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"TUTTI I GRANDI SONO STATI BAMBINI, MA POCHI DI ESSI SE NE RICORDANO"(IL PICCOLO PRINCIPE)

lunedì 1 luglio 2013

FILIBERTO SEPPIOLINO DEI MARI PRINCIPINO

GIù NEGLI ABISSI DOBBIAMO ANDARE E STAR BENE ATTENTI A NON AFFONDARE!
UNA BELLA AVVENTURA CI ATTENDE LAGGIù SULLA TERRAFERMA NON POSSIAMO STAR Più!

Oggi nelle profondità degli abissi andremo e che successe laggiù vedremo.
Forse ora non tutti voi lo sapete ma presto a conoscenza ne sarete!
Esistono regni sottomarini pieni di sovrani, sudditi e principini.
Alla corte marina di Re Riccardo oggi andiamo e che accadeva lì vediamo.
Quel sovrano molto coraggioso era e un gran numero di sudditi aveva.
Tutto precisamente amministrava ed ogni cosa curava.
Un enorme forchettone aveva e con quello magie faceva.

I sudditi tutte creature marine erano e diverse specie veder se ne potevano; c'erano pesci, gamberetti e seppiolini e non mancavano nemmeno i cavallucci marini.
C'erano conchiglie, ostriche e lumache di mare e davvero strane creature vi si potevano trovare.
Ma in quel reame tutti un animo generoso possedevano, per questo anche se diversi in armonia vivevano.
Nulla loro mancava, nessuno si lamentava.
C'erano taverne che davano buon cibo e ottimo vino e orchestre lì vicino.
La musica mai mancava ed il divertimento ad ognuno il sovrano assicurava.
C'erano parchi e giardinetti che sembravano davvero perfetti.

Una comunità di granchi c'era e persino una di alici vederne si poteva.
Insomma come sulla terraferma laggiù vivevano e di nulla a meno facevano.
Di giorno si lavorava e la sera tutti assieme tra le alghe si  ballava.
Ma qualcosa quella quiete turbava...del principino Filiberto Seppiolino si trattava.
Quello figlio di Riccardo era e divenir sovrano a breve doveva.
Un tritone era ma figlio di suo padre non pareva.
Le sue giornate passava a bighellonare e non si voleva in nulla impegnare.
Riccardo cercava di insegnargli a governare ma quello dal suo letto non si voleva alzare.
Se una lezione di cavallucci marini organizzata era lui veder non si faceva.
Agli appuntamenti mancava...alle riunioni in ritardo arrivava.
Che nulla di quel regno gli importava diceva e Riccardo soffrir faceva.
Quel re qualcosa gli avrebbe voluto insegnare ma sembrava non esservi nulla da fare.


In più una brutta compagnia aveva preso a frequentare...pesciacci di un reame vicino che nessuno poteva tollerare.
Estremamente prepotenti  quelli erano e dispetti a tutti facevano.
Nemmeno per i pesci più anziani rispetto avevano, boccacce facevano, mezzi di trasporto sottraevano e persino piccoli furti in atto mettevano.
Insomma una piaga erano e volersi fermare non parevano.
Erano pesci di specie differenti ma tutti amanti dei tormenti; e la disgrazia era che a Filiberto loro piacevano...amici erano.
A Riccardo ciò immensamente dispiaceva...che le giornate si dovessero passare in altro modo credeva.
Quelli il loro tempo gettando stavano...nulla delle loro vite combinavano.
In qualcosa di meglio per suo figlio sperava...ma a lui solo una piccola speranza ormai restava.
Anzi se vi devo il vero confessare quel re davvero delle capacità del suo figliolo cominciava a dubitare.
Invecchiando stava ed il futuro del regno lo preoccupava.
A chi avrebbe la sua forchetta potuto lasciare se non  poteva su Filiberto contare?

Un bel problema era ed una soluzione non si vedeva.
In più la popolazione ben vedeva la situazione...di Filiberto non si fidavano e fortemente ne dubitavano.
Un re così non lo volevano anzi paura ne avevano.
Di tutto avrebbe potuto combinare fuorché del bene a quel regno fare.
Così le giornate trascorrevano e grandi eventi non succedevano.
Solo Riccardo pensava e ripensava ma una soluzione non la trovava.

Ma all'insaputa di tutti una grande sciagura a quel reame si stava per avvicinare!
Un gruppo di squali pareva dritto dritto verso di lì puntare!
Quelle belve feroci erano e la pietà non conoscevano!
Interi villaggi erano soliti via spazzare e le creature che vi trovavano in spiedini da merenda trasformare.
Ai nostri nulla di simile era mai accaduto...come avrebbero provveduto?
Re Riccardo assai prode era ma ormai un po' anziano pareva.
Non più la forza di un tempo possedeva e ciò un bel problema era.
In più nessuno ancora gli squali veduto aveva e quindi tempo di organizzarsi non c'era.
Se quelli fossero all'improvviso lì piombati...si sarebbero tutti pappati.

CHE ACCADEVA?
RE RICCARDO PROVVEDER POTEVA?
QUEL REAME DAVVERO IN PERICOLO PAREVA SOPRATTUTTO PERCHè UN PRINCIPE FANNULLONE AVEVA...
:)

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