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"TUTTI I GRANDI SONO STATI BAMBINI, MA POCHI DI ESSI SE NE RICORDANO"(IL PICCOLO PRINCIPE)

lunedì 10 giugno 2013

IL TORMENTO DI RE GELSOMINO

ECCOCI ALLA PUNTATA FINALE ARRIVATI!
SPERO SARETE AD ASCOLTARE PREPARATI!
ERBINO ORA CHE FARE SAPEVA E SALVARE IL SUO RE VOLEVA!

Il formichiere Lucrezio di accompagnare Erbino da Norberto si offrì e guidò quel paladino alla tana di quello lì.
Alla dimora di Norberto arrivarono e bussarono.
La situazione a quel piccolo e barbuto gnomo spiegarono e che li aiutasse sperarono.
Ovviamente Lucrezio non se ne andava ma attivamente partecipava.
Poi a tutti avrebbe potuto raccontare che cosa a Re Gelsomino era dovuto capitare e non avrebbe omesso che lui stesso la cura aveva permesso di trovare.
Già al centro dell'attenzione di tutti si immaginava e tra sé e sé gongolava.

Comunque Norberto una piccola pergamena ad Erbino consegnava e di aprirla solo in presenza di Re Gelsomino raccomandava.
Un altro dettaglio aggiungeva...il paladino nel momento della lettura solo col re stare doveva.
Nessun altro vi poteva partecipare altrimenti la filastrocca non avrebbe potuto funzionare.
Questo Lucrezio non lo sapeva e per nulla contento era!
Di assistere alla guarigione sognava ed invece nell'impossibilità di far ciò si trovava.
Non avrebbe potuto il  suo racconto con i dettagli finali coronare e questo non lo poteva che rattristare.
Così si imbronciò e lì un minuto di più non restò.
Le spalle ad Erbino e Norberto voltò e a casa sua se ne tornò.
Il paladino nemmeno in tempo a ringraziarlo faceva che quello già lontano era.
Ma tempo per confortare l'ambizione di quel formichiere non c'era! Una missione fondamentale Erbino attendeva!
Norberto salutò e verso il reame con la pergamena stretta in pugno cavalcò.

In fretta lì giungeva e dal re si dirigeva.
Mentre vi andava chiunque incontrasse rassicurava; il Re come prima avrebbe fatto tornare ma nessuno doveva ciò che stava per succedere spiare.
Lì dovevano pazientemente aspettare e l'indomani avrebbero potuto un sorridente Gelsomino riabbracciare.
Quelli ovviamente si fidavano e con discrezione aspettavano; nessuna domanda facevano anche se un po' paura del fallimento avevano.

Quella sera luna piena vi era ed Erbino a seguirlo Re Gelsomino convinceva.
Strada facendo il paladino rosmarino raccoglieva e il sovrano perché facesse ciò chiedeva.
Risposte non riceveva poiché tempo da perdere non c'era.
In un luogo appartato Erbino Re Gelsomino portava e il rosmarino gli somministrava...
"ROSMARINO PREZZEMOLINO E BISCOTTINI ESCANO IMMEDIATAMENTE TUTTI I FANTASMINI...MAI Più QUESTO CUORE VENGANO A TORMENTARE O LA MIA IRA DOVRANNO AFFRONTARE"
Re Gelsomino ascoltava e le pupille sgranava...nulla capiva...che facesse Erino non intuiva.

Detto ciò il paladino a raccontare le bellezze della vita a Gelsomino cominciava mentre quello il rosmarino masticava...dalla luna una luce bellissima si sprigionava e il Re illuminava...improvvisamente quel sovrano cadeva e tutto di violetto si dipingeva...
Poi dalle sue vesti circa un centinaio di bianchi fazzolettini cominciarono a sbucare e non smettevano di gridare...erano i fantasmini che andandosene se ne stavano...avreste dovuto sentir come si lamentavano!
Erbino a tutto ciò assisteva e nemmeno un muscolo più muoveva.
Dopo poco tutto tranquillo tornò ed il re come da un pisolino si svegliò...ed indovinate un po'?!!!

Tutto sorridente era! quello di prima pareva!
La soluzione Erbino trovato aveva poiché quel sovrano guarito era!
Il paladino l'accaduto gli raccontò e quello di non ricordar nulla affermò ma comunque immensamente ringraziò.

Al villaggio tornarono e l'indomani tutti il Re riabbracciarono.
Tutti enormemente felici erano e volerlo dimostrare in ogni modo volevano...alcuni saltellavano, altri cantavano, altri baci sulle guanciotte del Re stampavano.
Insomma quel dì il reame dalla felicità invaso era ed immaginate la rabbia che ai fantasmini del malumore ciò faceva...

Per quel dì proprio non si riuscirono ad avvicinare perché tutta quella gioia li faceva star male e non potevano a nessuno il malumore appiccicare...
Nei mesi successivi quei fantasmini qualcuno del reame visitarono ma per poco restarono e più a Re Gelsomino non si avvicinarono.
Quel Re tutti continuò a consolare e grazie ad Erbino il suo sorriso non dovette mai più abbandonare!

Re Gelsomino da dove il malumore senza motivo arrivasse compreso aveva ed una soluzione in atto metteva.
A tutti dei fantasmini l'esistenza svelava così nessuno dei malumori improvvisi più non si preoccupava e di reagire tentava!
E posso dirvi che i malumori diminuirono sempre di più in quel reame laggiù.

SE ANCHE A TE DI ESSER INVASO DAI FANTASMINI DEL MALUMORE è CAPITATO ORA UNA SOLUZIONE HAI TROVATO.
SE TRISTE SENZA MOTIVO OGNI TANTO TI SVEGLIERAI ALLA STORIA DI GELSOMINO PENSERAI E DEI FANTASMINI TI RICORDERAI.
SUBITO ALLE COSE BELLE CHE LA VITA TI DONA PROVA A PENSARE E NON FARTI DA QUEI BIRICCHINI ACCIUFFARE. SE UN MOTIVO PER SORRIDERE TROVERAI IN FUGA LI METTERAI!
:)

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