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"TUTTI I GRANDI SONO STATI BAMBINI, MA POCHI DI ESSI SE NE RICORDANO"(IL PICCOLO PRINCIPE)

martedì 16 luglio 2013

IL CONTE GERARDO

ECCOCI DI NUOVO QUI MI SCUSO PER GLI SCORSI Dì!
DAL CONTE GERARDO TORNIAMO E COME PROSEGUì QUELL'AVVENTURA SCOPRIAMO!

Ora di Bertrando il turno arrivato era ed entrar nella foresta degli animali esotici doveva!
Di paura tanta ne aveva ma purtroppo catturare un secondo animale si doveva!

Bertrando nessuna arma con sé aveva e solo sul suo flauto affidamento faceva...infatti un musico era.
Col suo strumento tutti incantava e nella contea ognuno lo adorava...ad ogni festa od occasione solenne lo si chiamava e tutti allietava.
Nemmeno lui più molto giovane era e ciò il tutto più rischioso rendeva.
Nella foresta decise di entrare e sé stesso continuava ad incoraggiare ma la paura non pareva voler passare.

La radura fitta di fogliame verde era e ad avanzare fatica si faceva.
Le gambe di Bertrando dovunque si impigliavano e i rami le caviglie tagliavano.
Largo con le braccia il nostro eroe si faceva ma comunque nulla veder poteva.
Finalmente ad uno spiazzo arrivava e proprio lì si fermava.
A sedere si metteva e il suo flauto prendeva.
A suonare cominciava e di ammaliare qualche animale sperava.
Se non avesse funzionato davvero nei guai si sarebbe trovato.
Un grosso respirone faceva poiché incamerar molta aria doveva.
Infatti una volta a suonare iniziato non si sarebbe più fermato...altrimenti sarebbe stato fregato e l'animale sarebbe scappato.
La sua musica infatti dotata di una sorta di magia faceva e chi l'ascoltava incantato rimaneva ed il controllo dei propri sensi perdeva.
Ma se la musica si fermava quello del sortilegio si liberava e pienamente cosciente tornava.ù

Così iniziava e la musica fuori dal flauto volava.
Quella melodia davvero squisita era...proprio una magia pareva.
E i risultati non tardarono ad arrivare perché un sacco di animaletti cominciarono a sbucare.
Nessuno di quelli però spettacolare era...aspettare ancora si doveva poiché un animale speciale occorreva!

Così Bertrando continuava e più forte suonava...all'improvviso un fruscio udiva e dai cespugli una creatura sorprendente usciva!
Bertrando dallo stupore stava per il flauto lasciar cascare ma poi si riuscì a controllare.
Di un serpente arcobaleno si trattava e lungo almeno almeno 5 metri sembrava.
Tutti i colori sulle squame aveva mai nulla di simile visto si era!
Da una leggenda Bertrando ne aveva sentito parlare ma di certo fede non ci aveva voluto prestare!
Ma quella creatura evidentemente davvero esisteva e proprio verso di lui si dirigeva.
Due enormi occhi verdi aveva e lentamente procedeva.
Onde sul terreno col suo corpo disegnava e con una lingua rosso fuoco sibilava.
Incantato pareva...quella musica anche a lui piaceva.
Le gambe di Bertrando tremavano e non si fermavano.
Le dita il flauto erano sul punto di lasciare tanta emozione parevano provare.
La tentazione di fuggire forte era ma la fedeltà al conte vinceva.

Così Bertrando lentamente si alzava e a suonare continuava.
Gli occhi della creatura di spirali si riempirono e in un incanto finirono.
Bertrando che era il momento di uscir dalla foresta comprendeva e che il serpente lo seguisse voleva.
E così andò...il musico si incamminò e la serpe dietro gli si piazzò.
Lo seguiva e di quella melodia gioiva.
Bertrando suonava e al limitare della radura arrivava...dietro di sé guardava ed il serpente ancora lì si trovava!
Lo aveva seguito, nel piano per ora non aveva fallito.

L'uscita guadagnava ed i suoi compagni dinanzi si ritrovava.
Quelli di stucco rimanevano alla vista di quella creatura che reale non credevano.
Domande avrebbero voluto fare ma Bertrando non poteva smetter di suonare.
Così di distrarlo evitarono e nemmeno una parola pronunciarono.
Il serpente sempre più ammaliato era e far le fusa pareva.
Quella creatura che come crudele era conosciuta ora una tenera pecorella sembrava esser divenuta.

Così anche Bertrando riuscito ci era ma ora attendere anche il terzo animale si doveva.
Quella missione interminabile pareva ed ognuno dei tre stanco era.
Perché mai simili imprese dovessero affrontare si domandavano ed enorme malinconia provavano.
Comunque opporsi non potevano...vie di fuga non ne avevano.

E DOMAANI CHE SUCCEDERà?
IL TERZO ANIMALE SI CATTURERà?
:)

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