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giovedì 4 luglio 2013

NEL REGNO DI RE GIOVANNI SEMOLINO

UN'AVVENTURA DI CAVALIERI E DAME STA PER INIZIARE!
VI DOVETE PREPARARE...ALLA CORTE DI RE GIOVANNI ANDREMO E QUEL REAME CONOSCEREMO!

Nel reame di re Giovanni Semolino vi voglio da oggi portare e che accadeva lì raccontare.
Per secoli un reame tranquillo era stato e mai nulla di spiacevole era capitato; la vita serena trascorreva ed ognuno il suo lavoro con impegno conduceva .
I sudditi il loro sovrano rispettavano e di meglio non desideravano.
Re Giovanni uscito da una fiaba pareva poichè perfetto era.
Di aspetto robusto e deciso ma con un garbato viso...bontà con gli amici mai mancava ma se ve ne era bisogno un coraggio da leone fuori tirava.

Così in innumerevoli occasioni valente si era dimostrato cosicchè ognuno in quel reame si sentiva dalla sua presenza rassicurato.
Ognun si ripeteva che finchè regnava Giovanni Semolino pericolo non c'era.
Inoltre a difendere quel territorio ed i suoi abitanti solo non era...un potente gruppo di cavalieri aveva.
Giovani valorosi con animi strepitosi pieni di voglia di lottare e i loro compiti a termine portare.

Ma questa situazione un bel dì era cambiata e in un incubo si era mutata.
Un'enorme sciagura ora il reame minacciava ed una soluzione per arginarla non si trovava:
erano ben tre giorni che i cavalieri erano col re riuniti ma a trovarne una non vi erano ancora riusciti.
Infatti da una decina di giorni un enorme gigante di notte in quel reame piombava e si portava via quel che trovava.
Nei primi giorni furon solo armenti e varie pecorelle; la gente era dispiaciuta per quelle.
Ma la tragedia era destinata a più grande diventare quando di mezzo i bimbi ci dovettero andare.
Quattro piccoli fanciulli eran stati dal gigante via portati e nonostante le numerose spedizioni non si erano in nessun luogo più trovati.
Si temeva li avesse divorati dopo averli in spiedini trasformati...i giganti merende del genere erano soliti fare e ciò di certo non poteva quel reame tranquillizzare.

E la furia di quel gigante non si arrestava ogni notte continuava.
Qualcosa o peggio qualcuno spariva e nessun sapeva dove finiva.
Il re disperato era e consiglio ai suoi cavalieri chiedeva...ma nemmeno quelli sapevano che fare ed eran così tre giorni che non facevano che congetturare ma una soluzione non parevano propio poter trovare.
Ma qualcosa occorreva pur fare poichè i bimbi si dovevano salvare...non bastava nemmeno più le porte serrare poichè la notte precedente il gigante era riuscito a due case scoperchiare e due piccole creature via portare.
Così i bimbi spariti sei erano e i genitori forte piangevano.
L'aiuto di re Giovanni Semolino imploravano e che facesse qualcosa domandavano.

Quello dal canto suo si impagnava e giorno e notte pensava.
L'intelligenza occorreva usare non si poteva d'impulso contro il gigante andare!
Così i cavalieri guidati dal generale Camillo Primulino una strategia architettarono e al re la comunicarono.
Volevano il gigante seguire per veder dove andasse a finire.
Una volta poi il suo nascondiglio individuato ed il momento opportuno aspettato lo avrebbero assaltato e i bimbi, se ancora fossero stati vivi, liberato.
Al re l'idea piaceva ed andar con loro voleva.
Ma quelli di no gli dicevano...che fosse meglio restasse a palazzo credevano.

Il re che di loro si fidava nulla replicava e a preparar la partenza li aiutava.
La notte calava e quel gruppo di indomiti giovani tra i cespugli della strada principale del reame si appostava.
Di lì sarebbe il gigante passato...lo avrebbero facilmente individuato...di lì ogni notte passava, su quella stessa strada coi suoi piedoni andava.

CHE COSA QUELLA NOTTE ACCADEVA?
IL GRUPPO DI CAVALIERI CE LA FACEVA?
IL GIGANTE SAREBBERO RIUSCITI A FREGARE O A LUI LA MEGLIO SAREBBE DOVUTA TOCCARE?
:) 
 

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