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SE VUOI TORNARE BAMBINO QUI SEI NEL POSTO GIUSTO...ENTRA NELLA PAGINA FAVOLIAMO E SCOPRI PERCHè NASCE QUESTO BLOG! IO SONO ARIANNA E QUELLO CHE AMO FARE è SCRIVERE FAVOLE...PER BAMBINI E PER ADULTI...PERCHè AD OGNI ETà SI PUò SOGNARE! NELL'ARCHIVIO TROVERAI TUTTE LE MIE FAVOLE...ALCUNE SONO A PUNTATE ALTRE NO...TUTTE CONTENGONO UN Pò DI ME....E ANCHE UN Pò DI TE... FAVOLIAMO
"TUTTI I GRANDI SONO STATI BAMBINI, MA POCHI DI ESSI SE NE RICORDANO"(IL PICCOLO PRINCIPE)

mercoledì 9 gennaio 2013

INSEGNARE AD UN BIMBO IL VALORE DI UN'EMOZIONE


LA FAVOLA DI OGGI è... CIUFFETTO IL DRAGHETTO!
SPESSO SI TEMONO LE EMOZIONI, QUASI FOSSERO UN ORDIGNO PERICOLOSO PRONTO A SCATENARE CHISSà QUALI CATASTROFI. HO AVUTO LA FORTUNA DI ESSERE STATA UNA BAMBINA ALLA QUALE HANNO INSEGNATO QUANTO INVECE SIA BELLO EMOZIONARSI E NON AVER PAURA CHE GLI ALTRI LO VEDANO. SONO CONVINTA CHE TRASMETTENDO QUESTA CAPACITà AI BAMBINI SI CREERà UNA GENERAZIONE DI PICCOLI SOGNATORI DAL CUORE SPALANCATO VERSO LE BELLE COSE DELLA VITA...UN'ESERCITO DI BAMBINI E ADULTI FUTURI CHE CONOSCERANNO LA BELLEZZA NASCOSTA IN UN SEMPLICE GESTO DI AFFETTO E CHE SARà IN GRADO DI CREDERE E REALIZZARE QUALCOSA DI MIGLIORE.

MA BASTA CHIACCHIERE E DIAMO IL VIA ALLA FAVOLA DEL GIORNO...

Era nel fondo di un bosco oscuro in un nero castello che viveva un draghello decisamente non bello.
Il suo nome era ciuffetto ed era solo un verde draghetto. Non poteva, pensate, vantarsi nemmeno di essere un drago vero, era alto non di più di un metro e qualche biscottino poverino! Così i draghi più grandi lo avevano da sempre escluso: "Tu non puoi esserci d'aiuto!tu sei solo un piccoletto e con quel buffo ciuffetto non spaventeresti nè un bambino nè un micetto!Con noi non ci puoi stare! Sei diverso, te ne devi andare!"
Così Ciuffetto da Dragolandia se ne era andato dopo aver deciso di vivere isolato. "Come vorrei un amico con cui giocare, ma a star solo mi dovrò abituare!" poi le spalle scrollava e sospirava: "A me non importa nè dei draghi nè della gente, detesto ogni essere vivente!". il tempo passava e il suo verde cuore ogni dì di più si raffreddava. Si fece largo nella sua mente l'idea che amare fosse sconveniente...dopotutto a che serviva soffrire se nessuno di star con lui aveva l'ardire? Leggeva libri nel suo maniero brontolando che fuori da quelle mura non vi era nulla di vero. La gente era pronta a ferire e sapeva solo far soffrire. Meglio restar qi- pensava imbronciato-a meno che qualcuno non voglia finire dalle mie fauci divorato.
Faceva tutti i ruttini che voleva e nessuno con rimproveri lo interrompeva.
Nè amico alcuno, nè mamma nè papà a dire così non si fa! Si era guadagnato a star solo favolose libertà ma non quella di amare a volontà.
Un pomeriggio mentre faceva merenda in cucina vide dalla finestra una bella bambina! Come era entrata nella sua covina quella dannata creaturina? in principio ne fu sorpreso, persino affascinato...non aveva mai visto nessuno in quel prato. Quella bambina tutta ridente sprigionava un'energia sorprendente.
Ciuffetto in principio pensò: "Quella bambina conoscere potrò!" La sua paura però ebbe la meglio, fece un bel carico di orgoglio ed uscì fuori deciso ad ogni costo a spaventare quella bambina ridentemente imprudente! Ciuffetto proprio odiava i sorrisi e vedere gli altri felici; una volta ne era anche lui capace ma poi nelle difficoltà della vita aveva trovato più facile odiare. Nessuno a Dragolandia lo aveva voluto amare, perchè ora lui avrebbe dovuto imparare?!
Era convinto che solo la sua arrogante verdicità gli avrebbe portato un pò di felicità!
"Di certo quando mi vedrà dal mio aspetto terrorizzata sarà! Piangendo via fuggirà e quel suo stupido sorriso dalla faccia le sparirà!"
Ma quando ella vide Ciuffetto non fu per nulla spaventata dal suo aspetto. Anzi le braccia al collo gli gettò: "Io tua amica sarò"
Ciuffetto era disorientato, nessuno lo aveva mai abbracciato. I suoi propositi d'un tratto come per magia abbandonò e le verdi zampe attorno alla bambina posò. Rimasero così abbracciati e felici di essersi scoperti amici. A Treccina poco importava di Ciuffetto perchè lui era per lei un amico perfetto. 
"Emozionarvi- ora dice Ciuffetto- ne vale la pena davvero, come un giro in altalena! ho trovato in Treccina un abbraccio sincero che vale molto più del mio maniero!!" 
Da quel giorno ogni dì Treccina si reca lì...i due giocano ridendo assieme e pensando che avere un amico assai conviene!




Credo che spesso le nostre paure condizionino i nostri rapporti con gli altri...crediamo ci vedano come orribili draghi e questo ci spinge a chiuderci sempre di  più nel nostro maniero ostentando distacco da ciò che crediamo esserci precluso...fortunatamente a volte arriva Treccina che ci costringe ad arrenderci al potere di un abbraccio...

1 commento:

  1. Cara Treccina ogni riferimento.....
    Sai andare dritta al cuore. Sono certa che le tue favole avranno successo!

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