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"TUTTI I GRANDI SONO STATI BAMBINI, MA POCHI DI ESSI SE NE RICORDANO"(IL PICCOLO PRINCIPE)

giovedì 30 maggio 2013

L'AVVENTURA DI CAPITAN SDENTATO

L'ULTIMO EPISODIO STA PER ARRIVARE E VI POTRò CHE SUCCESSE A SDENTATO RIVELARE!
FORZA PARTIAMO E TEMPO NON PERDIAMO!

Così sull'isola a tastoni i nostri procedevano e poco o nulla vedevano.
In un bosco si inoltrarono e che lì non vi era nebbia notarono.
Almeno ora vedersi l'un l'altro potevano e con più velocità procedevano.
Erano ore che camminavano e un enorme calderone al centro di uno spiazzo notarono; alla vista di quello si arrestarono e che fare si domandarono.
Capitan Sdentato di nascondersi proponeva...mentre per Muffino e gli altri andarsene in fretta meglio era.

Ma come sempre la meglio al capitanò toccò e a lui la decisione spettò.
Così tutti si  nascondevano e che succedesse qualcosa attendevano.
All'improvviso il terreno iniziò a tremare e sembrava che tutto attorno dovesse crollare!
Di un terremoto si doveva trattare o di qualcosa di davvero grande che stava per lì arrivare!
Il respiro i nostri trattenevano e l'uno all'altro si stringevano.
Sdentato curioso era e la testa fuori da un cespuglio metteva e a quel che vedeva non credeva.
Due enormi dragoni violetti si avvicinavano ed attorno al calderone si posizionavano.
Quel terremoto i loro piedoni causato avevano...enormi macigni parevano.
Uno dei due un cucchiaio di legno in mano teneva e nel calderone lo immergeva...mescolava mescolava e i baffi si leccava.
Qualcosa cucinando stavano...
e a papparsela forse si preparavano.
Ma quando il drago col cucchiaio quell'attrezzo fuori dal calderone tirò ognuno che cosa conteneva notò.
Di biglie pieno era! E "YUPPI!" Sdentato a sè stesso diceva.
Sarebbe bastato una di quelle prelevare e ad Olga portare!
Senza volerlo alla soluzione erano arrivati....davvero fortunati erano stati!
Questo solo il capitano lo pensava poichè ognuno della ciurma andarsene desiderava!

Sdentato tutti li radunò e il suo piano a quelli bisbigliò...un'esca occorreva creare e i draghi dal calderone allontanare! Poi approfittando dell'assenza di quelli una biglia rubare e viaaa di corsa scappare!
Avreste dovuto vedere le facce di quelli lì mentre ascoltavano il capitano parlar così...
sbiancati erano e di volerlo aiutare di certo sicuri non erano.
Ma Sdentato di esser dei vigliacchi li accusava e il loro orgoglio pungolava.
Così decisero di accettare e il loro contributo dare!
In tre da esca fare dovevano mentre gli altri la biglia prendevano.
I tre fortunati, LiscaLiscia, Sbarbato e Codadigatto furono scelti ad estrazione poichè nessuno voleva trovarsi in quella posizione.
L'uno sulle spalle dell'altro salirono e centinaia di foglie addosso si misero...con palme intrecciate una testa di drago venne creata e sul capo di Codadigatto collocata!
Così quei tre l'uno sull'altro impilati come fossero una femmina di drago furono acconciati.
Quella bestia davvero grande era e una vera draghessa pareva!
I due mostri violetti non appena quella creatura videro in brodo di giuggiole finirono!
Davvero carina era!
Mai nessuno lì prima di allora vista l'aveva!
Subito ad inseguirla iniziarono e "Femati un momento!" le gridavano.
Ma LiscaLiscia, Sbarbato e Codadigatto correvano e allontanar i draghi dal calderone facevano.
Gli altri così con l'aiuto di Sdentato di una biglia si impossessarono e verso il vascello andarono.
Intanto gli ormeggi slegarono e a fuggir si prepararono.
I nostri tre intanto correndo nella boscaglia inciampavano e a terra ruzzolavano.
Il travestimento cadeva e il loro reale aspetto ora visibile era.
I draghi di esser stati truffati capirono e si imbestialirono.
I nostri dal fogliame che li avvolgeva si liberarono e in tutta fretta verso la nave si indirizzarono.

Quei mostri li inseguivano ma a salire a bordo prima di essere acciuffati i nostri riuscirono!
Salvi erano! Scappar di lì ora dovevano!
I draghi  intrappolati dalla nebbia erano e il vascello proprio non lo vedevano.
Così all'isola di Olga i nostri tornarono e la biglia le consegnarono.
Quella al posto dell'occhietto la collocò e piena di gioia si mostrò.
Ora poteva la sua scopa guidare e Sdentato al tesoro portare.
Mentre loro due verso il forziere volavano, gli altri della ciurma che sarebbe loro toccato si domandavano...
Che Sdentato li avrebbe ricompensati dubitavano e davvero scarsa fiducia provavano.
Alcuni di aver rischiato la vita per nulla credevano e un milione di lamentele facevano.
Intanto Olga tre giri nel cielo faceva e un arcobaleno con la scopa dipingeva.
Nell'arancione entrarono e come per incanto in un'altra isola si ritrovarono.
Sdentato non comprendeva ed estasiato era...nulla di così bello mai veduto aveva.

Olga tre palme contò e di scavare a Sdentato ordinò...
Quello ascolto le dava e senza sosta le mani nella sabbia affondava.
Qualcosa sentiva ma che fosse non capiva...
Del forziere si trattava!
Ora una mano lo afferrava.
Fuori lo tirò e davanti a sè e ad Olga lo collocò.
"Come sapevi dov'era questo celato?
Cominciavo a sospettare che qualcuno se lo fosse inventato!"
"Io stessa ho qui il forziere collocato...di mio padre, il capitano Barbagru, questo tesoro è stato!
Lui lo ha a me lasciato e di donarlo al migliore dei capitani pregato!
Tanti a convincere ho provato ma solo tu di me ti sei fidato!
Coraggio hai dimostrato e mi hai il to aiuto donato!
Te lo sei meritato!"
Sdentato il forziere apriva e vedendone il contenuto tanto gioiva...
Milioni di pietre preziose conteneva...mai vedute così tante ne aveva!
Ma ora una decisione prendere doveva e Olga così diceva:
"Tutto ciò potrai avere se accetterai i tuoi di non rivedere! Dei mari il re diventerai e gloria eterna avrai ma indietro tornare non potrai!
Questo tesoro ad una sola persona può appartenere e chi con sè lo decide di tenere compagnia non potrà avere!
Un nuovo vascello potrai costruire e della tua celebrità gioire!
Di scegliere la gloria eterna hai l'opportunità...è un grande dono in verità!
Non ci dovresti nemmeno pensare e subito accettare!
Ti sei questo successo meritato! Sei il miglior capitano che si sia mai incontrato!"

Ma Sdentato ci pensava e a piangere iniziava...tutte le avventure con la sua ciurma in mente gli tornavano e già i suoi gli mancavano.
Non avrebbe mai potuto alle gioie dello star con qualcuno a cui voleva bene rinunciare...nessuna ricchezza le avrebbe mai potute comprare!
Così Olga ringraziava e il tesoro sotto la sabbia ricollocava.
Dai suoi voleva tornare...di aver il successo ora non gli poteva meno importare.
La fattucchiera lo accontentò e indietro lo riportò.
Quello alla ciurma tutto raccontò e ognuno di quegli uomini a bocca aperta restò.
Mai ci avrebbero creduto che Sdentato avrebbe per la loro amicizia il tesoro delle Balene ceduto.
Nonostante lo avesse tanto desiderato non avrebbe agli affetti per quello rinunciato.
Olga salutarono e sul vascello balzarono.
Il capitano al timone si metteva e verso nuove avventure si dirigeva.
Non si era in quell'impresa di denaro arricchito ma qualcosa di ben più importante aveva capito...Nulla l'affetto dei suoi sostituire poteva...era la cosa più bella che aveva.
Il loro capitano per sempre sarebbe stato e avrebbe con quelli tanti rischi affrontato e trionfi guadagnato!
Quando la notte calò sul ponte di prua a cantar si iniziò...il capitano i suoi guardava e che fosse quella la vera felicità per lui pensava.
Erano quelli i momenti che lo avevano spinto al tesoro delle Balene lasciare e che lo facevano di gioia scoppiare.

TUTTI AVEVA QUEL CAPITANO STUPITO...ED IN FONDO OGNUNO CHE FOSSE DI NUOVO AL TIMONE NE AVEVA GIOITO...ANCHE UN CAPITANO PUò QUALCOSA IMPARARE...CI SONO MOMENTI AI QUALI PROPRIO NON SI PUò RINUNCIARE...E DI CERTO IL PIù GRANDE TESORO NON LO SI PUò IN UN FORZIERE TROVARE...BASTA SAPER CON NUOVI OCCHI QUELLO CHE SI HA GUARDARE!

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