LA SETTIMANA INIZIAMO E UNA BELLA STORIA A PUNTATE COMINCIAMO!
VEDIAMO CHI CAMILLO ERA E CHE COSA FACEVA!
Camillo un bambino davvero intelligente era ma di amici non ne aveva.
Gli altri bambini non molto lo sopportavano poichè che li giudicasse sospettvano.
Camillo dall'alto in basso li guardava e sempre di criticarli cercava.
In realtà assai insicuro era e dietro la sua istruzione si nascondeva.
Meglio di tutti sapeva leggere, scrivere e parlare ma non sapeva quanto fosse bello un'emozione provare.
Le sue giornate in compagnia dei libri trascorreva e quasi mai la testa fuori di casa metteva.
Gli altri ne avevano soggezione e si dispiacevano per quella situazione.
Lo avrebbero voluto con loro invitare a giocare e diverse volte lo avevano provato a fare.
Gli avevano detto all'incirca così quei bimbi lì:
"Camillo vieni con noi a giocare!!!! Un bel pomeriggio potrai passare!
Vedrai ci divertiremo e amici diventeremo!"
Camillo da dietro i suoi occhiali li guardava e di rispondere "Sì arrivo!" tanto desiderava.
Ma poi le sue paure facevano capolino e bloccavano quel bambino...
lui non aveva tempo da perdere con quelle stupidità...mica si poteva passare la vita a giocare in verità.
Poi magari come gli altri non lo avrebbe saputo fare e di lui si sarebbero potuti burlare...questo proprio non lo poteva sopportare!
Così di essere a loro superiore fingeva e con distacco rispondeva:
"Non mi interessa con voi giocare! Io ho di meglio da fare!
Devo studiare e un grande uomo diventare!
Non ho tempo da buttare lasciatemi stare!"
Quelli assai male ogni volta rimanevano e più che fare non sapevano.
Non volevano nemmeno più tentare perchè tanto male quel Camillo li faceva stare.
Come stupidini li trattava e tante arie si dava.
Quando loro a pallone giocavano e quello per caso di lì passava subito si fermavano e che dicesse loro qualcosa tremavano.
Si sentivano da quel bambino giudicati e assai disprezzati.
Camillo le stesse sensazioni provava e che lo prendessero in giro pensava.
Così di non interessarsi a loro fingeva e oltre si dirigeva.
Nessuno il reale comportamento degli altri intuiva poichè solo il proprio pensiero seguiva.
Per i bambini Camillo un vanitoso secchione era e lui dal canto suo che lo ritenessero diverso ed inferiore credeva.
La verità era che entrambe le parti amicizia avrebbero voluto fare ma non sapevano da che parte cominciare.
Così ognuno si arrendeva e per la sua strada persisteva.
Camillo nuovi libri comperava e sempre di più da solo se ne stava.
Anche a scuola a ricrezione mai lasciava per giocare la sua postazione.
Sempre studiava e mai una piccola emozione si regalava.
Se avesse ceduto lo avrebbero tutti veduto e avrebbe per giunta del tempo perduto!
Di nessuno si voleva fidare, degli altri bambini sapeva solo dubitare!
Gli altri davvero più non sapevano che fare e lo cominciarono ad ignorare.
Egli contento comunque non era e partecipare sotto sotto voleva.
Così se loro andavano a giocare egli faceva in modo di davanti a loro passare e da sietro i suoi occhiali guardare.
Quei bambini qualcosa in lui suscitavano così felici sembravano.
Eppure lui adeguato non si sentiva e stare a guardare preferiva.
Mai li giudicava anzi in fondo li ammirava...semplicemente non lo dimostrava.
A fingere indifferenza aveva imparato ed un maestro in ciò era diventato.
Il suo volto mai un'emozione rivelava e così sempre distaccato sembrava.
Voleva se stesso tutelare poichè gli altri, pensava, solo delusioni sanno dare.
CHE SAREBBE A CAMILLO CAPITATO?
AVREBBE IDEA CAMBIATO?
:) A DOMANI!
NON MANCARE!
Chi Sono
- Ari :)
- SE VUOI TORNARE BAMBINO QUI SEI NEL POSTO GIUSTO...ENTRA NELLA PAGINA FAVOLIAMO E SCOPRI PERCHè NASCE QUESTO BLOG! IO SONO ARIANNA E QUELLO CHE AMO FARE è SCRIVERE FAVOLE...PER BAMBINI E PER ADULTI...PERCHè AD OGNI ETà SI PUò SOGNARE! NELL'ARCHIVIO TROVERAI TUTTE LE MIE FAVOLE...ALCUNE SONO A PUNTATE ALTRE NO...TUTTE CONTENGONO UN Pò DI ME....E ANCHE UN Pò DI TE... FAVOLIAMO
"TUTTI I GRANDI SONO STATI BAMBINI, MA POCHI DI ESSI SE NE RICORDANO"(IL PICCOLO PRINCIPE)
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