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venerdì 21 giugno 2013

RE GIULIVO IL FUGGITIVO

IL WEEKEND è COMINCIATO ED OGNUNO DI VOI DEVE ESSERE A QUESTA STORIA PREPARATO.
IN UN REAME LONTANO LONTANO VI PORTERò E DI UN RE VI RACCONTERò

Nel reame di Croccantilandia andiamo e il suo sovrano conosciamo.
Re Giulivo  si chiamava ed erano molti anni che su quelle terre regnava.
I suoi sudditi molto bene gli volevano anche se i suoi difettucci vedevano.

Uno più degli altri tutti infastidiva...Re Giulivo dai suoi sudditi fuggiva.
Con loro non amava conversare e pareva dovesse sempre di fretta andare.
Mai due parole scambiava e con una scusa ogni  volta si defilava.
Quelli il perché non comprendevano poiché molto affezionati gli erano.
Per il resto un re quasi perfetto era, enorme impegno in tutto metteva e abilmente tutti dirigeva.
Ma attraverso aiutanti lo faceva poiché conversar direttamente non troppo gli piaceva.

Che gli altri lo volessero sempre giudicare aveva l'impressione e faceva di tutto per sfuggire a quella situazione.
Temeva che gli affari suoi si volessero fare o che volessero ogni suo comportamento scrutare per poi spettegolare.
Magari qualcosa per incastrarlo cercando stavano o chissà che cosa alle sue spalle confabulavano.
Insomma davvero un supplizio era...sempre di doversi nascondere credeva.
E così quante cose si perdeva....alle feste non partecipava...dalla finestra del suo palazzo guardava...i bambini non riceveva...i loro abbracci temeva.
Appiccicosi gli sembravano... ed era meglio se lontano stavano.
E se addosso uno di quelli gli si fosse attaccato?
Come lo avrebbe staccato?

Intollerabile quel pensiero era e di tutto per evitare che ciò accadesse faceva; di nessuno si fidava e solo soletto se ne stava.
Così pensava di non soffrire...ma nemmeno poteva mai con qualcuno gioire.
Dal suo maniero il mondo esterno guardava e al pensiero che qualcuno lo venisse a cercare tremava.
E più i giorni passavano più le cose peggioravano.

Ora il cervello di Giulivo ben più non funzionava poiché la paura la ragione gli offuscava.
Da un po' di tempo che qualcuno lo seguisse gli sembrava e a come sfuggirgli pensava e ripensava.
Tutto ciò un giorno in giardino era iniziato...sentite che era capitato.
Una mattina assolata era ed un pisolino Giulivo sotto un albero faceva; all'improvviso un gruppo di bambini nel parco privato di quel re riuscì ad entrare e cominciò non appena lo vide a gridare:
"Laggiù Re Giulivo riposa! Vicino a quella rosa! Andiamolo forza ad abbracciare e chiediamogli se vuole con noi giocare!"
Così verso il sovrano saltellavano ed addosso quei cinque o sei bambini gli si gettarono; a sbaciucchiarlo ed abbracciarlo iniziarono ed ovviamente lo svegliarono!

Terrore quel re provò e che gli stesse accadendo si domandò.
Di quell'abbraccio si doveva liberare! o si sarebbe di certo fatto male!
Così da piangere a quel re veniva e a fuggire non riusciva.
Dopo poco ce la fece a scappare e si andò dentro il palazzo a rifugiare.
Quei bimbi tanto male ci restarono e a casa piangendo se ne tornarono.
Perché quel re aveva reagito così non capivano...gli altri adulti della loro compagnia gioivano.

Giulivo dal canto suo tremava e che vi fosse una sola cosa da fare pensava.
Più il tempo passava più la sua convinzione si rafforzava.
Non vi era altra soluzione per risolvere quella situazione!
E la paura aumentava...scampo non lasciava...
cosa quei bambini da lui volevano? Perché una cosa del genere fatto gli avevano!?
Proprio il motivo non lo comprendeva ma che fare ben lo sapeva!

COSA GIULIVO AVEVA DECISO DI FARE?
SE DOMANI TORNERETE QUI VE LO POTRò SVELARE!
:)

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