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"TUTTI I GRANDI SONO STATI BAMBINI, MA POCHI DI ESSI SE NE RICORDANO"(IL PICCOLO PRINCIPE)

domenica 19 maggio 2013

IL SEGRETO DI RE CAMILLO CROSTATINO

CREMINO AVEVAM LASCIATO A CERCAR RE CAMILLO IMPEGNATO!
VEDIAMO CHE COSA CAPITAVA E SE TUTTO SI AGGIUSTAVA!

Il paladino il sovrano cercava e intanto quello a prender sonno faticava...infatti Miretto stringeva ma comunque nel suo palazzo non era...
Attorno i lupi sentiva ululare e non poteva far altro che tremare.
Ma anche quelli del reame assai spaventati erano poichè in quel momento un re non navevano...
Chi li avrebbe protetti?
Senza Camillo Crostatino non eran sicuri nemmeno sotto ai propri tetti.

Cremino a conoscenza della situazione era e sapeva che perder tempo non si poteva.
Il sovrano a chiamare continuava ma vanamente lo cercava.
Quelli che con lui erano a momenti arrendersi volevano.
Quando qualcuno un'ombra accanto al ruscello notò e agli altri lo comunicò.
Tutti cominciarono nell'oscurità a guardare e la luna qualcosa riusciva ad illuminare...
era vero! c'era qualcuno che laggiù dormiva! Cremino che potesse essere il re intuiva.

Così lentamente si avvicinarono e che era Camillo Crostatino notarono e subito con alte grida lo festeggiarono.
Forte lo abbracciarono e di tornare al villaggio lo supplicarono.
Ma quello idea pareva non voler cambiare e diceva che di lì nessuno lo avrebbe potuto spostare.
Più il loro re esser non poteva ma spiegarne il perchè non voleva.
Così Cremino gli altri fece allontanare e accanto al re si andò a collocare.
Il sovrano assai di lui si fidava ed era il paladino che più adorava.
"Che succede sire...? a me lo potete dire, dalla mia bocca il vostro segreto non farò uscire!"
Il re un pò ci pensava ma di tenersi tutto dentro più non tollerava così a singhiozzare iniziava e la vicenda di Miretto a Cremino raccontava.
Quello ascoltava sbigottito: "E voi sareste per una simile sciocchezza fuggito?! Vi dovreste vergognare! Nel reame ognuno crede di avervi fatto arrabbiare...pensano che voi più il vostro re non volete fare poichè non ci potete più tollerare...Tanto mancate e tutti fate con laavostra assenza disperare!"
Ma il re ostinato continuava e la sua idea di testa non si levava: "Ora che hanno scoperto che dormo con un orsetto non potrò più ai loro occhi essere un sovrano perfetto! Un fifone mi giudicheranno e stima per me non avranno...son sicuro che tutti di me si burleranno e a quest'ora chissà quante chiacchiere su Miretto faranno!"

"Non sapete quanto vi sbagliate e quanto in pena ci fate stare! Che volete che importi se avete bisogno di un orsetto per dormire quando grazie alle vostre imprese tutto il reame fate gioire?!
E poi credete che nessuno oltre a voi un segreto abbia per meglio riposare? Vi farò coi vostri occhi guardare se con me deciderete di tornare!
Sapete che vi potete fidare! Forza! Basta indugiare!"
Così il re si convinceva e in marcia con quelli si metteva ma pieno di paure era...ee se non fosse stato così?
Se lo avessero deriso una volta tornato lì?
Tre volte di scappare pensò ma restò! Nel suo reame tornò!
Non appena fu arrivato da tutti fu abbracciato.
Al settimo cielo erano e di nuovo un re avevano.
Cremino al popolo parlò e che ognuno mostrasse al re come prendesse sonno ordinò.
Tutti obbedivano e facevan vedere che cosa tenevano negli armadi custodito.
In tantissimi orsacchiotti di pezza avevano...altrila luce accesa tenevano...altri una canzoncina cantavano...altri ancora pecore contavano...altri le stelle guardavano e così si addormentavano.
Insomma ognuno un segretino pareva avere e questo il re faceva star bene.
Ancora convinto al cento per cento non era e qualche dubbio lo aveva.
A casa di Giannino giungeva e che quel bimbo gli mostrasse come si addormentava chiedeva.
Quello di non aver nessun orsetto di pezza diceva...nè a guardar le stelle abituato era..ma un pensiero molto più bello ogni sera faceva.
"Io per dormire di un orsetto non mi devo servire...ho infatti un sovrano così valoroso che nessun eroe sarebbe più strepitoso...sò che voi mi proteggete di che cosa paura dovrei avere!?"
Detto ciò le braccia al collo di Camillo Crostatino gettava e forte forte lo abbracciava.
Quel re commosso era e nulla di più bello mai provato aveva.
Che ognuno le sue paure aveva capì ed amato dai suoi sudditi si sentì...
Per loro un eroe lui era e a nessuno importava come a dormir faceva.
Tutti vollero conoscere Miretto e divenne un assai popolare orsetto.
Nessuno della paura del re si stupì...doveva pur averne qualcuna...era del resto un umano quello lì!
Lui tutti proteggeva...qualcuno pure difendere lui doveva!

La cosa straordinaria fu però che dopo aver la paura rivelata senza Miretto una sera si addormentò e tranquillo riposò...
L'aver la sua paura rivelata e vista accettata aveva quella volatilizzata.
Così il mattino seguente Re Camillo Crostatino si alzò a casa di Giannino si recò...a quel bimbo così speciale il suo Miretto donò e così gli parlò: "Questo orsetto a te lo voglio dare anche se da solo ti sai addormentare...così anche se lontano sarò sempre vicino attraverso Miretto ti starò!"
Giannino tanto lo ringraziò e da Miretto mai si separò...
Il re guarito era ed una cosa importante imparato aveva

DELLE PROPRIE PAURE NON CI SI DEVE MAI VERGOGNARE...Nè TANTOMENO TEMERE CHE QUALCUNO CI POSSA PER QUELLE GIUDICARE.
OGNUNO NE PORTA QUALCUNA CON Sè E I GRANDI NE HAN PROPRIO COME TE...
SE QUALCUNA NE SVELERAI MAGARI TE NE LIBERERAI!
DEVI A RE CAMILLO CROSTATINO PENSARE MA COME LUI NON SCAPPARE: PROVA LE TUE PAURE AD AFFRONTARE!
:)


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