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giovedì 18 aprile 2013

IL POPOLO DI BEELANDIA

OGGI è GIOVEDì E OCCORRE PROPRIO LA STORIA DI UN PALADINO QUI!!!!
INTANTO COMINCIAMO E TEMPO NON PERDIAMO!

Beelandia era un posto favoloso in cui splendeva sempre un sole meraviglioso.
I suoi abitanti pecorelle erano e le giornate nei prati trascorrevano.
Soffici manti di lana avevano e "bee bee" sempre facevano.

Ognuna la sua famiglia vicina aveva e di essere allegra mai smetteva.
Quelle creature erano però assai fifone e di certo non avevano un briciolino del coraggio di un leone.
Non appena buio faceva ognuna verso la propria casa si dirigeva...
l'uscio serrava e fino a mattina nemmeno alla finestra si affacciava.
Le case delle pecore di Beelandia erano tutte ordinate e assai ben curate.
Nulla in quel paese mancava e ogniattività vi si trovava.
C'erano un asilo, una scuola e persino l'ospedale, nel caso qualche pecora si sentisse male.
C'erano notai e avvocati nel caso si presentassero abitanti arrabbiati.

C'era il parrucchiere che i mantelli lanosi sistemava e le pecore acconciava...
Il fruttivendolo Giannino che vendeva spostandosi nel paese col suo carrettino...
nemmeno una gelateria mancava e persino un supermercato lì stava.
Insomma non mancava alcun genere di attività per dirvi la verità...
Era davvero un bel posto quello là.
Il sovrano di Beelandia un grosso pecorone era e due grosse corna ricurve aveva.
Timore incuteva ma più docile di un agnellino era.
A nessuno male sapeva fare e bastava assai poco per farlo di paura tremare.
Ma a Beelandia il coraggio non serviva poichè la pace ovunque si avvertiva.
Solo quando le tenebre iniziavano a calare un pò di inquietudine si poteva respirare.
Le pecore velocemente dai campi verdi tornavano e verso le loro case si affrettavano...la cena preparavano e il naso fuori non ficcavano.

Infatti la notte temevano poichè al buio ogni pericolo temevano.
Di giorno invece tranquilli al sole quegli abitanti se ne stavano, pascolavano e tra loro chiacchieravano...
Quando gli agnellini da scuola tornavano nei prati anche loro i pomeriggi passavano.
Erano però diversi mesi che qualcuno quegli abitanti spiava e nascosto tra i cespugli se ne stava...
Il momento migliore per agire studiava e le abitudini di quelle bianche e morbide palle di lana esaminava.
I loro orari alla perfezione conosceva e ad agire pronto era!

Così a quelle povere pecore un brutto guaio capitò e non di notte arrivò...bensì in pieno giorno su di loro piombò.
L'ora di pranzo passata da poco era e ogni pecora il suo riposino al sole faceva.
Lupo Gervaso decise che il momento opportuno arrivato era!
Dai cespugli fuori saltò e due pecore cicciotte afferrò!
Quelle se ne accorgevano e "bee bee" forte facevano... le altre si svegliavano e il lupaccio notarono.
Le due povere pecore sotto braccio teneva e via con sè nel folto bosco le conduceva...
Con quel sole assai bello ora erano Giustina e Mariolina a mancare all'appello.
Tutti gli abitanti disperati erano e che fare non sapevano.
In più di paura tremavano e tutti appiccicati l'uno all'altro stavano.
Quel popolo di coraggio per nulla ne aveva e di essere assai debole credeva.
Le pecore si sentivano impotenti...non sapevano che fare se non battere per la paura i denti.
Quel lupo avrebbe di certo le loro amiche mangiate...sembrava impossibile che venissero salvate.
Così i giorni trascorrevano e di tremare quelli non smettevano.
La notte più non riuscivano a riposare e gli sembrava dovunque Lupo Gervaso di notare.

Che nulla più accadesse speravano ma ne dubitavano...
E se Lupo Gervaso fosse tornato?
Chi lo avrebbe affrontato?
Il re decise che qualcuno proteggere il suo popolo doveva poichè lui di certo farlo non poteva.
Così il paladino Gelsomino mandò a chiamare e quello non tardò ad arrivare.
Quello ognuno per il suo coraggio conosceva e da anni amico del popolo di Beelandia era.
Poco distante abitava e spesso a far loro visita si recava.

GELSOMINO LI AVREBBE AIUTATI?
O DA LUPO GERVASO SAREBBERO STATI SOVRASTATI?
è UNA STORIA A PUNTATE QUINDI CON PAZIENZA ASPETTATE!
:)

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