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sabato 1 giugno 2013

LA FUGA DI RE CARCIOFINO

ORA CHE LAZZARO DELL'ACCADUTO ACCORTO SI ERA COSA FAR SI POTEVA?
A QUELLI DI RE CARCIOFINO IMPORTAVA?
CHE COSA IN QUEL REAME ORA CAPITAVA?
LA SECONDA PUNTATA INIZIAMO! MOLTO TEMPO NON ABBIAMO!

Tutto il reame radunato si era e sconcertato la scomparsa di Carciofino apprendeva.
Tutti assai stupiti erano ma che fare non sapevano.
Lazzaro si disperava e che fosse successo qualcosa di grave al sovrano sospettava.

Intanto Re Carciofino solo nel bosco sulla riva di un ruscelletto piangeva e nostalgia dei suoi aveva.
Non si sentiva amato nè da alcuno rispettato.
Eppure tanto impegno aveva al suo mestiere dedicato...com'era possibile non essere apprezzato.
Il viso con l'acqua si rinfrescò e le lacrime di fermare cercò.
Attorno si guardava e ogni minimo rumore ascoltava...assai solo si sentiva e di nulla in quel momento gioiva.
Almeno pensava un re migliore magari scegliere avrebbero potuto se avessero lui sparito creduto.
Non si sarebbero magari più ogni dì lamentati e avrebbero smesso di dare i gesti altrui per scontati.

Re Carciofino tra sè e sè pensava ed enorme amarezza provava. Se qualcuno di loro avesse potuto vedere quanto amore in ciò che per loro faceva metteva di certo cambiare idea poteva.
Ognuno nel reame pensava che la vita del re solo agi prevedesse e mai sacrifici ammettesse.
Comunque di procedere decideva poichè allontanarsi ancora voleva...tornar indietro non si poteva.
Chissà se a qualcuno sarebbe mancato...se dove fosse finito uno dei suoi si sarebbe domandato...
A tutti questi interrogativi una risposta non dava e nel bosco avanzava.

Lazzaro intanto il popolo ad agire convinceva ed ognuno pr il re in pensiero era.
Di chiamare Camillo il paladino si decideva e quello immediatamente giungeva.
Quando la scomparsa di Re Carciofino apprendeva impietrito rimaneva.
Al re era infatti molto affezionato e da anni di amicizia legato.
Che tempo da perdere non vi era a tutti diceva e partir subito voleva.
Così di cavallo munito si recò a scoprire dove quel sovrano fosse finito.
Agli altri di attenderlo ordinava e ognuno di loro sospirava.
A poche ore dalla scomparsa il re già mancava e ciò si notava...
Nessuno aiuto portava e ogni attività un pò si inceppava.
Ognuno in cuor suo ammetteva che in realtà era non poco l'aiuto che da Re Carciofino riceveva.
E oltre alle normali questioni di ogni dì chi avrebbe protetti dai draghi quelli lì?
Ora che di averlo perduto temevano di aver sbagliato comprendevano...già lo rimpiangevano e "Se ci fosse stato Re Carciofino ci avrebbe aiutati..." in ogni occasione dicevano.

Camillo nel bosco si inoltrava e dai suoi amici gnomi si recava.
Quelli lo avrebbero potuto aiutare e qualcosa di più su Re Carciofino rivelare...di certo se dal bosco era passato qualcuno di loro lo aveva notato.
Quel popolo di ogni evento che lì accadeva a conoscenza era e Camillo questo lo sapeva.
Così da Gridolfo, così il capo degli gnomi si chiamava...il nostro paladino si recava e se avesse visto passare il Re domandava.
Quello un pò su ci pensava ed i suoi a raccolta chiamava; quelli interpellava e qualcosa ne ricavava.
Un piccolo gnomo di nome Pallino aveva veduto passar poco prima Re Carciofino!
Indicazioni su dove si fosse diretto fornì...e Camillo subito partì.

Poco più avanti un'ombra scorgeva e che fosse il Re comprendeva.
"Sire! Sire!" lo chiamava e quello con un sussulto si voltava...istintivamente fece per fuggire ma poi non potè che gioire...
Qualcuno lo aveva cercato...forse non da tutti era disprezzato.
Così si fermava e che il paladino lo raggiungesse lasciava...
"Sire che vi è accaduto? Non avrei a questa storia mai creduto se non avessi con i miei occhi veduto!
Perchè ve ne siete andato?
Vi siete di fare il re stancato?"
Il sovrano la situazione spiegava e di non sentirsi apprezzato confidava...che preferiva quel reame non più governare diceva e di voler andarsene aggiungeva...irremovibile pareva.
Camillo per diverse ore a convincerlo provò ma quello la sua idea non cambiò.
Il paladino che per quella via nulla avrebbe ottenuto comprendeva...qualcosa di diverso far si doveva.
Così il re finse di assecondare e lo lasciò per la sua strada andare; poi verso il villaggio di corsa tornò e che era accaduto raccontò.

Re Carciofino intanto il suo cammino proseguiva e salir sempre di più la tristezza in lui sentiva...nessuno in fondo a lui ci teneva...un'ennesima conferma ne riceveva. Che si fossero già arresi pensava...

SI SBAGLIAVA? O NEL GIUSTO STAVA?
COSA DI FARE I SUDDITI DECIDEVANO?
RIPRENDERSI IL LORO RE VOLEVANO?
ANCORA UN Dì DOVRAI PAZIENTARE! DOMANI NON MANCARE
:)

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