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"TUTTI I GRANDI SONO STATI BAMBINI, MA POCHI DI ESSI SE NE RICORDANO"(IL PICCOLO PRINCIPE)

lunedì 25 marzo 2013

GIUSTINO E IL CEROTTINO

UNA NUOVA SETTIMANA è INIZIATA E CON UNA STORIA VA INAUGURATA!
PARTIAMO E TEMPO NON PERDIAMO!

Vi voglio raccontare di Giustino e del suo piccolo problemino.
Era un bambino assai garbato e da tutti nel suo quartiere lodato.
Con gli amici stava e come gli altri le giornate passava.
Una caratteristica particolare però aveva e farsi male mai non voleva.

Voi vi starete chiedendo cosa c'era di strano  così facendo?
A nessuno piace dolore provare e questo non lo stiamo nemmeno a spiegare...
è la più ovvia delle realtà...nessuno si farebbe male per sua volontà.
Però il problema di Giustino era più grande decisamente e lo condizionava enormemente.
Viveva costantemente accompagnato da un pensiero che lo faceva sentire terrorizzato.
In ogni cosa che faceva il rischio di farsi male vedeva.
Non si era mai nemmeno una pellicina strappato per paura del dolorino che avrebbe provato.

Questo timore tanto lo limitava in ogni cosa che a fare provava.
A nascondino non giocava poichè di cadere rischiava.
A prendi prendi nemmeno, non voleva darsene pensiero almeno!
A rubabandiera non se ne parlava, il pensiero di scontrarsi con gli altri lo terrorizzava.
E se si fosse rotto un braccino, o spezzato un piedino?
Che avrebbe potuto fare?
In quel caso dal dolore non sarebbe potuto scappare.
Così con gli altri stava, giocarli guardava ma mai partecipava...
La sola lontana possibilità che un piccolo incidente potesse capitare lo portava sempre a rinunciare.ù
Forse come gli altri non si divertiva, ma di certo non si feriva!

Tutti a convincerlo provavano ma dalla sua idea non lo spostavano.
"Gioca Giustino che vuoi che ti succeda sciocchino?"
Così si sentiva ripetere tutto il dì ma non cambiava atteggiamento quel bimbo lì.
Addirittura per poter il male evitare una campana di vetro resistente si era fatto fabbricare.
Lì dentro se ne stava e mai senza quella si spostava...solo di notte la levava ma al mattino subito vi ci si infilava.
Tutto il giorno da quella protetto gironzolava e il contatto col mondo esterno evitava...
Così si proteggeva ma molte cose si perdeva...
i colori un pò sfuocati vedeva e i sensi ovattati aveva...
I cibi freddi consumava così il vetro non si appannava!
La mamma da una porticina nella campana glieli passava.
I profumi mica li sentiva da lì dentro non ci riusciva....
A calcio non giocava ma dalla campana gli altri  osservava.
Le loro parole non udiva perfettamente poichè era isolato sorprendentemente.
Per farsi ascoltare forte doveva urlare e tutta la campana iniziava a rimbombare.

Sarebbe di certo vissuto sempre così il nostro Giustino il quel quartiere lì!
Ma un giorno un imprevisto capitò e qualcosa cambiò!

FRETTA AVERE NON DOVETE! DOMANI CHE SUCCESSE SCOPRIRETE!
:)

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