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lunedì 4 febbraio 2013

IL CARNEVALE DI ARABELLA

VI è MAI ACCADUTO CHE UN COSTUME DI CARNEVALE NON VI SIA PIACIUTO? ECCO COSA AD ARABELLA CAPITò E COME SI COMPORTò

Arabella era una bimba assai bella.
Era sempre molto cortese e non aveva grandi pretese.
La sua non era una famiglia troppo benestante ma per Arabella questo non era importante.
Trascorreva allegra le sue giornate tra risate e scampagnate; aveva non pochi amici e passavano assieme momenti felici.
Viveva in un paesino di montagna assai carino ma piccino: si chiamava Piripù e non molti abitanti c'erano lassù!
I grandi gli animali al pascolo ogni giorno portavano e i piccini tra loro giocavano.
La vita serena scorreva e a tutti star lì piaceva.
Arabella vedeva che molti giocattoli che gli altri avevano lei possedere non poteva.
I suoi genitori non avevano tante possibilità e non riuscivano a permettersi quei balocchi là.
Così se gli altri avevano bamboline di porcellana Arabella con la sua gallina di terra giocava.
Ma non per questo soffriva e comunque a divertirsi riusciva.
Trovava in ogni situazione un motivo di soddisfazione.
Se alcune amichette avevano vestitini costosi e colorati ad Arabella bastavano i suoi usati. Anche se le stoffe erano sbiadite a lei erano comunque gradite; era affezionata ai suoi indumenti che la mamma le aveva cucito tra mille stenti; comprendeva dei suoi genitori le difficoltà e ringraziava comunque per ogni possibilità.
Spesso mamma e papà erano stanchi e pensierosi e di affetto non sempre generosi. Anche se erano un pò bruschi e freddini Arabella cercava comunque i loro coccolini.
Anche se erano dal lavoro sfiniti ad Arabella erano sempre graditi; quando riusciva un sorriso a loro strappare dalla gioia si sentiva mancare; saltellava per la cucina allegramente mentre mamma le diceva di non gridare severamente.
Arabella sapeva in cuor suo che se anche veniva spesso rimproverata era lo stesso tanto amata.

A Piripù si avvicinava di carnevale il dì e non si tenevano più dalla gioia quei bimbi lì.
Avanti e indietro per le strade del paese correvano e a più non posso ridevano.
"Io da professore mi vestirò!" diceva Pierino del maestro il bambino.
"Io sarò una farfalla!" diceva Vera la figlia della parrucchiera!
"Il mio papà da fattore mi vestirà! Avrò persino un piccolo trattore che farà un gran rumore" gridava Agostino il piccino del postino.
"La mia mamma un vestito da cowboy mi cucirà e uno splendore sarà! Avrò anche un cavallo e sarà uno sballo" diceva Cremino il figlio del vicino.
Avevano tutti una ragione in più degli anni passati per essere emozionati: quell'anno infatti sul carro sarebbero saliti e dovevano essere davvero ben vestiti; tutto il paese e i dintorni li avrebbero ammirati e dovevano essere preparati!
"I miei genitori mi han comperato un vestito da scozzese e non han badato a spese! sarò la più bella brillerò come una stella!" diceva Elen vantandosi e attorno guardandosi.
Elen e Arabella erano amiche del cuore anche se le due famiglie avevano un opposto di vita tenore.

Elen era la figlia di un ricco possidente ed era assai ricca veramente; ad Arabella ciò non importava poichè l'amicizia a questo non guardava.
Quindi anche se Elen del suo costoso vestito si vantava a lei non importava.
Mentre tutti parlavano dei costumi di carnevale Arabella pensò: " Non sarà affatto male, mi divertirò e un qualche vestito anche io troverò! Stasera a mamma ne parlerò e con lei una soluzione inventerò! Anche se niente posso comperare comunque qualcosa riuscirò a rimediare!"
"Tu Arabella da cosa ti vestirai? Che cosa sarai?" chiedevano gli altri curiosi e coi visi gioiosi.
Arabella spallucce faceva e così rispondeva: "Ancora non lo sò ma qualcosa comprerò!"
In cuor suo sapeva che soldi non aveva ma rivelarlo agli altri le dispiaceva.
Tutti salutò e verso casa si avviò!

COSA SUCCESSE AD ARABELLA? FU PER LEI UNA FESTA BELLA?
LE COSE ANDARONO DIVERSAMENTE DA COME LE AVEVA IMMAGINATE NELLA SUA MENTE.
MA DI PIù NON POSSO RIVELARE E TU DOMANI QUI DEVI TORNARE!
:)

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