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sabato 6 aprile 2013

NEL PAESE DEGLI OROLOGI

SCOPRIAMO CHE COSA GINEVRA FACEVA INTANTO CHE RE EDOARDO III FROLLINO ASSENTE ERA!

Così a tutti quella megera dicendo andava che il Grande Orologio la vita loro rubava.
A poco a poco l'impegno alla pigrizia il posto cedeva e la popolazione non se ne accorgeva.
Nessuno Ginevra aveva riconosciuto e di conseguenza temuto.
Così gentile pareva che di certo pericolosa non la si riteneva.
E le sue parole li corrompevano e dalle attività li distoglievano.
Lei in chiacchiere li coinvolgeva e a sdraiarsi su morbide poltrone li convinceva.

Il Grande Orologio però loro l'impegno rammentava e ciò ad infastidirli iniziava.
Solo Mastro Croccantino resisteva ma pian pianino anche lui cedere doveva.
Starsene in ozio era di certo più invitante che svolgere un lavoro pesante.
I primi giorni tutti felici parevano e le gioie del non faticare godevano.
Solo una cosa come vi dicevo fastidio loro dava...quell'orologio che i loro doveri gli ricordava.

Il momento che Ginevra aveva tanto aspettato era finalmente arrivato...
Così la sua proposta faceva e gli animi ancora una volta corrompeva:
"Se a me il Grande Orologio darete più problemi non avrete...nessuno vi ricorderà le vostre responsabilità e tanto vi stresserà...
Liberi sarete e solo quando voglia ne avrete lavorerete...
A nulla quegli stupidi orologi vi possono servire solo a far la vostra gioia svanire...
Quando il vostro Re tornerà son certa anche lui ne gioirà...!"
Tutti un pò ci pensavano ma ormai indietro non tornavano...
Di quell'Orologio si volevano sbarazzare e che volesse dire viver senza quello provare...
Così a Ginevra lo si decise di consegnare nonostante Mastro Croccantino lì dov'era lo volesse lasciare.
Tutta la cittadinanza concorde era quell'Orologio sparire doveva.
Così alla megera lo donarono e che lei se lo portasse via esultarono.
Ginevra col suo trofeo svanì convinta non sarebbe mai più tornata lì...
Attraverso la sfera nella sua dimora avrebbe spiato la reazione di Edoardo al suo reame tornato...
Disperato lo avrebbe veduto, il suo paese sarebbe in preda all'ozio caduto e tanto a lei ciò sarebbe piaciuto.
Era ciò che quel sovrano si meritava per averla rifiutata.

I giorni al paese degli orologi passavano e le cose sempre peggio andavano...nemmeno più dai letti quelli si alzavano.
Tutto il giorno poltrivano e nessun lavoro finivano...
In breve ogni attività si bloccò e il paese verso la sua fine si incamminò...
La pigrizia li divorava e Mastro Croccantino il ritorno del Re implorava e di recuperare il Grande Orologio sperava.

Intanto Edoardo III Frollino dal suo viaggio tornava e di fronte quel paese addormentato si trovava.
Parevano tutti instupiditi da chissàchecosa storditi.
Qua e là ciondolavano e sempre a zonzo se ne stavano.
La panetteria più non funzionava, il falegname più al lavoro non andava, la maestra non insegnava, l'ospedale chiusi i battenti aveva e nessuno far più nulla sapeva.
Il Re che fosse successo ai suoi sudditi si domandava e da Mastro Croccantino veloce andava!

AVREBBE UNA SOLUZIONE TROVATO E QUELLA SITUAZIONE CAMBIATO?
IL PAESE DEGLI OROLOGI DALL'OZIO SI SAREBBE SALVATO O SAREBBE NELLA PIGRIZIA RIMASTO INTRAPPOLATO?
A DOMANI NON PUOI MANCARE!
:)

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