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martedì 2 luglio 2013

FILIBERTO SEPPIOLINO, DEI MARI PRINCIPINO

DA DOVE CI ERAVAMO FERMATI RIPARTIAMO E CHE SUCCESSE VEDIAMO...
UNA MINACCIA SUL REAME MARINO DI RICCARDO INCOMBEVA...CHE ACCADEVA?

Gli squali si stavano avvicinando ma di certo nessuno li stava notando; ancora un pò distanti erano ma verso i nostri si dirigevano.
Filiberto con la sua cricca fuori dal reame era...e pensieri come al solito non aveva.
Uno scherzo crudele architettando stavano e così il loro tempo passavano.
Nulla di meglio avevano da fare che così le loro giornate passare.
Già distanti un bel pò erano quando gli squali avvicinarsi vedevano!

A tremare iniziarono e di scappare pensarono; quelle creature anche loro terrorizzavano e ora di far gli spavaldi cessavano.
Più arie non si davano solo le pinne agitavano e tra le alghe a rifugiarsi andavano.
Che gli squali di loro non si accorgessero speravano poichè di certo trovarseli davanti non desideravano.

Tutta la cricca così se ne andava ma Filiberto perplesso restava.
Lì imbambolato era e non si muoveva.
Gli squali proprio di fronte si sarebbe trovato se non fosse stato dagli altri via trascinato.
Con loro dietro un masso lo portarono e così dagli squali lo salvarono.
Ma quello a pensare continuava, instupidito sembrava.
In realtà preoccupato per il suo reame era....avvisarli doveva.
Un lampo il cervello gli aveva attraversato e a cominciare a pensare agli altri aveva iniziato.
Lì doveva avvertire perchè potessero fuggire.
Altrimenti gli squali li avrebbero divorati e non si sarebbero di certo pietosi mostrati.

Così Filiberto la sua cricca lasciava e le pinne verso il reame forte agitava.
Tempo da perdere non c'era...il gruppo di squali proprio lì si dirigeva.
Per fortuna ad un bar sulla strada si erano fermati ed erano a tracannare birra impegnati.
Coosì un pò di tempo il principino Filiberto poteva guadagnare, i suoi radunare e  al sicuro portare.
Un eroe già si sentiva e la vittoria presagiva.
Tutti lo avrebbero ascoltato e così ognuno si sarebbe salvato....del resto figlio del re era ed obbedire gli si doveva...almeno lui questo credeva.

Così tutto trafelato nella piazza centrale arrivava e a gridare cominciava.
Tutta la popolazione si radunava e che sucedesse si domandava.
Quel principino la situazione spiegava e l'arrivo degli squali annunciava.
Tutti si dovevano di lì allontanare...se si volevano salvare.
Lui stesso gli squali veduti aveva e corso per avvertire i suoi sudditi era.
Già un applauso ed un grazie si aspettava ma ben altro capitava.

Quelli a ridere si mettevano e smorfie di disappunto facevano...
Mica ad un simile monello e fannullone creder si poteva...di meglio da fare ognuno di loro aveva.
E questi sciocchi scherzi se li poteva risparmiare ed era meglio qualcos della sua vita iniziasse a fare.
Così gli dicevano ed altre simili cose aggiungevano
Alle loro faccende se ne tornavano e le spalle gli voltavano.
Quello assai male ci rimaneva e non comprendeva...nessuno gli credeva...che triste situazione era.

Ma gli squali sarebbero arrivati e tutti si sarebbero pappati.
Il momento di dimostrare il suo valore arrivato era ma che cosa Filiberto da solo fare poteva...?
Non aveva credibilità nonostante fosse figlio di sua maestà.
Da solo si era quell'immagine da monello creato e solo sè stesso poteva da lui venir rimproverato.
Ma ora tempo per piangersi addosso non c'era!
Il pericolo incombeva!

COSA QUEL PRINCIPINO FACEVA?
VOGLIA DI CAMBIARE NE AVEVA?
:)

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