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lunedì 6 maggio 2013

GIOVANNINO

UNA NUOVA AVVENTURA INZIAMO E LA SETTIMANA COMNINCIAMO!
DI GIOVANNINO VI VOGLIO RACCONTARE E DI UNA COSA CHE PROPRIO NON POTEVA SOPPORTARE.

Giovannino un bimbo assai carino era e in un villaggio piccino viveva.
La vita come tutti i suoi coetanei trascorreva ma c'era una cosa che paura e tristezza gli metteva.
Da un pò di tempo iniziato a notare aveva che la vita spesso non andava come voleva.
Degli imprevisti potevano capitare e se anche allegri sembrava di stare la malinconia poteva velocemente arrivare.

Nessuna cosa stabile a lui sembrava, ogni cosa il  posto ad un'altra lasciava...così la notte al dì succedeva e Giovannino tanto se ne dispiaceva.
Il buio detestava e sempre viver di giorno desiderava.
Ma fermare il tempo non si poteva e così triste era.
Il tempo del gioco alla scuola il posto lasciava e a star seduto al banco lo si obbligava.
Una sera della cena gioiva ma quella dopo qualcosa che non gli piaceva nel suo piatto finiva.
Mai la sua gioia a lungo durava...sempre un avvenimento la turbava.
Alcune mattine già arrabbiato si svegliava e tutto il giorno col broncio stava.
Tanto qualcosa di spiacevole capitar doveva poichè il giorno prima felice stato era.
Così aspettava ed immancabilmente qualcosa la sua idea confermava.
I suoi amici che era normale gli dicevano e esempi dinanzi agli occhi gli mettevano...era normale che lavita diverse emozioni riservasse ed era insano che qualcuno sempre ciò che gli piaceva si aspettasse.

Ma secondo voi si convinceva Giovannino?
Per nulla si smuoveva dalla sua idea quel piccino!
Così sempre di più si lamentava e nulla che gli offrisse la vita apprezzava.
Se qualcosa di bello capitava subito l'arrivo della tristezza aspettava.
Ma così facendo sempre più rabbuiato era ed in sè stesso si chiudeva.
Dagli altri solo delusioni attendeva e di far brutte esperienze stanco era.
Era stanco che buio facesse, che la cena non lo soddisfacesse, che la sua maglietta preferita a lavare fosse e che la pioggia all'improvviso scendesse e i giochi al parco rovinasse.
Insomma gli imprevisti non tollerava e la monotonia sognava.
Davvero bello sarebbe stato se nulla fosse mai mutato, se tutto prevedibile fosse stato e nessun repentino cambio presentato.
A che fare Giovannino pensava ma una soluzione non la trovava.
Che era stufo solo sapeva e viver come piaceva a lui voleva.

Un bel giorno mentre in casa solo era un'idea nella mente gli si accendeva!
Aveva la soluzione per mutare quella situazione.
Se in camera sua sempre chiuso fosse stato tutto avrebbe controllato.
La luce sempre accesa avrebbe tenuto e rifiutato il cibo se non gli fosse piaciuto.
Il dolore temeva e tenerlo lontano voleva.
Più i suoi amici non voleva poichè più fiducia in loro non aveva.
Se da solo fosse stato nulla sarebbe nel suo mondo cambiato.
Sì perchè proprio il mutare delle situazioni non accettava e questa l'unica sensata soluzione gli sembrava.
Quando i suoi genitori tornarono la sua idea ascoltarono e di dissuaderlo tentarono.
Ma non vi riuscirono e chiudersi in camera lo videro.
Così i giorni passavano e quelli a tirarlo fuori di lì tentavano...
Ma a nulla valeva, Giovannino non cedeva...

CHE FARE?
LO SI POTEVA DI Lì FUORI TIRARE?
A DOMANI!
NON MANCARE
:)


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