli eran stati dal gigante via portati e nonostante le numerose spedizioni non si erano in nessun luogo più trovati.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Si temeva li avesse divorati dopo averli in spiedini trasformati...i giganti merende del genere erano soliti fare e ciò di certo non poteva quel reame tranquillizzare.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">E la furia di quel gigante non si arrestava ogni notte continuava.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Qualcosa o peggio qualcuno spariva e nessun sapeva dove finiva.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Il re disperato era e consiglio ai suoi cavalieri chiedeva...ma nemmeno quelli sapevano che fare ed eran così tre giorni che non facevano che congetturare ma una soluzione non parevano propio poter trovare.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Ma qualcosa occorreva pur fare poichè i bimbi si dovevano salvare...non bastava nemmeno più le porte serrare poichè la notte precedente il gigante era riuscito a due case scoperchiare e due piccole creature via portare.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Così i bimbi spariti sei erano e i genitori forte piangevano.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">L'aiuto di re Giovanni Semolino imploravano e che facesse qualcosa domandavano.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Quello dal canto suo si impagnava e giorno e notte pensava.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">L'intelligenza occorreva usare non si poteva d'impulso contro il gigante andare!</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Così i cavalieri guidati dal generale Camillo Primulino una strategia architettarono e al re la comunicarono.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Volevano il gigante seguire per veder dove andasse a finire.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Una volta poi il suo nascondiglio individuato ed il momento opportuno aspettato lo avrebbero assaltato e i bimbi, se ancora fossero stati vivi, liberato.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Al re l'idea piaceva ed andar con loro voleva.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Ma quelli di no gli dicevano...che fosse meglio restasse a palazzo credevano.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Il re che di loro si fidava nulla replicava e a preparar la partenza li aiutava.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">La notte calava e quel gruppo di indomiti giovani tra i cespugli della strada principale del reame si appostava.</span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;">Di lì sarebbe il gigante passato...lo avrebbero facilmente individuato...di lì ogni notte passava, su quella stessa strada coi suoi piedoni andava.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-size: large;">CHE COSA QUELLA NOTTE ACCADEVA?</span></b></span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-size: large;">IL GRUPPO DI CAVALIERI CE LA FACEVA?</span></b></span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-size: large;">IL GIGANTE SAREBBERO RIUSCITI A FREGARE O A LUI LA MEGLIO SAREBBE DOVUTA TOCCARE?</span></b></span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-size: large;">:) </span></b> </span></span><br />
<b><span style="font-size: x-large;"> </span></b>Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-32646239962755328782013-07-03T18:00:00.000+02:002013-07-03T18:00:02.279+02:00FILIBERTO SEPPIOLINO, DEI MARI PRINCIPINO<b><span style="font-size: large;">LA PUNTATA FINALE STA PER ARRIVARE!</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">VI DOVETE PREPARARE!</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">UN DUE TRE PARTIAMO E TEMPO NON PERDIAMO!</span></b><br />
<br />
<span style="font-size: small;">Così nessuno a Filiberto aveva creduto...eppure lui quel gruppo di squali lo aveva davvero veduto!</span><br />
<span style="font-size: small;">Come far cambiare idea a quelli del suo reame non sapeva...ma un'altra idea aveva.</span><br />
<span style="font-size: small;">Del resto salvarli doveva...perdere tempo non poteva.</span><br />
<br />
<span style="font-size: small;">Dell'aiuto della sua cricca di poco raccomandabili amici bisogno aveva; convincerli ad aiutarlo poteva?</span><br />
<span style="font-size: small;">Provarci necessario era, un'altra soluzione non la vedeva.</span><br />
<span style="font-size: small;">Così quelli tornò a cercare e notò lungo il tragitto che gli squali avevano quasi ultimato la birra da tracannare.</span><br />
<span style="font-size: small;">In brevissimo tempo da quel bar si sarebbero alzati e sul reame sarebbero piombati.</span><br />
<span style="font-size: small;">Re Riccardo inoltre fuori per delle commissioni era quindi nemmeno a suo padre Filiberto rivolgersi poteva.</span><br />
<span style="font-size: small;">Solo su sè stesso poteva contare ma era la prim a volta in vita sua che di qualcun altro gli pareva importare.</span><br />
<span style="font-size: small;">La sua gente difender voleva soprattutto ora che nessuno creduto gli aveva.</span><br />
<br />
<span style="font-size: small;">La cosa lo faceva assi soffrire ma doveva per forza reagire.</span><br />
<span style="font-size: small;">Così i suoi amici trovò e la situazione a quelli spiegò.</span><br />
<span style="font-size: small;">Quelli farabutti erano ma tuttavia, non chiedetemi il perchè, di aiutar Filiberto decidevano.</span><br />
<span style="font-size: small;">Probabilmente perchè degli squali si volevano vendicare e quello del principino pareva un piano niente male.</span><br />
<span style="font-size: small;">Per anni quelle creature terrorizzati li avevano...ora vendicarsi potevano.</span><br />
<br />
<span style="font-size: small;">Il piano venne stabilito ed ognuno sperò sarebbe riuscito.</span><br />
<span style="font-size: small;">Gli squali andavano altrove attirati e dal villlaggio deviati; verso il dirupo della morte andavano indirizzati ed in quello intrappolati.</span><br />
<span style="font-size: small;">Quel luogo spaventoso pareva...tornarne impossibile era. Le correnti impetuose lo attraversavano e mai si placavano. Una volta lì dentro finiti ad uscirne non ci sarebbero mai riusciti.</span><br />
<span style="font-size: small;">Infatti cadervi una sciocchezzuola era ma risalire era impossibile, lo si sapeva.</span><br />
<span style="font-size: small;">Gli squali però all'oscuro di ciò erano poichè lì non vivevano.</span><br />
<span style="font-size: small;">A quel posto si srebbero senza timore avvicinati e così i nostri li avrebbero fregati.</span><br />
<span style="font-size: small;">La squadra verso il bar si dirigeva e gli squali alzarsi vedeva.</span><br />
<span style="font-size: small;">Stavano per partire, occorreva agire!</span><br />
<span style="font-size: small;">A far smorfie e versacci i nostri inizairno e tanto gli squali si arrabbiarono che ad inseguirli iniziarono;</span><br />
Tutti verso il dirupo si dirigevano ma i nostri più veloci erano!<br />
Un istante prima del burrone si fermavano ed un nascondiglio cercavano.<br />
Gli squali quando arrivarono nessuno notarono; si consultarono e giù nel dirupo, convinti di trovarvi i nostri si precipitarono.<br />
Ma si sbagliarono perchè i nostri laggiù non trovarono.<br />
Non appena provarono a risalire si accorsero di non poterci riuscire.<br />
A gridare iniziavano e forte strepitavano.<br />
La confusione enorme era e di lamentarsi quel gruppo di squali non smetteva!<br />La popolazione udiva e che succedesse non capiva...solo quegli urli seguiva.<br />
Una piccola folla si radunava e che era accaduto notava.<br />
I nostri giovani esultavano e degli squali si burlavano.<br />
<br />
Come i sudditi di Re Riccardo l'accaduto scoprivano enormemente gioivano e di non aver creduto a Filiberto si pentivano.<br />
Ma quel principino perdonati li aveva dopo che sul suo comportamento riflettuto aveva.<br />
Male si era comportato era ovvio non venisse ascoltato.<br />
Ma ora tutti con lui si congratulavano e "Lunga vita al futuro re! " gridavano.<br />
Quello pieno di gioia era...ora qualcosa per gli altri fatto aveva.<br />
Quando il sovrano tornò quella vicenda ascoltò ed un sospiro di sollievo tirò.<br />
Suo figio grande era diventato e ad assumersi delle responsabilità aveva imparato.<br />
A breve la forchetta gli voleva passare e farlo Re diventare.<br />
Così quel principino divenne Re Filiberto Seppiolino.<br />
La sua cricca dovette abbandonare poichè quelli non volevano ancora grandi diventare; ad essere un re giusto si impegnò e su quel reame brillantemente regnò.<br />
Tutti lo elogiarono e sempre lo rispettarono.<br />
Al sicuro con lui si sentivano e di averlo come re gioivano.<br />
<br />
Mai i suoi abbandonò e che era più bello dare un senso alle proprie giornate imparò.<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">LA FIDUCIA DEGLI ALTRI CE LA SI DEVE GUADAGNARE E NON PER SCONTATA DARE!</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">FILIBERTO IL VALORE DI AIUTARE GLI ALTRI IMPARATO AVEVA E ORA CHE FOSSE LA RESPONSABILITà SAPEVA.</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">CERTO PIù IMPEGNATIVO E FATICOSO CHE BIGHELLONARE SEMBRAVA MA MOLTE PIù SODDISFAZIONI DAVA!</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">:) </span></b>Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-69028344870786697652013-07-02T18:00:00.000+02:002013-07-02T18:00:03.574+02:00FILIBERTO SEPPIOLINO, DEI MARI PRINCIPINO<b><span style="font-size: large;">DA DOVE CI ERAVAMO FERMATI RIPARTIAMO E CHE SUCCESSE VEDIAMO...</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">UNA MINACCIA SUL REAME MARINO DI RICCARDO INCOMBEVA...CHE ACCADEVA?</span></b><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Gli squali si stavano avvicinando ma di certo nessuno li stava notando; ancora un pò distanti erano ma verso i nostri si dirigevano.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Filiberto con la sua cricca fuori dal reame era...e pensieri come al solito non aveva.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Uno scherzo crudele architettando stavano e così il loro tempo passavano.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Nulla di meglio avevano da fare che così le loro giornate passare.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Già distanti un bel pò erano quando gli squali avvicinarsi vedevano!</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">A tremare iniziarono e di scappare pensarono; quelle creature anche loro terrorizzavano e ora di far gli spavaldi cessavano.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Più arie non si davano solo le pinne agitavano e tra le alghe a rifugiarsi andavano.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Che gli squali di loro non si accorgessero speravano poichè di certo trovarseli davanti non desideravano.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Tutta la cricca così se ne andava ma Filiberto perplesso restava.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Lì imbambolato era e non si muoveva.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Gli squali proprio di fronte si sarebbe trovato se non fosse stato dagli altri via trascinato.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Con loro dietro un masso lo portarono e così dagli squali lo salvarono.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Ma quello a pensare continuava, instupidito sembrava.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">In realtà preoccupato per il suo reame era....avvisarli doveva.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Un lampo il cervello gli aveva attraversato e a cominciare a pensare agli altri aveva iniziato.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Lì doveva avvertire perchè potessero fuggire.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Altrimenti gli squali li avrebbero divorati e non si sarebbero di certo pietosi mostrati.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Così Filiberto la sua cricca lasciava e le pinne verso il reame forte agitava.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Tempo da perdere non c'era...il gruppo di squali proprio lì si dirigeva.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Per fortuna ad un bar sulla strada si erano fermati ed erano a tracannare birra impegnati.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Coosì un pò di tempo il principino Filiberto poteva guadagnare, i suoi radunare e al sicuro portare.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Un eroe già si sentiva e la vittoria presagiva.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Tutti lo avrebbero ascoltato e così ognuno si sarebbe salvato....del resto figlio del re era ed obbedire gli si doveva...almeno lui questo credeva.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Così tutto trafelato nella piazza centrale arrivava e a gridare cominciava.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Tutta la popolazione si radunava e che sucedesse si domandava.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Quel principino la situazione spiegava e l'arrivo degli squali annunciava.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Tutti si dovevano di lì allontanare...se si volevano salvare.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Lui stesso gli squali veduti aveva e corso per avvertire i suoi sudditi era.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Già un applauso ed un grazie si aspettava ma ben altro capitava.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Quelli a ridere si mettevano e smorfie di disappunto facevano...</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Mica ad un simile monello e fannullone creder si poteva...di meglio da fare ognuno di loro aveva.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">E questi sciocchi scherzi se li poteva risparmiare ed era meglio qualcos della sua vita iniziasse a fare.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Così gli dicevano ed altre simili cose aggiungevano</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Alle loro faccende se ne tornavano e le spalle gli voltavano.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Quello assai male ci rimaneva e non comprendeva...nessuno gli credeva...che triste situazione era.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Ma gli squali sarebbero arrivati e tutti si sarebbero pappati.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Il momento di dimostrare il suo valore arrivato era ma che cosa Filiberto da solo fare poteva...?</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Non aveva credibilità nonostante fosse figlio di sua maestà. </span></span><br />
Da solo si era quell'immagine da monello creato e solo sè stesso poteva da lui venir rimproverato.<br />
Ma ora tempo per piangersi addosso non c'era!<br />
Il pericolo incombeva!<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">COSA QUEL PRINCIPINO FACEVA?</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">VOGLIA DI CAMBIARE NE AVEVA?</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">:) </span></b>Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-11947028544962371712013-07-01T18:00:00.000+02:002013-07-01T18:00:05.042+02:00FILIBERTO SEPPIOLINO DEI MARI PRINCIPINO<strong><span style="font-size: large;">GIù NEGLI ABISSI DOBBIAMO ANDARE E STAR BENE ATTENTI A NON AFFONDARE!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">UNA BELLA AVVENTURA CI ATTENDE LAGGIù SULLA TERRAFERMA NON POSSIAMO STAR Più!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;"></span></strong><br />
Oggi nelle profondità degli abissi andremo e che successe laggiù vedremo.<br />
Forse ora non tutti voi lo sapete ma presto a conoscenza ne sarete!<br />
Esistono regni sottomarini pieni di sovrani, sudditi e principini.<br />
Alla corte marina di Re Riccardo oggi andiamo e che accadeva lì vediamo.<br />
Quel sovrano molto coraggioso era e un gran numero di sudditi aveva.<br />
Tutto precisamente amministrava ed ogni cosa curava.<br />
Un enorme forchettone aveva e con quello magie faceva.<br />
<br />
I sudditi tutte creature marine erano e diverse specie veder se ne potevano; c'erano pesci, gamberetti e seppiolini e non mancavano nemmeno i cavallucci marini.<br />
C'erano conchiglie, ostriche e lumache di mare e davvero strane creature vi si potevano trovare.<br />
Ma in quel reame tutti un animo generoso possedevano, per questo anche se diversi in armonia vivevano.<br />
Nulla loro mancava, nessuno si lamentava.<br />
C'erano taverne che davano buon cibo e ottimo vino e orchestre lì vicino.<br />
La musica mai mancava ed il divertimento ad ognuno il sovrano assicurava.<br />
C'erano parchi e giardinetti che sembravano davvero perfetti.<br />
<br />
Una comunità di granchi c'era e persino una di alici vederne si poteva.<br />
Insomma come sulla terraferma laggiù vivevano e di nulla a meno facevano.<br />
Di giorno si lavorava e la sera tutti assieme tra le alghe si ballava.<br />
Ma qualcosa quella quiete turbava...del principino Filiberto Seppiolino si trattava.<br />
Quello figlio di Riccardo era e divenir sovrano a breve doveva.<br />
Un tritone era ma figlio di suo padre non pareva.<br />
Le sue giornate passava a bighellonare e non si voleva in nulla impegnare.<br />
Riccardo cercava di insegnargli a governare ma quello dal suo letto non si voleva alzare.<br />
Se una lezione di cavallucci marini organizzata era lui veder non si faceva.<br />
Agli appuntamenti mancava...alle riunioni in ritardo arrivava.<br />
Che nulla di quel regno gli importava diceva e Riccardo soffrir faceva.<br />
Quel re qualcosa gli avrebbe voluto insegnare ma sembrava non esservi nulla da fare.<br />
<br />
<br />
In più una brutta compagnia aveva preso a frequentare...pesciacci di un reame vicino che nessuno poteva tollerare.<br />
Estremamente prepotenti quelli erano e dispetti a tutti facevano.<br />
Nemmeno per i pesci più anziani rispetto avevano, boccacce facevano, mezzi di trasporto sottraevano e persino piccoli furti in atto mettevano.<br />
Insomma una piaga erano e volersi fermare non parevano.<br />
Erano pesci di specie differenti ma tutti amanti dei tormenti; e la disgrazia era che a Filiberto loro piacevano...amici erano.<br />
A Riccardo ciò immensamente dispiaceva...che le giornate si dovessero passare in altro modo credeva.<br />
Quelli il loro tempo gettando stavano...nulla delle loro vite combinavano.<br />
In qualcosa di meglio per suo figlio sperava...ma a lui solo una piccola speranza ormai restava.<br />
Anzi se vi devo il vero confessare quel re davvero delle capacità del suo figliolo cominciava a dubitare.<br />
Invecchiando stava ed il futuro del regno lo preoccupava.<br />
A chi avrebbe la sua forchetta potuto lasciare se non poteva su Filiberto contare?<br />
<br />
Un bel problema era ed una soluzione non si vedeva.<br />
In più la popolazione ben vedeva la situazione...di Filiberto non si fidavano e fortemente ne dubitavano.<br />
Un re così non lo volevano anzi paura ne avevano.<br />
Di tutto avrebbe potuto combinare fuorché del bene a quel regno fare.<br />
Così le giornate trascorrevano e grandi eventi non succedevano.<br />
Solo Riccardo pensava e ripensava ma una soluzione non la trovava.<br />
<br />
Ma all'insaputa di tutti una grande sciagura a quel reame si stava per avvicinare!<br />
Un gruppo di squali pareva dritto dritto verso di lì puntare!<br />
Quelle belve feroci erano e la pietà non conoscevano!<br />
Interi villaggi erano soliti via spazzare e le creature che vi trovavano in spiedini da merenda trasformare.<br />
Ai nostri nulla di simile era mai accaduto...come avrebbero provveduto?<br />
Re Riccardo assai prode era ma ormai un po' anziano pareva.<br />
Non più la forza di un tempo possedeva e ciò un bel problema era.<br />
In più nessuno ancora gli squali veduto aveva e quindi tempo di organizzarsi non c'era.<br />
Se quelli fossero all'improvviso lì piombati...si sarebbero tutti pappati.<br />
<br />
<strong><span style="font-size: large;">CHE ACCADEVA?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">RE RICCARDO PROVVEDER POTEVA?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">QUEL REAME DAVVERO IN PERICOLO PAREVA SOPRATTUTTO PERCHè UN PRINCIPE FANNULLONE AVEVA...</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">:)</span></strong>Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-65268522916971387922013-06-30T18:00:00.000+02:002013-06-30T18:00:04.077+02:00IL CAPITANO GUGLIELMO SEPPIOLINO<strong><span style="font-size: large;">IERI IL CAPITANO ABBIAM LASCIATO A SCOPRIRE CHE COMBINAVA LA SUA CIURMA IMPEGNATO!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">OGGI LA STORIA FINIREMO E CHE GLI CAPITò VEDREMO!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;"></span></strong><br />
Quel capitano da dietro il cespuglio guardava e senza parole restava.<br />
Quelli un vascello costruendo stavano e davvero assai impegnati sembravano.<br />
Non un istante si fermavano eppure tra loro come scherzavano.<br />
Davvero che si divertissero pareva...nessuno tristezza sul volto aveva.<br />
Si incoraggiavano...l'uno all'altro una mano davano; insomma una squadra organizzatissima era ed il vascello ultimato aveva.<br />
<br />
Molto più bello di quello di Capitan Seppiolino appariva...a vederlo chiunque gioiva.<br />
Le vele di stupendi colori erano e le travi dipinte parevano.<br />
Mai qualcosa di più bello il nostro capitano aveva veduto...se glielo avessero raccontato non ci avrebbe creduto!<br />
Ora il suo vascello rispetto a quello una vera schifezza era...come mostrarlo ad Arabella poteva?<br />
<br />
Ora il capitano comprendeva...abbandonato dai suoi stato era.<br />
Quelli più con lui non ci volevano stare e per questo una nuova barca si eran voluti fabbricare.<br />
Forse un cattivo capitano era stato...cominciava davvero a sentirsi amareggiato.<br />
<br />
Verso il suo vascello tornava e a che fare pensava...cosa alla regina raccontar poteva?<br />
Di certo uno spettacolo mostrarle non poteva.<br />
Mentre tra sé e sé pensava un violentissimo temporale scoppiava.<br />
Rami dovunque spezzati erano e enormi chicchi di pioggia cadevano.<br />
Un vento impetuoso tutto sferzava e che non distruggesse l'intera isola poco mancava.<br />
Mai una simile tempesta il nostro capitano veduta aveva...la paura lo invadeva.<br />
In una grotta si riparava ma per ore la pioggia non cessava.<br />
Quando il sereno tornò a camminare ricominciò.<br />
Come al suo vascello arrivò più nulla trovò.<br />
Un ammasso di travi era...la sua nave più non esisteva; la tempesta distrutta l'aveva.<br />
<br />
Il capitano a piangere iniziò...e davvero più non si controllò.<br />
Disperato era...che fare non sapeva.<br />
Una ciurma più non aveva...la sua nave guidare più non poteva...<br />
Un capitano di nulla ora era...la disperazione lo invadeva.<br />
A come si era sempre coi suoi comportato ripensava e tanto se ne rammaricava.<br />
Il passato rimpiangeva ma tornar indietro non si poteva.<br />
Ora davvero avvilito era... sulla sabbia bagnata tra i resti della sua nave sedeva e da solo piangeva.<br />
<br />
Il vascello degli altri invece resistito aveva e meraviglioso ancora era.<br />
Quelli non vedendo il capitano arrivare decisero di tornarlo a cercare.<br />
Quando in quello stato lo videro invadersi dalla tristezza si sentirono.<br />
Compassione per lui provarono e gli si avvicinarono.<br />
Quello che volessero burlarsi di lui pensava e ancor più triste diventava.<br />
Intanto la regina Arabella anch'ella arrivava e sgomenta sembrava.<br />
Nessun vascello vedeva e non comprendeva...in più il capitano piangeva...che succedeva?<br />
Guglielmo Seppiolino si agitava e la situazione irrisolvibile gli sembrava.<br />
La regina così graziosa era e lui di certo deluderla doveva.<br />
<br />
Ma l'inaspettato capitò quando quella dove fosse il vascello domandò.<br />
Il capitano piangeva e intenzionato a raccontarle la verità era.<br />
Ma Grugnosinistro lo precedeva e così diceva:<br />
"Vostra altezza se ci vuole seguire siam certi ne potrà gioire!<br />
Il nostro capitano il vascello ci ha fatto spostare per poterlo dalla tempesta riparare. <br />
Abbia la pazienza di camminare e glielo potremo mostrare!"<br />
<br />
Il capitano non ci credeva...la sua ciurma salvato lo aveva.<br />
Quelli pietà ne avevano avuto e al perdono avevano ceduto.<br />
Quando al nuovo vascello arrivarono alla regina lo mostrarono.<br />
Quella estasiata era e tantissimi complimenti faceva; di chi fosse il merito chiedeva e la ciurma "del nostro capitano rispondeva!"<br />
Quello le lacrime si asciugava e "della mia ciurma!" replicava.<br />
Nessuno altro aggiungeva ma il cuor pieno di gioia aveva.<br />
Guglielmo Seppiolino la lezione imparato aveva...i suoi rispettar doveva.<br />
Il suo atteggiamento verso di loro mutò e con profondo garbo li trattò.<br />
Ora li ringraziava ed il loro impegno apprezzava.<br />
Così dopo che i complimenti di Arabella ricevuti avevano i nostri a bordo si rimettevano.<br />
Il capitano il timone del nuovo vascello impugnava e la ciurma felice si mostrava.<br />
<br />
<strong><span style="font-size: large;">QUALCOSA AVEVANO AL LORO CAPITANO INSEGNATO...L'IMPEGNO DEGLI ALTRI NON VA MAI DATO PER SCONTATO.</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">OGNUNO CON RISPETTO OCCORRE TRATTARE SE NON CI SI VUOLE SENZA UN VASCELLO RITROVARE!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">QUELLI IL LORO CRUDELE CAPITANO AVREBBERO POTUTO ABBANDONARE MA NON SI LASCIARONO DAI CATTIVI SENTIMENTI TRASCINARE!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">:)</span></strong><br />
Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-41059901839327221082013-06-29T18:00:00.000+02:002013-06-29T18:00:03.174+02:00IL CAPITANO GUGLIELMO SEPPIOLINO<strong><span style="font-size: large;">ECCOCI DI NUOVO QUI PER VEDER COSA CAPITAVA A QUELLA CIURMA Lì!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">IL CAPTANO DAL SUO SONNELLINO SI SVEGLIAVA MA NON GRADIVA CIò CHE NOTAVA...</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;"></span></strong><br />
Guglielmo Seppiolino gli occhi apriva e sapete che scopriva?<br />
Nessuno dei suoi più presente era....dove fosse finita la ciurma proprio non lo sapeva.<br />
Il vascello deserto era...nessuno le vele finite di cucire aveva.<br />
E nessuno aveva le assi di legno lucidate...erano ancora tutte consumate.<br />
<br />
Forse uno scherzo era?<br />
Chi una cosa del genere far poteva?<br />
Se di uno scherzo si trattava di pessimo gusto a lui sembrava.<br />
A cominciarli iniziava ma attorno nessuno fiatava.<br />
I suoi spariti nel nulla erano dove esser finiti potevano?<br />
<br />
Ora davvero a innervosirsi iniziava e a sbraitare cominciava.<br />
Così per un paio d'ore avanti andava ma poi assai si stancava.<br />
Così la disperazione il posto della rabbia prendeva e le mani nei capelli si metteva.<br />
E se Arabella fosse arrivata come la nave poteva esser in quelle condizioni trovata?<br />
Ad una regina non si addiceva...un rottame pareva.<br />
Ma lui da solo che cosa poteva fare?<br />
Di certo non poteva un vascello riparare!<br />
<br />
I suoi a rimpiangere cominciava e l'amarezza non lo mollava.<br />
Dove fossero finiti non comprendeva e che lo avessero abbandonato di certo ancora non credeva.<br />
Pensava che quelli se ne fossero andati da qualche parte a gozzovigliare...lo avrebbero al loro ritorno sentito sbraitare!<br />
Anzi personalmente voleva andarli a cercare e forte sgridare!<br />
Tempo da perdere non c'era...Arabella da un momento all'altro arrivar poteva.<br />
Così Guglielmo li iniziava a cercare e per l'isola a vagare.<br />
<br />
Intanto quelli i bagagli fatti avevano e dall'altro capo dell'isola ormai giunti erano.<br />
Un nuovo vascello avevano iniziato a costruire...su quello di Guglielmo non ci volevano più salire!<br />
Una lezione gli avrebbero dato e a rispettare gli altri gli avrebbero insegnato!<br />
Con lui non volevano più restare...loro tanto gli avevano saputo donare e lui non faceva altro che rimproverare.<br />
<br />
In tanti erano ed un enorme impegno ci mettevano; in breve il vascello forma prendeva e davvero bello pareva.<br />
A come Guglielmo sarebbe rimasto pensavano e ridacchiavano; l'un con l'altro si incoraggiavano e in un tempo brevissimo la nave ultimarono.<br />
Uno splendore era ora solo verniciarla si doveva.<br />
Intanto Capitan Guglielmo Seppiolino un buon tratto di cammino percorso aveva e vicino a dove erano i suoi giungeva.<br />
<br />
Di udir dei rumori gli pareva e il suo passo più veloce si faceva.<br />
Più si avvicinava più il vociare aumentava.<br />
Si sentiva ridacchiare e cantare!<br />
Le voci dei suoi riconosceva!<br />
Che cosa udir doveva?!<br />
Lui si preoccupava e quella combriccola così scherzava?!<br />
Inaudito era, quattro a loro dirne voleva.<br />
<br />
Dietro un cespuglio si nascondeva...veder che facevano voleva!<br />
AI suoi occhi non credeva...<br />
davvero succedeva?!<br />
<br />
<strong><span style="font-size: large;">COSA QUEL CAPITANO PROVò QUANDO CHE QUELLI NON VOLEVANO Più ESSER LA SUA CIURMA NOTò?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">QUALCOSA IMPARò O COME AL SOLITO SI ARRABBIò E NULLA IN LUI CAMBIò?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">:)</span></strong><br />
Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-5203215528624586072013-06-28T18:00:00.000+02:002013-06-28T18:00:00.669+02:00IL CAPITANO GUGLIELMO SEPPIOLINO<span style="font-size: large;"><b>UN'AVVENTURA MARINA STA PER INIZIARE! DELLA CREMA SOLARE VI DOVRETE PROCURARE!</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b>IL SOLE DEI TROPICI PUò SCOTTARE!</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Sulla nave di capitan Guglielmo Seppiolino saliamo e che accadeva lì vediamo!</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Quello il più crudele dei capitani era e nemmeno dei suoi pietà aveva; quelli lo rispettavano ed ogni suo ordine ascoltavano ma che spesso esagerasse pensavano.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Troppo prepotente spesso si dimostrava e quelli questo suo atteggiamento stancava.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Mai grazie diceva, mai una parola di conforto per i suoi aveva.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">E pensare che quelli da fare si davano, tutto il giorno lavoravano.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Molte missioni aveva a termine portato proprio perchè da quelli aiutato.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Lui però tutto il merito si prendeva e con gli altri mai le gioie divideva.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Un giorno davvero la sopportazione dei suoi cessò...sentite cosa quello combinò.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">La nave ferma nell'isola di Imbuto era ed una sosta di tre giorni far doveva.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Poi dovevano ripartire e chissà in che avventura finire.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Orbene durante la sosta che di effettuare deciso avevano una visita ricevere dovevano.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">La regina Arabella di quel vascello e del suo capitano aveva tanto sentito parlare che una simile occasione non si poteva far scappare.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Lei dell'isola la padrona era e dirle di no mica si poteva.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">In più che fosse assai bella si narrava e secondo voi il Capitano scappar se la lasciava.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Un furbone era e la possibilità di conoscere una graziosa fanciulla assai a lui piaceva.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Ma la nave mica in quelle condizioni le poteva mostrare!</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Pareva da rottamare.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Le vele piene di buchi erano e le travi cric cric facevano.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Ma la cosa più brutta da vedere l'esterno era...che cascasse a pezzi pareva.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Infatti quel vecchio vascello ad un enorme tempesta era scampato e ne era uscito un pò devastato.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Tempo da perdere non c'era restaurarlo si doveva.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Ovviamente Guglielmo Seppiolino le mani non si voleva sporcare e non faceva altro che i suoi comandare.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">"Piededitopo lurido sciagurato! Vuoi finire in mare scaraventato? Le vele ti ho detto di ricucire! Non sarai mica qui per dormire!?</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Sciancato dove diavolo pensi di andare? Le travi ti ho detto di martellare!</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Cicchetto che hai da guardare? é ora di lavorare o starai senza cenare!"</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Insomma insulti per tutti aveva e mai una parola di conforto a quelli diceva.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Eppure assai bravi erano...tanto impegno ci mettevano!</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Ve lo posso assicurare...io ho potuto da vicino osservare.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Un caldo immenso faceva e persino respirare faticoso era.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Ma quelli di lavorar non smettevano e puff puff facevano.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Il capitano "bravi!" di certo loro non diceva...per lui tutto scontato era.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Ma nemmeno zitto se ne stava!</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Continuamente li rimproverava.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Un lamentone era e che per la regina far di più si doveva diceva.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Una bella figura voleva fare ma di impegnarsi non ne voleva sentir parlare.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Seduto se ne stava e sbraitava sbraitava sbraitava.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">I suoi erano ore che faticavano ma di sentir quel lamentarsi continuo si stancavano.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Così di un breve sonnellino del capitano approfittarono e tra loro si consultarono.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Una decisione drastica prendevano poichè fin sopra i capelli ne avevano.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Quando Guglielmo si svegliò gli occhi si stropicciò...</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-size: large;">CHE COSA SUCCESSO ERA?!</span></b></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-size: large;">AI SUOI OCCHI NON CREDEVA!</span></b></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-size: large;">CHE FARE POTEVA?</span></b></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-size: large;">DOMANI CHE COSA GLI CAPITò TI RIVELERò SE QUI TI TROVERò!</span></b></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-size: large;">:) </span></b> </span><b></b></span>Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-4153316282631362212013-06-27T18:00:00.000+02:002013-06-27T18:00:05.913+02:00LA MISSIONE DI CROSTATINO<strong><span style="font-size: large;">ALLA PUNTATA FINALE SIAMO ARRIVATI E SPERO SARETE PREPARATI!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">A CROSTATINO UN DRAGO MANCAVA...LO CATTURAVA?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">FORZA INIZIAMO E COSA SUCCESSE SCOPRIAMO!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;"></span></strong><br />
Crostatino con Filiberto e Guglielmo a recuperare Eginardo andava e quello appena lo rivedeva per la gioia saltellava.<br />
Ora un ultimo drago si doveva catturare ed i nostri non si potevano fermare.<br />
Guglielmo e Filiberto nella lingua dei draghi si consultarono e per un bel po' parlarono.<br />
<br />
Poi alla guida del gruppo si mettevano e di far attenzione al paladino dicevano.<br />
Catturare l'ultimo drago non semplicissimo era...far lavoro di squadra occorreva.<br />
Alla palude di miele dirigere si dovevano ed in fretta lo facevano.<br />
Quando li arrivavano di colpo si fermavano.<br />
Crostatino mai una simile situazione avrebbe immaginato...mai uno spettacolo simile si era dinanzi agli occhi trovato.<br />
Un'immensa palude di miele attraverso una cascata di quella delizia continuamente si alimentava ed un profumo intensissimo emanava.<br />
In quell'immensità di miele cicciotti draghi rossi immersi erano ma muoversi non potevano.<br />
Talmente grassottelli erano che di avanzare in grado non parevano.<br />
Inoltre il miele tutto più difficile rendeva poiché assai denso era.<br />
Quelle creature continuamente ne mangiavano e ghiotti ne sembravano; ma il miele mai meno veniva...la cascata, come vi dicevo, continuamente ne forniva.<br />
Uno spettacolo davvero sorprendente era ma star lì a guardare non si poteva.<br />
<br />
Il tempo per scadere stava...far qualcosa bisognava!<br />
Così Guglielmo e Filiberto una corda con dei rami fabbricavano ed un amo con una caramella ci attaccavano.<br />
Poi iniziarono il loro piano a spiegare...si doveva una di quelle creature pescare e forte forte tutti assieme tirare.<br />
In prima linea Cremino si collocava ed un pezzo di quella strana canna da pesca impugnava.<br />
Dietro di lui gli altri tre si posizionarono e a tirare si prepararono.<br />
Infatti il solo Cremino solo farcela non poteva...ognuna di quelle creature enorme era.<br />
Un rosso drago cicciotto abboccava e la caramella masticava.<br />
I nostri tiravano e a riva lo trascinavano.<br />
Quello confuso era e che gli succedesse non comprendeva.<br />
<br />
Tutto dal miele lo lavavano e a seguirlo lo invitavano...Teodoro lo chiamavano e tutti assieme ad andare da Grimilde si preparavano.<br />
Cosa quella strega di loro avrebbe fatto non lo sapevano ma difendersi sapevano ed aiutar Crostatino volevano.<br />
Da lei arrivavano e alla porta bussavano; quella ai suoi occhi non credeva...tre draghi colorati di fronte aveva!<br />
La sua promessa ora mantener doveva ma Crostatino un dubbio aveva.<br />
Che quella del male facesse a quei draghi non lo avrebbe mai consentito...responsabile si sarebbe sentito.<br />
Così che cosa da loro volesse le domandava e quella di tre squame di ognuno di quelli necessitava.<br />
<br />
Nulla di grave era e nessuno male si faceva.<br />
Le squamette spontaneamente i tre si staccavano e gliele consegnavano.<br />
Quella strega ora Priscilla poteva liberare...la sua pozione con quelle squame riusciva a preparare.<br />
La principessa Crostatino riabbracciò e tanto lo ringraziò.<br />
Grimilde la pozione intanto preparava e davvero più giovane diventava.<br />
Contenta era e di non disturbare più il reame di Re Mandarino prometteva.<br />
<br />
Crostatino i draghetti abbracciava e a salutarli si preparava; ma quelli a lui si erano a tal punto affezionati che parevano davvero rattristati. <br />
Con lui volevano restare...al reame andare.<br />
Crostatino accettava e con sé li portava....quando il re avrebbe saputo che grazie a loro sua figlia si era potuta salvare di certo li avrebbe fatti restare.<br />
<br />
Così tutti assieme da Re Mandarino andarono e a far festa si prepararono....tutto l'accaduto gli narrarono e che i draghi potessero rimaner lì domandarono.<br />
Il re non poteva la gioia contenere di sua figlia rivedere; tutti sentitamente ringraziava e una casa per i draghi personalmente fabbricava.<br />
Così da quel giorno anche quelli di Re Mandarino sudditi erano diventati e di lì non si sarebbero più allontanati.<br />
Uomini e draghi in armonia vivevano ed assieme le giornate trascorrevano.<br />
Quelle creature che assai pericolose erano sembrate in fin dei conti davvero straordinarie si erano dimostrate.<br />
<br />
Grimilde non si fece più vedere e nessuno la dovette temere.<br />
Ora a contemplarsi tutto il dì stava...felice di come più giovane sembrava...ad infastidire gli altri non pensava e solo a rimirarsi si impegnava...<br />
Giusto o sbagliato che fosse il fare così ciò che conta è che non disturbo più coloro che abitavano quel reame lì!<br />
<br />
<strong><span style="font-size: large;">ALTRE MISSIONI CROSTATINO DOVETTE AFFRONTARE MA IN ALTRE OCCASIONI VE LE POTRò RACCONTARE...VI BASTI SAPERE CHE ONESTà E CORRETTEZZA IN OGNI COSA CHE FACEVA METTEVA ED OGNI OSTACOLO SUPERAR SAPEVA!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">:)</span></strong><br />
Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4164099525042195439.post-52789158801068606782013-06-26T18:00:00.000+02:002013-06-26T18:00:05.236+02:00LA MISSIONE DI CROSTATINO<strong><span style="font-size: large;">COMINCIAMO PERCHè ANCORA DIVERSA STRADA DA FARE ABBIAMO!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">CHE FACEVA CROSTATINO ORA CHE AVEVA PRESO IL PRIMO DRAGHINO?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;"></span></strong><br />
A Crostatino altri due draghi da catturare mancavano e chissà se prendere si lasciavano...<br />
Ma ora un alleato aveva...con lui Filiberto c'era!<br />
A tranquillizzare Eginardo si recò e di attendere lì il suo ritorno comandò.<br />
Infatti con loro quel destriero non poteva andare...mica era in grado di volare!<br />
<br />
Filiberto dove andare sapeva...in cima all'arcobaleno volar si doveva.<br />
Lì un ciclope viveva ed il guardiano dei draghi arancioni era.<br />
Quelli nulla comprendevano ed un cervellino come la punta di un ago avevano.<br />
Convincerne uno a con loro andare non sarebbe stato difficile da fare ma occorreva una distrazione al ciclope dare.<br />
Quello i suoi draghi di vista mai perdeva e il suo unico occhio sempre vigile teneva.<br />
Nemmeno la notte riposava poiché di guardia stava.<br />
Quei draghi arancioni spesso si allontanavano e di andarsene tentavano...assai curiosi erano e in lungo e in largo sulla sommità dell'arcobaleno correvano.<br />
E quel gigante li controllava e all'ordine li richiamava...così affezionato a loro era...solo quelli per amici aveva.<br />
<br />
Centinaia erano e a chiunque sfuggir potevano...ma al loro guardiano ciò mai era accaduto...ogni fuga aveva prevenuto e quelli sempre con sé tenuto.<br />
Nonostante Filiberto la lingua di Crostatino non parlava comunque si spiegava.<br />
Magicamente il paladino i suoi versi comprendeva e così la situazione anche a lui nota era.<br />
In groppa a Filiberto saltava e tra le ali di quello si sistemava.<br />
Il draghetto a volare iniziava e la terra sempre più piccola sembrava.<br />
Da lassù Eginardo un puntino pareva...e pian pianino nemmeno più si vedeva.<br />
<br />
All'arcobaleno in brevissimo tempo arrivarono e sul da farsi si consultarono.<br />
Il ciclope vedevano ed entrambi un po' di paura avevano!<br />
Il piano semplice pareva ma metterlo in pratica il suo rischio aveva.<br />
Filiberto una fiaschetta di potente vino dietro si era portato e fino a quel momento non lo aveva nemmeno a Crostatino rivelato.<br />
Quel drago donarlo al ciclope voleva e di domandargli se poteva vivere con lui diceva.<br />
Ovviamente una finzione era...distrarlo si doveva.<br />
Col vino avrebbero festeggiato e quel ciclope si sarebbe di certo ubriacato.<br />
In un profondo sonno sarebbe caduto ed il controllo del suo "gregge" avrebbe perduto!<br />
Crostatino avrebbe così un drago arancione potuto avvicinare e con loro convincerlo ad andare.<br />
<br />
Tutto secondo i piani magicamente andava e il ciclope vino tracannava.<br />
Glu Glu nella sua gola faceva ed il suo unico occhio quasi si chiudeva e rideva rideva...contento di avere un nuovo drago celeste pareva.<br />
Ancora a bere continuava e non si fermava...tutta la fiaschetta finiva e avreste dovuto veder come gioiva!<br />
In poco tempo a terra stramazzò e a russare iniziò.<br />
Il momento per agire arrivato era e Crostatino avanti si faceva.<br />
Ad un draghetto arancione si avvicinava e gli si presentava.<br />
Che sarebbe potuto ai piedi dell'arcobaleno con loro andare se avesse voluto accettare gli diceva e quello di sì con la testa faceva.<br />
Era così curioso di il mondo esplorare che non poteva quell'occasione farsi scappare.<br />
Crostatino Guglielmo lo battezzò e così a partire quella squadretta si preparò.<br />
<br />
Ora in tre erano e recuperare Eginardo dovevano.<br />
Un solo drago poi all'appello mancava...ed il tempo a scarseggiare iniziava.<br />
Un solo giorno per salvar Priscilla rimaneva...acciuffare quel drago si doveva.<br />
<br />
<strong><span style="font-size: large;">LA MISSIONE A TERMINE POTEVANO PORTARE?</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">PROVA QUI DOMANI A TORNARE E TE LO POTRò SVELARE!</span></strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">:)</span></strong>Ari :) http://www.blogger.com/profile/12696801773363817672noreply@blogger.com0