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domenica 9 giugno 2013

IL TORMENTO DI RE GELSOMINO

COSì LUCREZIO  IL FORMICHIERE LA STORIA DELLA SIGNORA STAVA PER RACCONTARE...Chissà SE POTEVA ERBINO AIUTARE...

Lucrezio vi dicevo della signora la storia sapeva e di narrarla al paladino l'ora non vedeva.
State anche voi ad ascoltare e qualcosa di davvero simile alla sventura di Gelsomino potrete ascoltare.
Quella donna Giovannina si chiamava e nel villaggio di Roccafine abitava.
Quel posto non lontano dal reame di Re Gelsomino era e per questo quella storia alle orecchie di tutti giunta era.
Ma i dettagli solo qualcuno li conosceva ed ovviamente Lucrezio tra questi era.

Giovannina sempre felice era stata e mai nulla l'aveva turbata.
Le sue giornate in allegria trascorreva e stupendi lavori col suo telaio faceva.
Bellissimi arazzi riusciva a creare e spesso momenti gioiosi attraverso quelli poteva rappresentare.
Se qualcuno dei suoi vicini triste era quella sempre come risollevarlo sapeva.
Un apposito arazzo che insegnasse il valore della vita creava e poi a quel qualcuno lo mostrava.
Quello a veder le cose da un'altra prospettiva imparava e così la sua giornata grazie a Giovannina migliorava.
Quella mai si risparmiava e tutti aiutava.
Era faticoso cercare tutti di confortare ma lei non ci avrebbe mai potuto rinunciare.
Troppo importante era un sorriso saper donare e le giornate migliorare.
Anche lei non comprendeva come tristi si potesse d'improvviso diventare senza un'apparente spiegazione trovare.
Lei infatti come Re Gelsomino sempre giornate fortunate aveva vissuto e non aveva la tristezza investirla mai veduto.

Un giorno però quella povera Giovannina si svegliava e una spiacevole sensazione provava.
Una nottataccia vissuta aveva e girata e rigirata si era.
E l'indomani puff! Così si era svegliata...dalla malinconia divorata...
Eppure un perché non c'era...nessuno che le fosse accaduto comprendeva...
Per dei mesi a consolarla provavano ma dalla tristezza non la liberavano.
Bacche, pozioni ed erbette provavano ma nessun risultato guadagnavano.

Stregoni convocarono ma la soluzione non trovarono.
E più il tempo passava più Giovannina si rattristava.
Se cosa avesse le domandavano nessuna risposta sensata ricavavano; nemmeno lei lo sapeva...solo felice più non era.
E lei piangeva e piangeva e davvero a vederla pena faceva.
Un giorno ad un suo compaesano un'idea veniva e come poter aiutare Giovannina intuiva.
Da uno gnomo andava portata e di certo l'avrebbe aiutata.
Infatti così si decise di fare e da Norberto la si decise di portare.
Quello magicamente una spiegazione aveva e come risolvere il tutto sapeva.
A loro l'esistenza di fantasmini del malumore menzionò e che facevano spiegò.
Solitamente nella mente delle persone comuni per divertirsi entravano e malumore portavano...poi com'erano arrivati se ne andavano e la tristezza via si portavano.
Ecco perché l'umore l'altalena faceva! Colpa dei fantasmini era!

Poi le persone come Giovannina quei fantasmini facevano adirare poiché erano a tal punto positive che nei loro cuori non li facevano entrare.
Così quelli il momento opportuno aspettavano e tutti assieme contro il portatore di buonumore si gettavano...tutti assieme ce la facevano e tristezza nel malcapitato mettevano.
E di lì andarsene non volevano poiché soddisfatti dell'impresa erano.
E se non si interveniva più la persona conquistata dai fantasmini non gioiva.
Ma Norberto una soluzione conosceva poiché uno di quei fantasmini confidata sbadatamente gliel'aveva.
Una notte di luna occorreva aspettare e al malcapitato del rosmarino far mangiare.
Poi bisognava a quello ricordare le gioie che la vita poteva regalare ed una piccola filastrocca recitare.
I fantasmini si sarebbero così dal cuore di quello dileguati e mai più tornati.

Proprio ciò con Giovannina decisero di fare e la riuscirono a salvare.
Quella potè così la sua felicità ritrovare e gli altri continuare ad aiutare.
Terribili quei fantasmini erano ma esser vinti quindi potevano.
Giovannina mai più tristezza provò e la sua missione di portasorrisi continuò.

Lucrezio di conoscere tutto ciò soddisfatto era ed enorme vanto se ne faceva.
Erbino rapito ascoltava ed in cuor suo davvero gioia provava.
La soluzione ora per salvar Re Gelsomino aveva! Metterla in pratica doveva!
Bisognava Norberto trovare e la filastrocca farsi dare....quella Lucrezio non la conosceva ed un po' rammaricato per ciò era...però indicazioni su dove vivesse lo gnomo poteva dare ed in questo modo comunque Erbino aiutare...

DOMANI PUNTATA FINALE!
NON PUOI MANCARE!
:)


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